E' così. Da grande la percezione del tempo, come di tutto il resto della vita, cambia. Da piccolo non ti poni domande, da giovane ti sembra che il mondo e il tempo siano ai tuoi piedi, a tua disposizione, da grande scopri che devi inseguirli per non farteli sfuggire. Suona la sveglia e stai già' spegnendo l'abat-jour e dicendo buonanotte. Aspetti una persona e se ne e' già andata. Prenoti una vacanza e stai già disfacendo le valigie. Inizi la prefazione e sei già' all'epilogo del libro. Leggi una ricetta, la prepari e stai già' riponendo i contenitori usati e puliti. Forse e' perché' i ritmi sono scanditi, forse perché' hai già' una vita più' o meno ordinata e organizzata, forse perché' il tempo, correndo, vuole ricordarti che se hai altro da dire, fare, realizzare, raccontare, ti devi muovere. Parte di quel tempo lo hai già' consumato e il restante non lo devi sprecare.
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