lunedì 6 agosto 2012

Le percezioni di grande

E' così. Da grande la percezione del tempo, come di tutto il resto  della vita, cambia. Da piccolo non ti poni domande, da giovane ti sembra che il mondo e il tempo siano ai tuoi piedi, a tua disposizione, da grande scopri che devi inseguirli per non farteli sfuggire. Suona la sveglia e stai già' spegnendo l'abat-jour e dicendo buonanotte.  Aspetti una persona e se ne e' già andata. Prenoti una vacanza e stai già disfacendo le valigie. Inizi la prefazione e sei già' all'epilogo del libro. Leggi una ricetta, la prepari e stai già' riponendo i contenitori usati e puliti. Forse e' perché' i ritmi sono scanditi, forse perché' hai già' una vita più' o meno ordinata e organizzata, forse perché' il tempo, correndo, vuole ricordarti che se hai altro da dire, fare, realizzare, raccontare, ti devi muovere. Parte di quel tempo lo hai già' consumato e il restante non lo devi sprecare.

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