Chi ha messo insieme queste parole per raccontare ciò che stava provando doveva essere qualcuno che aveva di fronte un tramonto come quello di ieri sera. Il blu l'azzurro, il rosso, il giallo, uno dietro l'altro, dall'alto fino ad appoggiarsi sulla vetta delle montagne, lontane eppure vicine. Vincitrici sui tetti dei palazzi. I confini così nitidi da prendere una matita e provare a riprodurli. Nei tramonti come questo, da un terrazzo come un altro, quando il vento racconta tutto quello che le parole non sanno e non possono dire, c'e' la magia del voler fermare il tempo e di tornare indietro a tramonti delle sere d'estate di tempi in cui credevi tutto sarebbe successo.
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