martedì 31 dicembre 2013

" ... Il nostro errore fatale è di cercare dei paradisi senza fine. Piaceri che non si consumino, attaccamenti tenaci, carezze vitali come liane: la pianta muore ma i suoi intrecci si mantengono sempre verdi. Questa ossessione della durata ci fa perdere una quantità di paradisi fugaci, i soli a cui possiamo avvicinarci durante il nostro fulmineo tragitto di mortali. ...
... di cosa avevano bisogno i due amanti che camminavano su e giù sotto una pioggia battente? Di niente di straordinario, in fin dei conti. Della possibilità di affittare una camera d'albergo, di farsi un piccolo nido di intimità estiva, dove sentirsi come a casa propria. ... 
La condizione di liberi amanti era paragonabile a quella dei vagabondi, dei ladri, dei contestatori. Il che non era del tutto sbagliato: l'amore è sovversivo per definizione. ..."

Il libro dei brevi amori eterni, Andrei Makine

lunedì 30 dicembre 2013

“ … l’amava … come si può essere amati solo …in un posto che non è su questa terra … " 
Il libro dei brevi amori eterni, Andrei Makine 
Se non ti spaventerai con le mie paure,
un giorno che mi dirai le tue troveremo il modo di rimuoverle.
In due si può lottare come dei giganti
contro ogni dolore e su di me puoi contare per una rivoluzione.
Tu hai l’anima che vorrei avere.

En e Xanax, Samuele Bersani 

" ... Perché ad una donna non puoi dire "ti voglio bene" ma "tu hai l'anima che vorrei avere" si, assolutamente si ..." 

Cheesecake salata "ti voglio bene"

Per la mamy … perché abbia una coccola salata per domani sera …
Ho frullato 150 gr di lingue di gatto alle olive e le ho bagnate con 75 gr di burro sciolto. Ne ho fatto uno strato in un piatto rotondo e piano. Ho frullato 100 gr di philadelphia e 100 gr di ricotta, ho salato e pepato e coperto la frolla salata con la crema. Ho guarnito con pomodori secchi sott’olio ripieni di caprino.


Risotto Chianti e philadelphia

Ho fatto soffriggere mezzo scalogno con una noce di burro. Ho tostato 6 cucchiai di riso arborio e bagnato con 2 bicchieri di Chianti. Ho aggiunto brodo vegetale fino a terminare la cottura. A pochi minuti dalla fine ho aggiunto 2 cucchiai di philadelphia e molto parmigiano grattugiato. Ho mantecato, spento e servito.

sabato 28 dicembre 2013

L'attesa, Ginevra Bompiani

E se appartieni alla specie degli essere tarantolati non puoi combatterla la natura e se appartieni alla razza di coloro sempre in attesa, sempre in sospeso, sempre alla ricerca di qualcosa o qualcuno, puoi solo essere quello che sei, un animo inquieto.
… L’attesa ha dunque in sé due tensioni diverse: una tendenza a perdurare e una tendenza a smettere. Ma dove attinge l’attesa la sua risoluzione (di perdurare o di smettere), la sua energia, la sua pazienza e la sua impazienza? E’ forse libera, l’attesa, di agire, in una direzione o nell’altra? Non lo è. Non possiamo decidere di entrare in uno stato di attesa o di uscirne. Forse questa decisione esiste, ma non siamo noi a prenderla. L’attesa è una passione. Si attiva, come ogni passione, al richiamo del suo oggetto. L’attesa è una vocazione. Dio, la musa, il padrone, l’oggetto, fanno un cenno, e l’uomo esce dal tempo, si mette sul bordo della strada, in attesa. …

Indimenticabile, Gianna Nannini


Distanti e accesi nell'aria
due fuochi che non sanno andare via
l'hai scritto quando non c'ero
"... dove finisci tu comincio io"
indimenticabile è la nostra verità
indimenticabile dopo una notte di felicità
mi uccidi chissà se dove sei piove
sei come una stagione che non c'è
diversi posti e persone ma non c'è mai nessuno come te indimenticabile è la nostra verità
ogni giorno è l'ultimo pochi secondi nell'eternità
nel mio universo non ti ho mai perso
sei insonnia nelle vene dolcezza e sesso
non hai mai smesso di farmi dire sì all'amore l'amore è... indimenticabile bella e grande verità indimenticabile dopo una notte di felicità
resta la felicità indimenticabile
passa il cielo e se ne va
vedi com'è facile perdere il cielo con l'eternità perdere l'eternità...perdere l'eternità...


Splendore, Margaret Mazzantini

Intenso, delicato, forte, vero, assurdo, tragico. Esattamente come tutte queste cose riescono ad essere un tutt'uno facendo la vita. Uno dei pochi libri letti di notte perché non riesci a lasciarlo andare. Arriva l’alba, le pagine scorrono e fra poco le righe saranno terminate e tu pensi a come potrai fare a meno. Fare a meno di leggere queste righe che in cui ritrovi anche la tua di vita e nelle quali cerchi un abbraccio consolatorio.
… e il mio nome pronunciato da lui, con la sua voce roca e fonda, il mio nome che nasceva dalla sua pancia e passava attraverso la sua gola era il più bello del mondo, infondeva coraggio alla mia misera persona, scivolava dentro di me e mi definiva, mi dava luogo e tempo, e un’origine certa …
… chi ha detto che i ragazzi  sono coraggiosi? Il coraggio io l’ho trovato con gli anni, insieme a ogni sbaglio, a ogni pezzo mancato di strada …
… ridemmo. Non era passato giorno senza  che io pensassi a lui … in quel mio cervello doppio, nascosto  … quante volte ero tornato indietro, a quando eravamo costretti a separarci …
… sono un vecchio pesce che boccheggia, che risale la corrente lottando, attraversa schiene, ombrelli, e che adesso corre. Coro in fondo verso il grande buco di luce dell’ingresso alla stazione, dove il fiume umano entra, pascola, ristagna. Esco allo scoperto, continuo a correre, trascinato dal niente, travolto da quella speranza che ormai è acqua sporca …
… quello che diciamo non è quello che ascoltiamo. Quello che diciamo e ascoltiamo lo sappiamo solo noi. Perché adesso sento che lui è qui per me, che non è per caso. E se anche uscirà da quella porta, così com’è arrivato, incurvandosi in un taxi e salutando da lontano, io so che è venuto a cercarmi perché come me non ha dimenticato , come me ha avuto paura di morire senza avermi rivisto …
… s’appoggia alla mia spalla, guido un po’ così con questa testa vicina vicina, lascio il volante e la carezzo, e annuso, e respiro …
… è come se qualcuno mi camminasse sulla faccia a piedi nudi, schiacciandomi gli occhi, il naso, soffocandomi. So di essere compromesso da un’altra identità. L’ho sempre saputo, ma adesso sono un uomo adulto. Non posso tornare indietro, non posso fare un passo avanti. Non posso fare niente. C’e’ sempre qualcosa, prima di niente. Non posso vivere con questo segreto. I segreti sono i nostri migliori amanti, i più spregiudicati e tonici. Ci frustano, ci svegliano di colpo….
… ci siamo venuti per caso la prima volta e adesso è già il nostro posto. Perché così fa l’amore , alza la gamba e piscia come i cani, sempre nello stesso punto, circoscrive i luoghi, li segna della sua sostanza …

… ma tu non vergognarti del viaggio. La vita, credimi, non è un fascio di speranza perdute, un puzzolente ricamo di mimose, al vita raglia e cavalca nel suo incessante splendore.

L'intrepido, con Antonio Albanese

Semplicemente bello. Da vedere. Perché lì puoi rivedere la dignità di un uomo, di un padre, di un essere umano che difende il diritto al lavoro per difendere se stesso. Il racconto forte e delicato di chi non perde la speranza e il sogno. Di chi, ogni oltre dolore, resiste con il sorriso dell’anima perché, nel sorriso dell’anima possiamo ritrovare il sorriso della vita.

martedì 24 dicembre 2013

Se per baciarti dovessi poi andare all'inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci.

W. Shakespeare

Bicchierini mascarpone e nutella

Ho mescolato 200 di mascarpone con 4 cucchiai colmi di nutella e 2 cucchiai rasi di zucchero velo. Ho riempito 4 bicchierini con la crema e guarnito con cereali e pezzi di cioccolato bianco. Ho riposto in frigo fino al momento in cui ho servito.

Biscotti di Natale

Ho mescolato 1 uovo intero a 200 gr di farina, 100 gr di zucchero bianco e 100 gr di margarina sciolta a bagnomaria. Ho aggiunto un pizzico di lievito per dolci. Ho steso l’impasto, formando dei cerchi, su carta da forno. Ho cotto per circa 30 minuti a 200°. Ho sfornato i biscotti quando li ho visti croccanti. Li ho riposti in un vaso lavato e ben asciugato. Ho etichettato e infiocchettato. Buon Natale …



... e che sia un Natale ricco di pensieri meravigliosi ....
  

sabato 21 dicembre 2013

All’improvviso ti fermi e nulla sembra avere un senso. Ma senza accorgertene ricominci a camminare perché è in quei passi che sei convinto di trovarlo.


Patate ripiene di crema alla panna e yogurt

Ho sbollentato 2 grosse patate per circa 30 minuti. Le ho lasciate raffreddare e tagliate a metà per il lungo. Le ho scavate leggermente. Le ho passate in forno, su carta per circa 10 minuti e le ho lasciate diventare croccanti. In una ciotola ho mescolato 100 gr di yogurt greco, 5 cucchiai di panna da cucina, erba cipollina sminuzzata, sale e pepe rosa. Ho tolto le patate dal forno, le ho riempite di crema e ho servito subito.

Mousse di tonno caprino e zucchine

Ho lavato e tagliato a rondelle 3 piccole zucchine, le ho passate in padella con olio e dado vegetale granulare. Un volta cotte le zucchine le ho frullate insieme a 200 gr di tonno sgocciolato e 200 gr caprino. Ho disteso la crema su foglie di indivia lavate e asciugate.
Se è vero che è negli occhi dell’altro che cerchiamo la parte migliore di noi, è perché non abbiamo più nulla di bello da offrire che rivolgiamo lo sguardo altrove?
Non c’è niente di più forte della gentilezza e niente di più gentile della vera forza.

Ralph Washington Sockman

Cellentani con ricotta salata e pomodorini scottati

Ho sminuzzato 100 gr di ricotta salata. Ho passato in padella, per qualche minuto, circa 10 pomodorini datterino con qualche cucchiaio di olio e sale. Ho cotto al dente 200 gr di cellentani, li ho scolati e conditi con pomodorini caldi e ricotta salata. Ho impiattato e spolverizzato di pepe nero.


domenica 15 dicembre 2013

Risotto con succo di clementina e fontina

Ho tostato 6 pugni di riso arborio in una noce abbondante di burro. Ho bagnato con ½ bicchiere di vino bianco, fatto evaporare e aggiunto 1 dado vegetale. Ho cotto, aggiungendo poco alla volta 400 ml di succo di clementina e, alla fine, 100 gr di fontina tagliata a cubetti. Ho lasciato sciogliere amalgamando e servito con spruzzata di pepe nero.



Per dieci minuti, Chiara Gamberale

Il più bello dei regali da fare e farsi e da fare e farsi prima di Natale.  E’ quello che può sembrare un romanzo leggero per poi farti scoprire che tra queste righe trovi una ricetta di cui probabilmente  avevi già sentito parlare ma che quando trovi realizzata e pronta all’assaggio, chissà com’è, puoi pensare che sia da preparare con le tue mani, con la tua vita.
“  … Le va di fare un gioco? Quale? Per un mese, a partire da subito, per dieci minuti al giorno, faccia una cosa che non ha mai fatto. Una qualunque. Basta che non l’abbia mai fatta. E poi, dottoressa, alla fine che succede? Avrò indietro la mia vita? Ne riparliamo fra un mese, Chiara. Intanto giochi, s’impegni e non bari mi raccomando.
Ogni tanto, ultimamente, mi sembra di andare, non so come dire: sottovuoto.
Venendo al mondo, riceviamo in dono uno strumento bello: dobbiamo essere alla sua altezza. Oltre che bello è delicatissimo, quello strumento: nostro, solo nostro, il compito di usarlo con potenza.
Chissà perché certi abbandoni sono così netti e certe riconquiste così vaghe.
Non lo conosco. O magari lo conoscevo, ma ora non lo conosco più? No, no: no. Questo non è possibile. Conoscere davvero qualcuno è qualcosa di talmente complesso, raro, fatale. Conoscere davvero qualcuno è per sempre.
E una minore intensità di aspirazioni senza dubbio permette una maggiore coincidenza con la propria vita.
Dentro momenti come questo bisogna cadere con le braccia, le gambe, il cuore, i polmoni. Tutto. Bisogna andare fino in fondo, bisogna marcire.
Le ossessioni non si offendono se le trascura, anzi. Trascurarle è l’unico modo per mandarle via.
Purtroppo o per fortuna bisogna essere in due a voler essere in due.
Scrivere è, semplicemente, il mio unico rimedio all’esistenza.
Ma poi è arrivata quella mattina. Dove misteriosamente ho sentito che non faceva più così tanto male là dove faceva male. O che forse, ormai, a quel dolore mi stavo abituando. E che in un modo o nell’altro, insomma potevo andare avanti.
Scegli: o dentro, o fuori. Ma se stai sulla porta mi blocchi il traffico.
Sai, mi manca sempre. Sempre. Ma avere a che fare con i suoi dubbi e le sue paure, dopo tutto quello che è successo, mi fa solamente sentire ancora più forte la sua nostalgia. La nostalgia di noi.
Cambiare è mortale. Cambiare è vitale.
E penso a quello che ho vissuto, a quello che vivrò, a quello che sto vivendo adesso. Perché nelle infinite semplificazioni con cui crediamo di metterci in salvo e dentro cui invece ci perdiamo, c’è una cosa, una soltanto, che non può venirci dietro, che non possiamo ingannare. Questa cosa è il tempo. C’è qualcosa di pochissimo, se siamo felici. E’ qualcosa di tantissimo se siamo disperati. Comunque sta lì. Con una lunga, estenuante, miracolosa, serie di dieci minuti a disposizione. Abbiamo l’occasione di farci quello che ci pare, con la maggior parte di quei dieci minuti. Ma ci sono momenti in cui non riusciamo proprio a coglierla, l’occasione. Ci sono momenti, in cui, anzi ci pare una disdetta. Quei momenti sono bugie. Per fortuna, però, poi, ci sono momenti come questo. In cui Antonio Rezza dice "Rita". E noi dobbiamo saltare. Nudi. Saltare .  E basta.”

venerdì 13 dicembre 2013

Torta salata di Liana

Ho passato in padella 2 salsicce sbriciolate senza condimento e in un’altra padella 1 cespo di trevisana lavata e tagliata a listarelle con un filo di acqua e un po’ di dado granulare. Ho lascato a bagno 3 cucchiai di uvetta sultanina per un’ora e poi l’ho scolata aggiungendola all’impasto insieme a 2 uova intere. Ho steso il composto su un foglio di pasta sfoglia e ho cotto per circa 30 minuti a 220°.
La prossima volta seguirò la sua buonissima ricetta … stasera mi arrangio con quello che ho … invece della sfoglia lei usa la brisé e alla trevisana  aggiunge o brodo o vino bianco e …  anche peperoncino.


Sei solo, fino a quando non ritrovi te stesso.
E puoi sentire il respiro di tutto quello che non esiste perché, in fondo, è tutto dentro di te.

Torta di mele "speciale"

Ho lavorato 1 uovo intero con ½  bicchiere di zucchero bianco fine. Ho aggiunto 150 gr di yogurt alla fragola e 100 gr di cioccolato bianco con nocciole spezzettato. Ho aggiunto 100 gr di burro sciolto a bagnomaria, farina bianca q.b. per un impasto morbido e mezzo cucchiaino di lievito per dolci. Ho tagliato una mela a tocchetti amalgamandola all’impasto. Ho versato l’impasto in una teglia imburrata e infarinata. Ho cosparso la superficie con un’altra mela tagliata a tocchetti e spolverizzato con zucchero. Ho infornato per circa 40 minuti a 200°.

E non c’è ieri, non c’è domani. C'è solo l' istante perfetto che ti scivola tra le mani …

giovedì 12 dicembre 2013

Avere il coraggio di raccontarci è il più grande dei regali. Un giorno non dovremo rimpiangere nulla. Solo ricordare.

mercoledì 11 dicembre 2013

Patate e prosciutto in padella

Ho tritato 2 piccoli scalogni e ho tagliato, a straccetti, circa 200 gr il prosciutto cotto. Ho lavato, sbucciato e tagliato a dadi regolare circa 500 gr di patate. Ho riposto in una grande wok, con qualche cucchiaio di olio extra vergine di oliva, lo scalogno e le patate facendole cuocere a fuoco prima vivo e poi più lento. Ho aggiunto a metà cottura 200 gr di panna da cucina e il prosciutto. Ho terminato la cottura facendo amalgamare tutto.

Il dolore pazzo dell’amore, Pietrangelo Buttafuoco

 “… Non lo conoscevate, vero, quest’uso di succhiare un fiore di gelsomino e poi baciare? Non è altro che un gioco vano l’amore senza un giardino dove spartirsi, labbra su labbra, la rugiada. Il respiro si solleva come da cielo in cielo, come per tracciare una trama di d’illusioni e raggiungere così l’azzurro, la notte oppure il biancore della canfora al mattino ma solo il bacio conosce il momento in cui lo sguardo – labbra sopra labbra – ravviva la carne….”
E’ un canto questo romanzo. O forse sono mille canti. Imbevuti di tradizioni di passione, di preghiere, di lotte, di tristezze, di gioie e di follia. Sono i canti dell’amore che felice o doloroso va celebrato. Questo romanzo è intenso come solo l’amore vero riesce ad esserlo, strappandoti l’anima.


domenica 8 dicembre 2013

E poi, poi  passi del bel tempo con chi ti senti "a casa" e non hai bisogno di altro …

Biscotti ... tra crumiri e frollini

Ho versato nella ciotola 2 tuorli di uovo con ½ bicchiere di zucchero bianco, 1 bicchiere di farina bianca, 2 bicchieri di farina gialla, 125 gr di margarina. Ho lavorato con le mani, formato delle palline e riposto su carta da forno a 200° per circa 30 minuti.
Ti porto a fare un giro, ti va?
Dove mi porti?

Nulla di che, nella mia vita.

Persico con arancia e uvetta

Ho lavato e asciugato due grandi filetti di pesce persico. Li ho adagiati in una grande pirofila da forno su carta. Ho cosparso con uvetta sultanina lasciata ad ammorbidire per circa due ore e poi scolata. Ho disposto 5 fette di arancia bio. Ho irrorato con un filo di olio e infornato a 220° per circa 45 minuti. Sale rosa a tavola.

martedì 3 dicembre 2013

Plumacake mandorle e arancia

Ho lavorato 1 uovo con 300 gr di mandorle tritate, 125 gr di zucchero di canna scuro e aromatizzato, il succo di 3 arance fresche. Ho mescolato e riempito uno stampo da plumcake. Ho infornato per circa 45 minuti a 180 gradi. Una volta raffreddato ho tagliato e servito con marmellata di arance amare a parte.

domenica 1 dicembre 2013

La cena di Natale, Luca Bianchini

Preso, dagli scaffali, così, senza soffermarmi su nulla se non sul titolo e ricordando la leggera spensieratezza di Luca Bianchini nello scrivere di amori senza fine e di famiglie un po’ folli eppure paurosomente normali. Finito di leggere in poche ore, anche se non è ancora Natale perché, quando hai bisogno di piacevolezza e serenità, non puoi aspettare.
“… La sua vita era di nuovo in balia di quel momento malato che gli dava mezz’ora di piacere …”

“… Dimenticare è un esercizio doloroso, bisogna essere molto disciplinati e a volte non basta. Decise quindi di tenere al collo le perle turchesi appena ricevute – dimenticare è anche credere al futuro …”

Risotto con crema di zola e wurstel

Ho soffritto una noce di burro, ho aggiunto 7 pugni di riso arborio, ho sfumato con whisky, fatto evaporare e poi ho continuato la cottura aggiungendo brodo preparato con dado granulare vegetale. Ho cotto continuando e aggiunto, a metà cottura 4 wurstel tagliati a fettine sottilissime e a cinque minuti dalla fine 5 cucchiai di crema di zola. Ho spento, aggiunto raspadura, impiattato e spolverizzato con pepe nero.

mercoledì 27 novembre 2013

“Perché tu mi ami?” “Perché ho iniziato a vivere quando ti ho conosciuta.”.

Torta di mele con ricotta

Ho lavorato 3 tuorli d’uovo con 150 gr di zucchero, ho aggiunto 250 gr di ricotta, gli albumi montati a neve, 120 gr di burro sciolto e 250 gr di farina bianca setacciata. Ho aggiunto 2 grandi mele gialle e dolci tagliate a tocchetti, ½ bustina di lievito e ho versato l’impasto in una teglia imburrata e infarinata. Ho aggiunto, sulla superficie, altre 2 mele tagliate a fettine disponendole a raggiera e spolverizzando con zucchero e qualche fiocchetto di burro. Ho cotto per circa 40 minuti a 180 gradi.

Risotto al taleggio

Ho soffritto una noce di burro, ho aggiunto 5 pugni di riso arborio, ho sfumato con whisky, fatto evaporare e poi ho continuato la cottura aggiungendo dado granulare vegetale. Ho cotto continuando a girare e a cinque minuti dalla cottura ho aggiunto 200 grammi di taleggio a cubetti. Ho girato, mantecato e servito spolverizzando di pepe nero.
Applausi anche dai vicini ...
“Perché. Perché ha detto. Perché ha fatto. Perché dovrebbe. Perché vorrei...” I perché della vita riempiono il nostro tempo mentre permettiamo che esso ci sfugga come acqua tra le mani. Incapace di essere trattenuta la lasciamo andare mentre l'arsura ci divora l'anima.

mercoledì 20 novembre 2013

Ci sono i giorni che vanno e quelli che tornano, i momenti che svaniscono e quelli che si fissano, i pensieri che sfuggono e quelli che tormentano, le presenze che vivi e le assenze che saranno per sempre presenti.

martedì 19 novembre 2013

Il desiderio di essere come tutti, Francesco Piccolo

Nelle pagine di questo racconto, romanzo, biografia, report c’è tutto quello che può essere una fotografia del mondo in cui siamo e di quello che noi siamo. Ci sono i funerali di Berlinguer, il rapimento di Moro, il primo amore, Berlusconi, un padre difficile con cui amarsi, la vita fatta di episodi, ricordi, frammenti, momenti indelebili che nel momento dell’accadimento diventano il momento del nostro cambiamento anche se solo poi, a posteriori, guardandoci indietro, ne abbiamo la consapevolezza.
Interessante, intelligente, coinvolgente.

lunedì 18 novembre 2013

Amori che non sanno stare al mondo, Francesca Comencini

Claudia, Flavio, Giorgia, Nina protagonisti di amori folli e tormentati, usuali e fuori dagli schemi. Amori che scappano, si rincorrono, si amano e si odiano come solo chi è coinvolto sotto la pelle si ritrova a vivere
“ … Solo a costo di sentirmi indispensabile posso accettare di essere legato.
Penso meno a lui mi sforzo di continuare a scrivergli. Devo. Se non lo faccio io, se non lo tengo in vita io il nostro legame, chi lo farà?
Non ti avvicinare a lui e basta. Un concetto molto semplice e chiaro.
E tu scendimi fino a che scende il buio
Un tempo al passato per noi non lo voglio. …”

Dessert composto di inizio autunno

Ho mescolato 200 gr di panna da cucina con 4 cucchiai di marmellata di pesche e ho riposto in 3 bicchierini finger food.
Ho preparato 9 biscotti sciogliendo 100 gr di cioccolato fondente e mescolandoli a cereali croccanti e riponendoli prima in pirottini di carta e poi in frigo a rassodare.
Ho disposto su un grande piatto quadrato i bicchierini con, intorno, tutti i dolcini. Morbido e croccante si sono potuti incontrare e fondere.

Volevo solo una vita tranquilla, Anna Talò

Se vuoi sorridere, se vuoi alleggerirti, se vuoi distrarti, se vuoi pensare che ci sia qualcosa di surreale ma ancora possibile, se in una sera di pioggia vuoi ascoltare il ticchettio della pioggia come sottofondo mentre scorrono le righe …
“Cara Lucilla, credi ancora nell’amore?” “Certo e anche alla fatina dei denti.”

venerdì 15 novembre 2013

Oggi è il suo onomastico … Mousse alla panna e cioccolati

Come non preparare qualcosa che lo avrebbe reso felice? Perché lui non era goloso … di più … molto di più … a papà, in cielo …
Scioglierò, a bagno maria, 100 gr di cioccolato fondente, 100 gr di cioccolato bianco e 100 gr di cioccolato al latte. Aggiungerò 200 gr di panna da cucina. Mescolerò con cura con una frusta. Riporrò in coppette e spolverizzerò con granella mista di mandorle e nocciole.
Balla come se nessuno ti stesse guardando
Canta come se nessuno ti stesse ascoltando
Ama come se non ti fossi mai ferita
e vivi come se il paradiso fosse sulla terra
Mark Twain

Involtini di tacchino e mortadella

Ho lavato e asciugato 6 fette di tacchino tagliate molto sottili. Ho leggermente infarinato e salato. Ho disteso, su ognuna, una fetta di mortadella. Ho arrotolato chiudendo con uno stuzzicadenti. Ho passato in padella antiaderente con olio, spruzzato di cognac e continuato a cuocere per circa 20 minuti fino a rosolatura.

Tris di fagioli con speck

Ho scolato della loro acqua di conservazione 200 gr di fagioli bianchi di spagna, 200 gr di fagioli rossi e 200 gr di fagioli cannellini. Li ho lavati sotto acqua corrente. Li ho passati in padella con 100 gr di speck a a dadini e un filo di olio. Ho aggiustato di sale e pepe rosa in grani. Ho servito con crema di aceto balsamico ai fichi.
… E’ strano come riusciamo a farci prendere in contropiede da situazioni attese. La ragione ci prepara ma il cuore va per conto suo. …
Volevo solo una vita tranquilla, Anna Talò

giovedì 14 novembre 2013

Farfalle con pesto di pistacchi e pancetta

Ho cotto al dente 200 gr di farfalle. Ho passato in una padella 150 gr di pancetta affumicata a dadini che poi ho scolato del grasso in eccesso. Ho aggiunto 2 cucchiaio di pesto di pistacchi. Ho fatto saltare la pasta in padella e aggiunto pepe nero. A tavola pecorino romano.
E’ sempre difficile scegliere tra le illusioni e le disillusioni …

martedì 12 novembre 2013

Il desiderio di essere come tutti, Francesco Piccolo

“… Poiché una storia d’amore l’avevo anche io, era la storia di un ragazzo che ama la sua compagna di banco e soffre tantissimo perché lei non lo ama, mi misi a scrivere un romanzo che raccontava di una ragazzo che ama la sua compagna di banco e soffre tantissimo perché lei non lo ama. Il romanzo era brutto e si è fermato dopo alcuni capitoli, scritti in moto faticosissimo. Però in quel tempo in cui mi chiudevo in camera e scrivevo, nonostante lì fuori ci fossero i miei amici, le feste, le ragazze, e anche Elena, Il Movimento;  nonostante scrivere fosse molto faticoso e non produceva nulla di buono – mi sentivo felice. In una modo diverso da come lo ero stato tutte le volte che ero stato felice fino ad allora. Avevo la percezione, chiara che stavo scrivendo un romanzo brutto e inutile, ma andavo avanti perché in qualche modo leniva il mio dolore e perché quel tempo di scrittura era una vera sostanza di felicità. E mi dava la sensazione, non ho mai capito perché  - me è evidente che è la sensazione che continuo ad avere ora – che non stavo buttando la mia vita. Con i miei amici avevo la sensazione di buttare la mia vita; con Elena no, ma lei non mi voleva, con il Movimento no, ma non avevo abbastanza coraggio per essere come loro. Quindi, l’unico momento in cui davvero potevo sentire di non stare buttando la mia vita, era mentre scrivevo questo romanzo brutto, cosciente che fosse brutto. E forse anche l’atto di scrivere rendeva sopportabile il dolore che provavo. In fondo, mi dicevo che se soffrivo potevo poi scriverne, e quindi incanalavo la sofferenza dentro qualcosa …“

lunedì 11 novembre 2013

Bicchierini per Norma e Lalla

Ho lavato e tagliato a cubetti 3 pere williams. Le ho cotte con ½ bicchiere di zucchero di canna scuro tenendole abbastanza toste e aggiungendo alla fine una spruzzata di zenzero. Le ho frullate e mescolate a 300 gr di yogurt bianco intero e 100 gr di cioccolato bianco sciolto a bagnomaria. Ho sistemato la crema in bicchierini finger food e mantenuto in frigo fino al momento in cui ho servito.

mercoledì 6 novembre 2013

Muffins yogurt frutti di bosco e cuore di cioccolato bianco e nocciole

Ho sbattuto il tuorlo d’uovo con 1 bicchiere colmo di zucchero bianco semolato. Ho aggiunto 2 bicchieri di farina manitoba, 125 gr di yogurt ai frutti di bosco e 200 gr di yogurt bianco dolce. Ho unito l’albume montato a neve e mezzo cucchiaino di lievito per dolci. Ho riempito 8 stampi da muffins e inserito, in ognuno, 1 cubotto di cioccolato bianco alle nocciole. Ho cotto per 30 minuti a 190°.
L’oscurità ripristina ciò che la luce non può riparare.
Joseph Brodsky

lunedì 4 novembre 2013

Filetto di pesce persico con olive e arancia

Ho lavato e asciugato 5 tranci di filetto di pesce persico. Li ho riposti in una teglia da forno con carta da forno guarnendo la superficie con sale blu di persia, fette di arancia e olive verdi polpose grandi e denocciolate. Ho cosparso con un filo di olio e cotto in forno per circa 50 minuti a 200°.
Ho servito con riso thailandese cotto al vapore saltato in padella con curry e insalata mista con semi di zucca e girasole.

La strada verso casa, Fabio Volo

E’ un romanzo d’amore. L’amore tra figli e genitori, l’amore tra uomini e donne, l’amore tra fratelli, l’amore e la scoperta e la conoscenza di se stessi. Del nostro accettarci per ciò che siamo a causa o grazie al nostro passato. Del nostro fare pace con noi stessi e del trovare un modo per essere felici magari venendo meno a quello che credevamo essere l’unico modo per esserlo. Dell’avere il coraggio di cambiare strada, vita per ricominciare o, finalmente, cominciare.


… Il padre era vicino alla morte , poteva trattarsi di qualche mese o pochi anni, non cambiava molto, il momento era arrivato. Come se fossero seduti su un autobus, per il padre era arrivata la fermata a cui doveva scendere e loro avrebbero dovuto proseguire da soli. Anche se era divento debole, fragile, anche se erano loro a prendersi cura di lui, un genitore è qualcosa  che resta sempre sopra di noi come una coperta sulle spalle …

…”tu non hai idea di quante volte mi sono innamorata di te”… ”perché, c’è stato un momento in cui hai smesso?” …

La casa dell’amore è sempre un nascondiglio

Era lei che adesso non ci sarebbe cascata più: quando lui faceva programmi per loro due, lei sapeva che quelle cose non si sarebbero mai avverate. In passato quante volte lei si era ritrovata ad aspettarsi quella cosa detta e lui nemmeno si ricordava di averla pronunciata. Non voleva più soffrire per l’ansia procurata da quelle attese perennemente frustrate. Lei per esempio quando stavano insieme non avrebbe mai potuto dire quelle cose, non avrebbe mai potuto fare progetti perché lui quasi sempre cambiava discorso, cominciava a tergiversare, ad agitarsi, si spaventava. Isabella negli anni aveva a non dire quello che le passava per la testa, censurava non solo le parole ma anche i gesti e le azioni

“ … tutti sbagliamo nella vita, la differenza è che tu pensi che la mancanza di contraddizioni ti renda un uomo ineccepibile. Mi sei sempre sembrato uno che nella vita va in giro con la voglia di bucare il pallone a quelli che non la pensano come te, a quelli che vogliono essere felici in maniera diversa dalla tua. Non riesci mai a trarre piacere dalla vita. Come se non ti permettessi di stare bene, di essere felice …”

…”tu sarai sempre più bravo di me a spiegare le cose. Con te, lo sai, faccio fatica a sostenere le mie opinioni. A me piace credere che se due persone vogliono, possono trovare un modo …”

Krumiri

Un amico mi ha passato la ricetta e ho provato …
Ho mescolato 175 gr di farina "00", la buccia di 1 limone,  75 gr di farina gialla macinata, 75 gr zucchero a velo, 150 gr burro, 2 rossi di uovo e una bustina di vanillina x dolci. Ho impastato con le mani e formato dei rettangoli sistemandoli sulla carta da forno e incidendo per il lungo la superficie per formare delle righe. Ho cotto a 180° per circa 35 minuti.
Buoni. La prossima volta alleggerirò di qualche grammo di burro.
“nel cuore avevo la spina di una passione, sono riuscito a togliermela e adesso non sento più il mio cuore”
Antonio Machado

domenica 27 ottobre 2013

Finger food con crema di formaggi e pane nero

Ho mescolato 125 gr di ricotta, 125 gr di mascarpone, 100 gr di mascarpone. Ho lavorato con una frusta, ho aggiustato con un pizzico di pepe nero. Ho riempito tre bicchierini finger food e guarnito con semi di papavero. Ho servito con pane nero ai cereali e farro fatto in casa.

Cholstomer, storia di un cavallo, Lev Tolstoj

Tolstoj fa parlare un vecchio cavallo in prima persona facendoci arrivare ciò che ha provato per tutta la vita. Le sue sensazioni, sentimenti, sentori, gioie e dolori dalla giovinezza con i primi amori, alla consapevolezza di essere messo da parte perché considerato diverso, alla tristezza della vecchiaia fino alla morte. Potremmo essere noi quel trottatore pezzato lasciato in un angolo, sofferente e solo, semplicemente perché diverso. Incredulo e frastornato di fronte ad un mondo meno amorevole di quanto credesse e sperasse.

Dialogo tra credenti e non credenti, Papa Francesco e Eugenio Scalfari

E’ solo da leggere perché solo così si possono apprezzare le profondità di due personalità apparentemente lontane ma paradossalmente vicine così come solo gli esseri umani di un certo livello, indipendentemente dal loro credo, possono essere se vivono nel rispetto dell’altro, nella ricerca dell’essere migliori, nel camminare per cogliere e capire, apprezzando le diversità pur convinti delle proprie vite e scelte. A testimonianza che, quando gli uomini sanno guardarsi negli occhi aprendo il proprio cuore, possono trovare il dialogo in ogni modo e momento.

Farro in risotto con verdure e fontina

Ho lasciato a bagno, per circa 1 ora 300 gr di farro biologico e l’ho scolato. Ho soffritto il farro in un filo di olio extra vergine di oliva. Ho aggiunto ½ bicchiere di vino bianco, lasciato evaporare e aggiunto 2 piccole zucchine tagliate a dadini e 6 pomodorini datterino a pezzetini. Ho aggiunto 2 bicchieri di dado vegetale e cotto per circa 15 minuti continuando a mescolare. Ho aggiunto una fetta di fontina tagliata a dadini, mantecato e finito di cuocere. Ho impiattato cospargendo di pepe nero.
Ci si fissa su un particolare e se ne crea una leggenda …

Quando meno te lo aspetti

lunedì 21 ottobre 2013

Gratitudine, Jovanotti

A lui dovremmo essere in qualche modo grati, a lui e a tutte le persone che intorno a noi sorridono alla vita andandole incontro con entusiasmo e passione e vivendola e non facendosi vivere. Perché possiamo solo imparare. Lui è così, un’esplosione di pura energia. Se vai ad un concerto non pensi sia umanamente possibile darsi così tanto ma se poi lo ascolti, lo leggi e lo segui capisci che proprio lì è la sua magia. Darsi agli altri per ricevere dalla vita come se fosse tutta una grande giostra in cui bisogna partecipare cercando di sorridere anche nei momenti tristi.
… da quando se ne è andato Umberto non riesco più a dire “questo è un giorno bellissimo” perché anche nel più bello dei giorni c’è un vuoto, anzi più è bello più sento quel vuoto. Per questo cerco di mettere insieme più giorni possibile, così che anche quel vuoto si faccia vivo in me con la sua forza, una sua luce, una luce misteriosa, che non ho nessuna intenzione di spegnere …
… non lo so, alla fine di ogni frase mi viene da dire non lo so, perché davvero non lo so e proprio perché non lo so mi piace starci dentro, forse se avessi la sensazione di sapere qualcosa me lo lascerei alle spalle …
… levate l’ancora
dritta avanti tutta questa è la rotta questa è la dirazione

questa è la decisione.

Zucchine ai formaggi

Ho lavato, spuntato e affettato 5 zucchine. Le ho passate con olio, burro, sale e pepe fino a farle trifolare. Le ho riposte in una pirofila da forno cospargendole con un mix di formaggi grattugiati: fontina, provolone, pecorino e qualche fiocchetto di burro. Ho passato sotto il grill per circa 10 minuti.
Urlare sussurrare tremare desiderare odiare chiarire parlare partire tornare osare vietare finire ricominciare ignorare adorare accusare difendere piangere insultare odorare pregare sfiorare bandire costruire distruggere perdonare ricordare dimenticare   … semplicemente amare.

sabato 19 ottobre 2013

Ci vuole il coraggio ogni giorno, ogni ora, ogni momento.
Coraggio per la demolizione e coraggio per la creazione.
Coraggio dinanzi al ridicolo e coraggio dinanzi all’amore.

Marcia del coraggio, Giovanni Papini.

Gnocchi gratinati allo zola piccante

Ho cotto 500 gr di gnocchi mentre in una padella antiaderente facevo sciogliere 300 gr di gorgonzola piccante stemperato in qualche cucchiaio di latte. Ho scolato gli gnocchi, li ho conditi in padella e riposti in una teglia da forno cospargendo di grana stagionato. Ho passato in forno a gratinare per qualche minuto. 

Panini al kamut

Ho mescolato 400 gr di farina di kamut con 250 ml di acqua tiepida, 1 bustina di lievito secco e 1 cucchiaino colmo di miele. Ho impastato in una ciotola e coperto con un canovaccio. Ho lasciato lievitare per circa 1 ora. Ho suddiviso in 10 stampi in silicone, cosparso con un filo di olio e infornato a 220° per circa 30 minuti.

mercoledì 16 ottobre 2013

Ci sono i cuori che battono e quelli che sbattono. Loro non si limitano a battere per sopravvivere, sbattono contro sé stessi, contro il mondo, nel cuore della notte e all’arrivo della luce. Sbattono alla frenetica ricerca di una loro sintonia, per cercare di rumoreggiare all’unisono o cercare di capire se sia arrivato il momento di arrendersi. Sbattono perché la vita non è solo sopravvivenza ma loro, i cuori che sbattono sono fatti di emozioni e colori e odori e attimi e loro si infrangono contro gli scogli per poi tornare più impetuosi che mai.

lunedì 14 ottobre 2013

Dentro, Sandro Bonvissuto

 … “Seduto da qualche parte mi accorsi del fluire della vita mentre non la potevo più vivere. Forse quella sensazione che provavo verso tutto ciò che stavo perdendo era qualcosa che in fondo aveva a che fare con l’amore. Sembrava una perdita di tempo molto ingente. Un danno troppo grave per sopravvivergli. Quando fossi tornato a casa, avrei potuto dire di essere già morto una volta, di essere morto per tutti quei giorni.” …
E’ intenso, è profondo, è toccante, è agghiacciante, incredibilmente vero e doloroso. La storia di chi seppure per “poco”, sempre che si possa parlare di “poco” quando ti ritrovi in carcere, vive questa atroce esperienza, dove i muri, le chiavi, le scale, la doccia e l’aria hanno un significato enorme amplificato e nuovo. Perché solo chi è stato lì dentro può dire di essere morto anche in vita e di poter affermare che sa quanto valore abbia la vita con le sue mille vite anche in un solo giorno.
Uno dei racconti più belli che abbia letto negli ultimi tempi.

mercoledì 9 ottobre 2013

Spaghetti alla chitarra con pesto di pistacchi e pancetta

Ho sminuzzato 70 gr di pancetta e l’ho passata in padella per qualche minuto fino a farla diventare croccante. Ho aggiunto 2 cucchiai di pesto di pistacchi e aggiustato di sale e pepe bianco. Ho cotto al dente 200 gr di spaghetti alla chitarra, li ho scolati e saltati in padella.

Io sudo, Valentina Bergamante

Se il finale non fosse così felice sarebbe un romanzo vero. L’amore, la morte, l’abbandono, il voler ricominciare per ritrovare e ritrovarsi. Il coraggio di fare il salto, quello che molti aspettano di fare con una spinta e quello che dovremmo avere la forza di fare se ci vogliamo bene. Se il finale non fosse così felice, d’altronde, sarebbe la vita e allora che si arrivi pure all’ultima delle righe con la speranza che tutto è possibile. Proprio tutto.
 … Il mondo si divide in due: le persone che sudano e quelle che non sudano. Le persone che sudano sono quelle che ogni tanto si sentono nel posto sbagliato e nel momento improprio. Alle persone che sudano capita di vestirsi in modo inadeguato. Le persone che sudano sono quelle che certe volte dovrebbero dire di no, ma alla fine non ce la fanno a non dire sì. Le persone che sudano, la vita se le sudano. Le persone che  non sudano alcune volte evitano di dire sì, perché valutano il forse. Le persone che non sudano non finiscono nel posto sbagliato perché cercano di capire  prima  se sia giusto  e non hanno paura di essere inadeguate perché se non sudi non puzzi,  ma alla fine una vita che non è sporca almeno un po’ che vita è? …
… nella vita sembra che tutto si debba in qualche modo pagare; le parole invece non hanno un costo ma un suono bellissimo . Io adoro il suono silenzioso delle parole scritte  che riecheggiano nella mente di chi le compone, quando cadono lì su un foglio e creano la sinfonia suonata dai tasti di un computer, mi piace ascoltare le parole spezzate delle persone che parlano al telefono in autobus, per strada, alla stazione, dove tu ascolti solo una parte dei discorsi pronunciati e la fantasia scrive il copione dell’altro interlocutore…
… la vita deve essere larga e non lunga per forza. E in una vita larga più passioni metti, anche diverse fra loro, più persone ami, ancora più diverse fra loro, più cresci e invecchi, perché tutto quello che scopri di nuovo in te, ti conduce a un altro inizio di cui non conosci la fine. …
… se pensi che la fine non arrivi mai non ti rendi conto di quello che stai per perdere. Invece se sai che la morte, stronza e vigliacca, alla fine ci guarda e, in punto di piedi, ogni tanto ci passa vicino e poi se ne va, secondo me impari a lasciarti un pochino più andare nella vita …
Né oso domandarmi con pensieri gelosi dove tu sia, né far supposizioni sui tuoi affari, ma come un triste schiavo me ne sto e nulla penso se non a dove sei, a quanto felici fai quegli altri.

Sonetto 57 Shakespeare

lunedì 7 ottobre 2013

Padellata di zucchine e brie

Ho lavato e pulito 6 zucchine. Le ho tagliate a fettine molto molto sottili e passate in padella antiaderente con poco olio, una noce di burro, sale, pepe nero e ½ bicchiere di acqua. Ho lasciato cuocere per circa 40 minuti a fuoco basso. Ho aggiunto una fetta di brie tagliato a tocchetti, coperto e lasciato che il formaggio di sciogliesse. Ho passato in forno per qualche minuto sotto il grill spolverizzando con grana e pecorino romano. Ho servito.

venerdì 4 ottobre 2013

Patate caprino ricotta e prosciutto

Ho lavato, pelato e tagliato a rondelle circa 4 patate. Ho lavato e affettato 1 cipolla bianca. In una padella antiaderente ho fatto appassire in poco olio e poco burro la cipolla, ho aggiunto le patate, ho salato, pepato e coperto. Ho girato a circa metà cottura e quando le patate erano cotte e quasi sfatte ho aggiunto 50 gr di caprino e 50 gr di ricotta e 50 gr di prosciutto cotto sbriciolato. Ho amalgamato delicatamente, riposto le patate in due ciotole e servito.

giovedì 3 ottobre 2013

Marmellata di pesche noci e cannella

Ho lavato, spellato e denocciolato 3 kg di pesche noci. Ho aggiunto circa 900 gr di zucchero di canna. Ho lasciato bollire per circa 2 ore. Ho fatto asciugare la frutta e alla fine ho aggiunto 5 cucchiai rasi di cannella in polvere mescolando energicamente. Ho sterilizzato barattoli bormioli di varie dimensioni. Ho versato la crema, capovolto a testa in giù e lasciato raffreddare. Ho etichettato.
L’attrazione mentale è molto più forte di quella fisica.
Di una mente non ti liberi neanche quando chiudi gli occhi.

martedì 1 ottobre 2013

Muffins cocco, brown sugar e cioccolato al caramello

Ho lavorato 2 uova con 250 gr di yogurt greco, 100 gr di zucchero di canna e 200 gr di farina di cocco. Ho mescolato e versato in dieci stampi muffin l’impasto facendo affondare in ognuno 1 cubotto di cioccolato al latte e caramello. Ho cotto a 200° per circa 35 minuti.
Ore 4.00 … la colazione è pronta
Ricordo soltanto l'emozione delle cose.
Antonio Machado

domenica 29 settembre 2013

Biscotti al mascarpone e provolone

Ho lavorato 1 uovo con 100 gr di mascarpone e 100 gr di provolone grattugiato, 50 gr di burro, pepe bianco, farina di farro e un pizzico di lievito per torte salate a lievitazione istantanea. Ho formato, con la pasta frolla morbida e salata, delle palline che ho steso sulla carta da forno. Ho cotto i biscotti per 1/2 ora a 220° .
Sapersi stupire può essere infinitamente appagante. E’ quando sei ancora pieno di vita e sorrisi e speranze.
Stupirsi ancora può essere infinitamente triste. E’ quando ti senti ancora stupido disilluso e svuotato.
Tutto, ma proprio tutto, dipende da te e da coloro ai quali permetti di circondarti.


Patate ripiene al forno

Ho sbollentato 4 patate con la buccia dopo averle lavate bene. Una volta lessate ma ancora sode le ho aperte a metà e scavate. Ho mescolato la polta di patate con formaggio caprino morbido, aneto, sale e pepe nero. Ho riposto le patate su una teglia co carta da forno e le ho passate in forno per circa 15 minuti più altri 5 di grill.


Sei stata l’epoca più bella della mia vita. Ecco perché, non solo non potrò mai dimenticarti, ma ti custodirò per sempre nel profondo della memoria, come una ragione di vita.
Pier Paolo Pasolini


martedì 24 settembre 2013

Palline di mandorle e cioccolato al pistacchio

Ho lavorato 1 uovo intero con 300 gr di farina di mandorle. Ho aggiunto 100 gr di cioccolato di Modica con pistacchi sciolto a bagno maria. Ho composto delle palline e cotto su carta da forno per 40 minuti a 180°. Ho lasciato raffreddare e servito con il caffè.

Petto di pollo zafferano e yogurt

Ho tagliato a cubotti 1 petto di pollo, ho rosolato in padella antiaderente con poco burro, ho sfiammeggiato con whisky, ho aggiunto curry, rosmarino e timo tritati. Ho fatto andare per dieci minuti, ho aggiunto una bustina di zafferano e 3 cucchiai di yogurt greco. Ho lasciato rapprendere e alla fine ho corretto con pepe nero  e sale. Ho servito con patate cotte al vapore scondite perché il dolce delle patate si sposasse con l’aspro del pollo.

Ritrovarti, Véronique Olmi

Scorrevole e piacevole, curioso e leggero, dall’inizio e fino a oltre la metà. E poi si perde. Si perde un po’ il senso, si perde un po’ la consistenza fino a diventare tutto troppo irreale. E quella che poteva essere una favola nella quale perdersi un po’, ricordandosi che la vita vera abita da un’altra parte, alla fine ti lascia solo una sensazione di sciocco vuoto. Come se l’autrice non sapesse come far finire questa storia. O forse le favole sono difficili da far finire … soprattutto quelle dentro di noi e alla fine hanno solo bisogno, per cessare, di una fine ancora più assurda del loro esistere.
“… Non ho mai visto nessuno capace di astrarsi con tanta presenza ...” “… Sogniamo il bacio capace di risvegliare la principessa che ha dormito tanto di quel tempo da avere capelli lunghi come la noia, sogniamo un annuncio sul giornale che ci rimette in piedi di colpo, il cuore percorso da una scarica elettrica, gli occhi spalancati, e tutto quello che non è più' per la nostra età può finalmente accadere. ... La vita non era quello, ovvio, eppure era lì che la sentivo, e in un modo nuovo. ... Dove vanno i nostri gesti? Se si riceve tanto quanto si è dato, tenuto, cullato, stretto fino a restare senza respiro, allora un giorno prima o poi qualcuno ci richiama? Un giorno ci viene chiesto di tornare e ricominciare? …”

lunedì 23 settembre 2013

Teglia di melanzane in bianco

Ho lavato, tagliato a fette e messo sotto sale una melanzana chiara. Dopo circa 2 ore l'ho passata in padella anti aderente con un po' di olio e ho fatto "grigliare, friggere". Ho riposto in una teglia strati di melanzana con panna, pepe nero e gorgonzola piccante. Ho passato in forno per 15 minuti e  servito.

Torta di frutta e mandorle

Ho cotto, dopo averle lavate, per circa 15 minuti, 2 pere lasciandole dure.  Le ho lasciate raffreddare e pelate. Ho lavato e tagliato a tocchetti regolari (come le pere) 2 mele renette. Ho lasciato la frutta in acqua e limone. Ho lavorato 2 uova con 1 bicchiere e mezzo di zucchero di canna, 2 bicchieri colmi di farina di mandorle, 100 gr di burro fuso e 100 di yogurt. Ho aggiunto la frutta scolata e un pizzico di baking powder (acquistato in un negozio di specialità alimentari dal mondo). Ho versato in uno stampo imburrato e infarinato. Ho cosparso di zucchero bianco e fiocchetti di burro. Ho cotto a 190 gradi per 45 minuti.

venerdì 20 settembre 2013

Grano con zucchine e gamberi

Ho cotto al vapore 200 gr di grano. Ho sbollentato e poi passato in padella con olio, e peperoncino facendo sfumare con del rum 200 gr di code di gamberi. Ho tagliato a cubetti 2 zucchine e le ho passate in padella con olio e sale. Una volta preparati gli ingredienti ho mescolato e impiattato guarnendo con menta fresca.

Muffins succo di amarene ricoperti di cioccolato bianco e cocco

Ho lavorato 1 bicchiere di succo di amarene con 2 uova, 250 gr di ricotta, 1 bicchiere scarso di zucchero bianco, 125 gr di burro sciolto, 1 bicchiere e mezzo di farina manitoba e un pizzico di lievito per dolci. Ho frullato tutto e versato in 12 stampi da muffins. Ho cotto a 200 gradi per 30 minuti. Ho lasciato raffreddare. Ho sciolto a bagno maria 300 gr di cioccolato bianco. Ho bagnato la cupola di ciascun muffin nel cioccolato e spolverizzato con farina di cocco. Ho lasciato rapprendere prima di servire.

martedì 17 settembre 2013

Forse si comincia a morire proprio quando si smette di credere che quel che solo ogni tanto succede potrebbe succedere sempre. 
Massimo Gramellini