sabato 31 marzo 2012

La vita è quello che ti succede mentre stai facendo altri progetti.
John Lennon

Involtini di manzo con crema di taleggio

Ho appoggiato su 4  fette di tagliata di manzo 4 fette di melanzane grigliate. Ho avvolto e fatto scottare in padella con 3 cucchiai di olio, 1 cucchiaino di dado granulare delicato e ho aggiunto 100 grammi di taleggio tagliato a dadini. Ho continuato la cottura per circa dieci minuti a fuoco basso fino ad addensamento della crema. Ho servito con un’insalata di patate cotte al vapore e ripassate in forno con pane grattugiato, prezzemolo e parmigiano.

La donna allo specchio, Eric-Emmanuel Schmitt

Anne, Hanna, Anny hanno lo stesso nome, vivono in dpoche diverse, con vite diverse accumunate dallo stesso modo di vivere intimo e che non riescono a non raccontare al mondo, quel mondo appunto così tanto diverso da loro da allontanarle. Anne vive nel XVI secolo, è una mistica che conosce solo l’amore ma che per la sua incapacità di raccontarlo così come lo racconta il mondo, viene combattuta dall’Inquisizione. Hanna è un’aristocratica nella Vienna di inizio novecento che grazie ad un  Freud ancora sconosciuto ai più capirà chi vuole essere. Anny è una star di Hollywood malata del suo successo, assuefatta alla vita e drogata di ogni droga recuperabile. Tempi diversi, mondi diversi, sofferenze e insofferenze diverse che di pagina in pagina avranno un legame fino a che loro tre saranno quasi un tutt’uno, l’una l’inizio dell’altra, loro camminano per guarire e ritrovare se stesse a costo di lasciare la propria vita o quella che erano convinte fosse.
Donne, in cammino, donne alla ricerca della felicità. Noi.

giovedì 29 marzo 2012

Panini all’ananas

Ho lavorato due uova con 1 bicchiere di zucchero bianco. Ho aggiunto 250 gr di philadelphia e 1 bicchiere e ½ di farina antigrumi. Ho lavorato con una frusta elettrica e aggiunto poi 7 fette di ananas sciroppata tagliata a dadini e un cucchiaino di lievito per dolci. Ho riempito 15 stampi. Ho cotto a 180 gradi per 30 minuti.

Fino a quando …

Fino a quando non hai attraversato un dolore non lo supererà mai e sempre sarai dolorante, fermo, ferito, immobilizzato da quello squarcio che ti sei procurato o hanno inferto senza pietà'. Solo dopo essersi curati la gamba zoppicante con gli antibiotici, o un taglio con disinfettanti, punti e cerotti,  il corpo finisce la convalescenza e puoi tornare a correre, agli amici, al lavoro, alla vita di tutti i giorni. Così e' anche per le ferite dell'anima. Quelle che accusi da un amico che tradisce la tua fiducia o un amore che ti abbandona o la morte di un genitore, un figlio, un fratello. Se quel dolore non lo attraverserai cercando di interiorizzarlo, studiarlo, capirlo, accettarlo, accoglierlo, sarai sempre triste e arrabbiato e affranto e astioso e starai li', dopo aver accusato il colpo, solo ad auto commiserarti. Non esistono punti di sutura e infermieri e centri di riabilitazione per l'animo. Il medico che ti può operare sei tu, l'infermiere che porta termometro e the caldo sei tu, il fisioterapista che fa fare ginnastica alla tua testa sei tu. I conti con il nostro animo non possiamo demandarli. Sono nostri.  La vita e' coraggiosa accettazione e volenterosa reazione. La vita che la vita prova a sottrarti, o che ti  ruba, puoi solo recuperarla in te.

Involtini di manzo grana e porcini

Ho cosparso 4  fette di tagliata di manzo con abbondante raspadura. Ho avvolto e fatto scottare in padella con 3 cucchiai di olio, 1/2 bicchiere di vino bianco e 1 cucchiaino di dado granulare saporito. Ho aggiunto 75 gr di funghi porcini congelati e continuato a cuocere per altri 10 minuti. Ho servito bollente con fette di pane tostato.

Miglio, o cous cous, con tonno, filetti di melanzane e ceci

Io ho preparato il miglio ma siccome è un po’ amarognolo e non a tutti piace, con gli stessi ingredienti si può preparare il cous cous.
Io ho cotto al vapore, per 7 minuti, 180 gr di miglio e, una volta scolato, l’ho condito con 100 gr di tonno scolato del proprio olio, 6 fette di melanzane grigliate e tagliate a listarelle, 100 gr di ceci scolati e lavati sotto acqua corrente. Ho condito il tutto con paprika, curry, pepe nero e olio extra vergine di oliva. Ho servito a temperatura ambiente.
Nel caso si preparasse il cous cous, si fa bollire l’acqua salata (nella stessa quantità del cous cous), si cuoce per cinque minuti continuando a mescolare e aggiungendo un filo di olio per aiutare lo “sgranamento”.

L’altro di me, Fabio Concato

E vorrei sapere tanto dove stai
Ti nascondi così bene e non Ti trovo mai
e così fatico per sentirti e per parlare
ma non voglio fare finta e rinunciare
di capire cosa accade quando sei con me
se davvero è tutto questo che vorrei per me
frequentarci riempie il cuore è tutto in armonia
e ritrovo un'altro me stesso vedi non sono andato via
Dove sarai, quanto lontano
sto provando a cercarti non senti che Ti chiamo
Ma Tu non rispondi mai, dove sarai
Proverò con l'esercizio e la pazienza
perché sei la parte buona e non posso farne senza
ci vorrà del tempo un po' per farti ritornare
Ti alimenterò così potrai restare
resta almeno un pò con me per farci compagnia
ci sei sempre stato ma in silenzio andavi via
e così mi inaridivo e alzavo questa voce
io convinto di aver ragione in questo tempo così feroce
Dove sarai, quanto lontano
sto provando a cercarti non senti che Ti chiamo
Tu non rispondi mai, Ti aspetterò
Cambierà la prospettiva e cambiano il colori
ma devo stare attento non posso più tenerti fuori
anzi Ti dovrò parlare spesso ed ascoltare
ho bisogno di questo aiuto per far tutto anche per cantare
Eccoti qui, l'altro che ho dentro
quello che farà vivere tutto il sentimento
e quasi senza pudore vivrò per Te
Resta con me, che stiamo bene
l'ho ritrovato, forse, l'altro di me.

Muffins banana mela e mascarpone

Ho lavorato 1 uovo con 250 gr di mascarpone, 1/2  bicchiere di fruttosio, 3 cucchiai di miele, 1 mela golden e 1 banana  a fettine. Ho aggiunto 1 bicchiere di farina antigrumi e 1 cucchiaino di lievito per dolci. Ho riempito 10 pirottini da muffins e cotto per 1/2 ora a 180 gradi.

martedì 27 marzo 2012

Straccetti di tagliata saporiti

Ho ridotto a straccetti 400 gr di tagliata di manzo. Li ho fatti saltare in padella con poco olio, sei cucchiai di concentrato di pomodoro, curry, paprika e una spruzzata abbondante di tabasco. Ho servito bollente con un'insalata di patate cotte al vapore.

lunedì 26 marzo 2012

Insalata di ceci e speck

Ho scolato e lavato 300 gr di ceci precotti. Li ho passati in padella con olio, sale, pepe, rosmarino e aneto. Ho tagliato a listarelle 100 gr di speck, le ho aggiunte ai ceci e fatto saltare per qualche minuto. Ho servito l’insalata tiepida come accompagnamento a formaggi morbidi.

Imparare

Imparare a sopportare la mancanza di qualcuno o qualcosa che crediamo indispensabile e che non ci appartiene, e' un lavoro. Un lavoro che fai ogni giorno con impegno e costanza e perseveranza e caparbietà' e testardaggine e ostinazione. Lo fai perché non hai alternative se non quella di soccombere e farti travolgere e stravolgere, se non la vita, almeno una bella fetta. E allora non hai alternative. Devi lavorare su te stesso, sui motivi, i ricordi, le aspettative, le delusioni, le speranze, l'inevitabilità, l'accettazione, l'ingiustizia, la ragione.  Lavori affinché quella mancanza che avverti diventi parte di te e non più' un mostro contro di te. Lavori affinché' ti entri nello stomaco, nella pancia, sotto la pelle, scorra nelle tue vene tanto da non sentire più' dolore ma solo beneficio.  Lavori affinché arrivi a nuotare seguendo il suo corso e non contro corrente, la segui e la assecondi, non la combatti, la studi, non la contrasti. Le parli per fartela amica e la ascolti pensando che anche lei voglia la tua amicizia. Ci piangi abbracciandola perché non ti faccia più' male ma  quasi ti consoli. Imparare a sopportare e' come camminare per mano a quella persona o a quella cosa che ti manca mentre sentendo per sempre la sua mancanza avrai smesso di essere arrabbiato con lei per averti abbandonato o non raggiunto.

Non smetto di aspettarti, Fabio Concato

Mi manchi
non Te lo dico mai
e i viaggi sono tanti
ma so che tornerai
però mi manchi
mi manca quanto ridi
fino alle lacrime
peccato non Ti vedi.
Mi senti
lo senti quanto manchi
le labbra calde e i fianchi
e molto altro ancora
che qui non posso dire
ma questa notte
mi manchi da morire.
Mi manca
quella Tua leggerezza
per affrontare il mondo
e anche la mia tristezza
Mi manchi
mi mancano i tuoi occhi
che sanno accarezzarmi
e illuminare i miei.
Mi manchi
non puoi sapere quanto
sarà che non esisti
e allora io Ti invento
Ti immagino e Ti canto
e così
mi pare che ci sei
e se non posso amare così tanto
e farmi amare
a cosa servirei.
Mi senti
non so come cercarti
non si a chi domandare
non smetto di aspettarti
perché
mi manchi.

Cuori di banana e cioccolato bianco

Ho lavorato 1 uovo intero con 100 gr di cioccolato bianco e 50 gr di burro sciolti a bagno maria. Ho aggiunto 1 banana tagliata sottile, 1 bicchiere di farina bianca, un pizzico di lievito e mescolato. Ho versato in 9 stampini a cuoricino e cotto a 180 gradi per venti minuti.

Vedere

Vedere quello che noi saremo fra un po’ di tempo, se avremo la fortuna di arrivarci, tra quelle mura, e' un po' come vederci senza dignità. Vedere i nostri nonni o genitori nelle case di riposo, pulite, ordinate, con infermieri attenti e gentili, e' una di quelle cose che ti prende lo stomaco per salire fino agli occhi e non fermare il magone che si tramuta in pianto. Erano lì, sulla carrozzella, sulla sedia, a letto, tremanti, mormoranti. Uno di loro, chissà, forse la “Ferrari” del gruppo, aiutava gli inservienti ad apparecchiare, memoria chissà, forse, di quando aiutava la moglie ad apparecchiare la tavola di casa per loro e i loro figli. Lì, tanti estranei tra le stesse anonime mura. Senza i ricordi, un porta fotografia con dentro un nipotino, un quadro scelto per un anniversario, una coperta fatta a mano dalla cugina preferita, un pentolino consunto dal tempo. Lì, tutto tanto pulito e ordinato quanto freddo,  anonimo, impersonale. Tutti con la giornata scandita da qualcuno che te la impacchetta e predetermina senza la possibilità di scegliere. Lei ha continuato a ripetere  non mi posso lamentare, il mangiare e' buono e sono gentili" e io avrei voluto chiederle "zia, sei felice?". Ma la risposta la conoscevo. Non puoi essere felice se pensi di dover solo aspettare la morte e ti viene tolta la dignità di aspettarla a casa tua, magari circondata e accudita da quei figli che hai cresciuto, accarezzato, consolato. Tu li hai portati per mano verso la vita, loro non hanno voglia di portarti per mano verso la morte. No, non puoi essere felice, zia, puoi giusto non lamentarti perchè il mangiare e' buono e loro sono gentili.  

Spatzle brie e pomodorini

Ho lavato asciugato e tagliato a dadini circa 10 pomodorini datterino mettendoli sotto sale grosso per far perdere il succo. Ho tagliato a cubetti 250 gr di brie e li ho riposti in una ciotola con molta raspadura in una ciotola vicino ai fuochi. Ho cotto nella wok,  per tre quattro minuti con una noce di burro,300 gr di spatzle. Ho aggiunto il formaggio e i pomodorini. Ho amalgamato per qualche minuto e servito.

Quasi Dessert Alle Fragole

Ho lavato e tagliato a fettine circa 15 fragole. Le ho condite con zucchero e limone e lasciate riposare per qualche ora. Una volta che le fragole avevano rilasciato il loro succo ho mescolato 250 gr di yogurt greco con del miele di acacia. Ho spezzettato a metà 10 pavesini, li ho bagnati con il succo delle fragole e in due ciotoline di vetro ho iniziato a disporre a strati di pavesini yogurt e fragole fino al riempimento. Ho irrorato con miele e servito.

venerdì 23 marzo 2012

Crederci

"Mi dispiace averti qui e  non poter passare più' tempo insieme" "Io temo di più' il momento in cui pur essendo vicini vorremmo essere da un'altra parte" "A noi non succederà mai".
E' bello credere che non succederà mai. E' bello credere a questa e alle altre mille illusioni che l'amore ti regala al suo nascere. E' bello anche fare la parte degli stupidi, con l'altro e sè stessi e far finta di crederci. Siamo troppo intelligenti per non saperlo ma se la stupidità' rimanda anche solo il pensiero, perché usare la ragione? D'altronde l'amore e' irrazionale ...

Tacchino panna e senape

Ho lavato e asciugato 6 fette di petto di tacchino molto sottili. Le ho infarinate e salate leggermente. Le ho riposte in una padella antiaderente con qualche cucchiaio di olio extra vergine di oliva e le ho passate a fuoco vivo rigirandole alcune volte.  In una ciotola ho preparato 250 gr di panna da cucina con tre cucchiai abbondanti di senape delicata, una spruzzata di paprika e pepe rosa. Ho aggiunto questa crema alla carne e ho fatto finire di cuocere fino a quando la salsa si e' amalgamata e ristretta.  Ho servito con insalata valeriana condita con olio, sale e limone.

Sono ovunque …

... I giovani  innamorati sono ovunque. In questi giorni di primavera si baciano in maniera spudorata e sfacciata e disinteressata e sono così belli da non poterli non guardare. Sono che sembrano volerti contagiare. Sono sotto i portici, sulle scale della metropolitana, seduti sugli scalini della piazza, al bar, tra gli scaffali dei libri e i cd.  Sono che loro non vedono nulla. Solo gli occhi e le labbra nei quali perdersi. Mentre tu, ammirandoli e invidiandoli ti guardi indietro a  quando anche tu ti perdevi e facevi perdere l'altro in te, incurante di coloro che ti ammiravano e invidiavano.

giovedì 22 marzo 2012

E se pensassimo

E se pensassimo di avere solo un giorno? Se non avessimo che un solo giorno?  cosa vorremmo fare? Chi vorremmo incontrare? Cosa vorremmo dire? Dove vorremmo andare? Forse dovremmo vivere cosi, con questo pensiero un po' cupo ma, paradossalmente,  illuminante.  Per poter cogliere e godere a fondo. Non semplicemente sopravvivere sorridendo ma vivere ridendo. Una gita al mare in una giornata di inverno per passeggiare lungo la spiaggia a piedi nudi, una telefonata ad una persona che ti manca molto, avere il coraggio di dire ciò' che abbiamo taciuto anche a noi stessi, vedere il nostro film cult almeno due volte, mangiare la nostra pasta preferita, calda e fumante, cantare allo sfinimento fino a restare senza voce, sfiorare una margherita.  Una di queste cose o, perché no, tutte insieme.

Fusilli pomodorini olive e pinoli

Ho lavato, asciugato e ridotto a dadini 15 pomodorini datterino. Li ho riposti in padella antiaderente con olio e sale e una decina di olive nere siciliane denocciolate a mano, nostrane grosse e polpose. A parte ho fatto tostare due cucchiai di pinoli. Ho cotto 200 gr di fusilli al dente, li ho scolati, buttati in padella e fatti saltare. Ho servito aggiungendo i pinoli tostati e molta ricotta salata grattugiata.

mercoledì 21 marzo 2012

Il mio pensiero, Ligabue

Cosa c’entra questo cielo lucido
Che non è mai stato così blu
E che se ne frega delle nuvole
Mentre qui manchi tu
Pomeriggio spompo di domenica
Come fanno gli altri a stare su
Non arriva neanche un po’ di musica
Quando qui manchi tu
E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere
Cosa c’entra quel tramonto inutile
Non ha l’aria di finire più
E ci tiene a dare il suo spettacolo
Mentre qui manchi tu
Così solo da provare panico
E c’è qualcun'altra qui con me
Devo avere proprio un aria stupida
Sai come è manchi te
E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere
E adesso che sei dovunque sei
Ridammelo indietro il mio pensiero
Deve esserci un modo per lasciarmi andare
Cosa c’entra questa notte giovane
Non mi cambia niente la tv
E che tristezza che mi fa quel comico
Quando qui manchi tu
E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere
E adesso che sei dovunque sei
Ridammelo indietro il mio pensiero
Deve esserci un modo per lasciarmi andare

Involtini di tagliata

Ho steso una decina di fettine di tagliata di vitello. Ho riposto sopra ad ognuna una fetta di mortadella. Ho arrotolato senza bisogno di chiudere gli involtini che sono risultati cilindrici lunghi e stretti come fossero sigari. Ho riposto in padella con un filo di olio e un pizzico di dado saporito. Ho cotto per cinque minuti girando delicatamente. Ho servito con un contorno di piselli e carote cotti al vapore. Un bel contrasto dolce e saporito.

Chi siamo?

Chi siamo per essere  sempre scontenti, sempre agitati, sempre lamentosi, sempre con in bocca un "se" o un "ma"? Chi ci da' il diritto di pensare sempre che ci  manchi qualcosa e la maggior parte delle volte  non sappiamo neppure che nome o forma dargli a quel "pezzo mancante"? Perché pensiamo di volerlo anche se sappiamo che la soluzione alla nostra infelicità non ha quel nome o quella faccia ma insistiamo così tanto con noi stessi fino ad arrivare a  convincercene? Perché  neppure di fronte a esperienze forti e dolorose di chi amiamo o conosciamo come la malattia o la morte non siamo capaci di apprezzare tutto quello che abbiamo? Probabilmente siamo così  intimamente presuntuosi o tremendamente stupidi da pensare di essere esonerati dalle sofferenze,  incolumi alle tragedie ed eterni tanto da poterci permettere di lamentarci e piangere e deprimerci per una promozione mancata, un amore finito, un fine settimana andato male. Che piccoli presuntuosi incontentabili ed egoisti  esseri a volte ci riduciamo ad essere.  Oggi ho sentito il profumo dei peschi fioriti  mentre andavo verso la macchina, ho cantato a squarcia gola una canzone struggente per almeno cinque chilometri con la modalità' “repeat”, ho sperimentato la ricetta per un nuovo dolce, ho prenotato un viaggio per Berlino, ho letto pagine di un buon libro e ho deciso che e' stato bello aver potuto godere di tutto questo. Veramente una fortuna, indipendentemente da chi e cosa non ho più' o non potrò' mai avere.

martedì 20 marzo 2012

Ci sei o non ci sei, Arisa

Le mie parole le ho prese
e poi stese nell’aria
per fargli sentire
un pò delle tue,
si capiranno da sole
o avranno il bisogno
di dare risposte almeno a noi due …
Protagonisti di questo inverno,
equidistanti da un punto fermo,
senza sapere la verità …
Ci sei e se non ci sei,
per sempre ci sarai
Io sono qui,vicino a te
che cerco noi.
Ci sei e se non ci sei,
comunque ci sarai.
L’amore è qualcosa che
non muore mai
….
I figuranti hanno vinto
su tutta la storia,
eppure la gloria
rimane a noi due,
che di due vite abbiam fatto
una vita sola,ma adesso
l’amore sta li sulle sue
che non capisce
cosa è successo,
dov’era l’orlo di questo abisso,senza sapere
la verità …
Ci sei e se non ci sei,
comunque ci sarai.
Io sono qui
vicino a te,
che aspetto noi.
Ci sei e se non ci sei,
comunque ci sarai.
L’amore è qualcosa che
non muore mai …
Ci sei e se non ci sei,
per sempre ci sarai.
L’amore è qualcosa che
non muore mai …
L’amore è qualcosa che
non muore mai …

Mignon cocco e cioccolato bianco

Ho lavorato 1 uovo con una tazza di cocco grattugiato e 100 gr di cioccolato bianco sciolto a bagnomaria. Ho riempito 15 pirottini mignon e cotto a 180 gradi per venti minuti. 

A volte ti volti

A volte ti volti e vedi tutto. Giri la testa ed e' tutto lì,  a pochi metri.  Quello che sei stato, quello che hai avuto, quelli che hai incontrato e quello che ti e' successo. A volte ti volti e vorresti ancora con te molti di quei momenti e molte di quelle persone. Essere là ancora proprio con loro. A volte non vorresti proprio più' nulla e nessuno e vorresti spingere il piede sull'acceleratore per allontanarti il più' in fretta possibile da brutti incontri e brutti ricordi. A volte e' ancora tutto confuso, devi ancora chiedere e capire. Agli altri, con gli altri o da solo. Tutto si sovrappone e ancora ti sembra di vedere e avere  cose che ti sembrano indispensabili per essere felice mentre sai che devi imparare a farne a meno e per quanto difficile ci dovrai rinunciare. A volte sai che devi, su quell'acceleratore spingere anche se non vorresti perché  tanto quello che vedi sono fantasmi. Non c'e' più' nulla. Forse non c'e' mai stato. Ti sei inventato tutto. Il bello da dimenticare perché non lo hai comunque più'. Il brutto perchè era brutto. E comunque alternative, con la vita, non esistono. La vita, lei, cammina.

lunedì 19 marzo 2012

Coppette di mascarpone e fragole ... per papà

Ho lavorato 250 gr di mascarpone con due tuorli d’uovo e 4 cucchiai di zucchero semolato superfino. Ho aggiunto 1 albume montato a neve e gocce di cioccolato fondente. Ho sbriciolato 200 gr di biscotti digestive grossolanamente. Ho riposto in bicchieri trasparenti strati di biscotti bagnati di alchermes e crema al mascarpone. Ho spolverizzato con cioccolato bianco grattugiato e fragole spezzettate. Ho riposto in frigo fino al momento in cui ho servito.

Salmone e patate al forno

Ho lavato e asciugato 6 filetti di salmone fresco. Li ho riposti, in una teglia antiaderente da forno, cospargendoli con sale blu di persia, aneto e olio extra vergine di oliva. Tra i vari filetti ho disposto, lavate, asciugate e tagliate a fette sottili 8 patate cospargendole di sale rosa dell’himalaya, rosmarino e pepe nero.
Ho cotto, in forno già caldo, a 250° per 45 minuti. Ho servito con Verdicchio dei Castelli di Jesi.

Mi hanno chiesto

Mi hanno chiesto: "Fino a che punto questa persona può ferirmi?" Ho risposto quello che ho imparato dalla vita "Fino a quando glielo permetterai". Degli altri, di chi sono, come sono, cosa sono, non ci e' dato di sapere. Mai potremmo avere delle risposte perché nessuno conosce l'altro veramente  e le motivazioni che lo spingono a dire, fare, essere. Meta ardua e illusoria, il raggiungere l'animo di chi ci sta accanto.  Non conosciamo neanche noi stessi, tanto che a volte, ci sorprendiamo delle nostre stesse azioni e reazioni. Come possiamo essere così presuntuosi dal pensare dell'altro? Dall'altro possiamo solo cogliere e raccogliere, dell'altro possiamo solo leggere e interpretare. E se tutto va bene, se l'amore porterà dolcezze e attenzioni l'altro sarà meraviglioso, l'anima gemella, l'altra metà del cielo. E se le cose iniziano a cambiare e noi, per l'altro, non siamo più' quello che eravamo, può succedere che l'altro sia meno carino, attento, amorevole, fino a diventare, ai nostri occhi, quasi cattivo.  Ci ferisce, ci tratta male, ci viene meno e, a quel punto, sta a noi andarcene o lasciarla andare. In realtà  non e' quella persona sia diversa da com'era prima. E' diverso il sentimento. Non c'e' più' l'amore che porta spontaneamente a fare, dire e a leggere tutto come un meraviglioso avere e sentire. La persona che non e' più' innamorata non diventa da meravigliosa a mostruosa, da buona a cattiva, da attenta a disattenta. Non diventa un mostro. Resta quello che era. La mostruosità e' che non prova più' quello che provava prima per noi e quindi noi la vediamo senza quel pezzo aggiunto del "pacchetto dell'amore". Se infatti aspettiamo o guardiamo bene quella persona e' ancora meravigliosa, attenta, amorevole, magari con qualcun altro. Tutto qui. Basta solo accettarlo.  Le persone sono quello che sono. Con l'amore, semplicemente, sono un po' più'. Più' belle, più' romantiche, più' attente, ma, soprattutto, più' nostre.
In cielo non ci sono matrimoni. Ma c'e' amore.
Antologia di Spoon River

venerdì 16 marzo 2012

Ci sono ancora

Ci sono ancora donne e uomini che si bevono e mangiano letteralmente con gli occhi, la voce, le mani. Ci sono ancora persone non giovani che si divorano così , come solo l'amore ti fa divorare. Sono felici, si vede. Si ascoltano e si guardano con quella sete che solo l'innamoramento ti fa percepire e che pensi durerà per sempre. E’ quella fase sublime che puoi vivere a quindici o a cinquant’anni e che ti fa pensare che tutto sia eternamente immobile in quell’attimo di assoluta felicità … li ho visti, erano lì davanti a me, in mezzo a centinaia di persone, in mezzo ad una piazza di una grande città eppure, loro, si sentivano soli.

Pepite di patate e formaggio al forno

Ho cotto al vapore ½ kilo di patate, le ho schiacchiate e mescolate a 75 gr di gorgonzola dolce a fiocchetti e 75 gr di parmigiano reggiano grattugiato.
Ho fatto rosolare uno scalogno tritato finemente in olio extra vergine di oliva, l’ho aggiunto alle patate e formaggio. Ho aggiunto 1 uovo intero, ho aggiustato con spezie varie (cumino, rosmarino, salvia e pepe rosa e sale) e ho fatto raffreddare il composto in frigo.
Ho preparato delle pepite, ho scaldato il forno a 180° e ho cotto per circa 30 minuti.

La cucina del buon gusto, Simonetta Agnello Hornby, Maria Rosario Lazzati

Una scrittrice e un’insegnante di cucina, ispirate dai pensieri e dalla grandezza di Jean Anthelme Brillat Savarin (Fisiologia del gusto o Meditazioni di gastronomia trascendente), scrivono a due mani una piacevole lettura che chi ama leggere, cucinare e mangiare, non potrà non apprezzare e fare propria. In queste righe si condividono i pensieri sulla cura nella scelta degli ingredienti per le pietanze, sulla  preparazione della tavola, sulla scelta dei commensali, sul cucinare che è godimento, appagamento, sfogo, piacere che parte da quando si sbatte, frulla, spezzetta a quando si condivide con chi potrà godere delle stoviglie e dei sapori delle pietanze. E si condividerà l’idea di come con la cura in cucina si trasmette cura e amore per gli altri, per coloro che amiamo e con i quali condividiamo i giorni della vita
… “La consapevolezza di quello che si cucina, del perché lo si cucina e per chi, dà godimento e appaga i sensi” …
La gastronomia ci sostiene dalla culla della tomba, aumenta le delizie dell’amore e la confidenza dell’amicizia, disarma l’odio, agevola gli affari e ci offre, nel breve corso della vita, la sola gioia, che non essendo seguita da stanchezza, ci riposa perfino dalle altre.

giovedì 15 marzo 2012

Bene se ti sta bene, Arisa

Bene se ti sta bene
Sta bene pure a me
Questa nebbia intorno
Magari è pure meglio
Fare anche finta che
Sia tutto uno sbaglio
E credere che siamo incompatibili
Che non potrebbe andare
Convincersi che è meglio non vedersi
Perché forse si sta male
Illudersi
Poi perdersi
Non devi niente ed io non devo a te
E allora resti tutto lì com’è
Facciamo finta da domani
Che va tutto quanto bene
Perché sperare sai che cosa fa
Frantuma la mia sensibilità
Ed anche il cuore adesso implora
Di evitare ogni dolore
Bene se ti sta bene
Sta bene pure a me
Questo velo agli occhi
Prenderò ciò che viene
E non ripeterò
Quei discorsi vecchi
In cui cercavo di farti capire
Quanto io fossi speciale
Fingendo che bastasse stare bene
Per parlare già d’amore
Illudersi
Poi perdersi
Non devi niente ed io non devo a te
E allora resti tutto lì com’è
Facciamo finta da domani
Che va tutto quanto bene
Perché sperare sai che cosa fa
Fa a pezzi la mia sensibilità
Ed anche il cuore adesso implora
Di evitare ogni dolore
Ogni dolore

Sfoglia di pomodorini e bufala

Ho lavato, tagliato a cubetti e messo sotto sale grosso una decina di pomodorini datterino affinché perdessero l'acqua.  Ho tagliato a cubetti anche la mozzarella di bufala. Ho aperto un foglio di pasta sfoglia e ho infornato, con la propria carta da forno,  per circa 15 minuti a 220° dando calore solo sotto. Ho quindi scolato i pomodorini, lavandoli velocemente sotto acqua corrente per eliminare il sale in eccesso e li ho mescolati ai cubetti di mozzarella e vi ho coperto la superficie della sfoglia. Ho irrorato con olio extra vergine di oliva e ho continuato la cottura per altri 30 minuti diffondendo il calore sopra e sotto.

Torta di pesche pere e nutella

Ho lavorato 1 uovo con 1/2 bicchiere di zucchero bianco. Ho aggiunto l'albume montato a neve, 200 gr di panna da cucina, 1 pera fresca e 1 pesca sciroppata tagliate a fettine, 1 bicchiere e 1/2 di farina bianca e 1 cucchiaino di lievito. Ho mescolato bene e versato il composto in una tortiera in silicone. Ho riempito un cucchiaio di nutella e l'ho mescolato all'impasto variegando il composto. E ho ripetuto l'operazione con un altro cucchiaio di nutella. Ho infornato a 200° per mezz'ora.

mercoledì 14 marzo 2012

Il primo gelato e i desideri da esprimere …

Oggi me lo ha offerto lei, in via del tutto eccezionale a pranzo con noi. Ha perso una scommessa e mi ha offerto un meraviglioso “cono gelato lampone e frutti di bosco”, immenso e buonissimo. E mentre lo mangiavo ho espresso un desiderio, d’obbligo, visto che era il primo gelato della stagione, ma già il fatto di essere con lei e con un’altra di noi “ragazze”, compagna abituale di pausa, a zonzo, per il il centro della città, con un bellissimo sole primaverile mi sembrava già, al di là dei desideri che difficilmente si avverano, un buon motivo per essere felice e …  lo sono stata. E anche se ad alcuni potrebbe sembrare poco, per me è stato molto.

Amami, Arisa

Il cd di Arisa e' proprio bello. Non la prima volta, lo devi ascoltare almeno due volte. Perché all'inizio può sembrare un po' troppo malinconico, un po' tanto melodico, un po' esageratamente italiano, quando pensando alla musica italiana a volte non pensi bene. E invece ci sono proprio dei bei testi, c'e' la sua bellissima voce, c'e' la storia di un amore che finisce, la consapevolezza delle non colpe, il dolore dell'accettazione, l'eternità di certe storie in noi, la speranza di andare avanti senza rimpianti. C'e' quello che prima o poi, senza magari accorgercene tutti noi abbiamo vissuto o vivremo. E c'e' chi accorgendosene potrà accompagnare il tutto con questa colonna sonora ...

Teglia al forno di hamburger di pollo e patate

Ho pelato, lavato e tagliato a otto piccole patate. Le ho riposte in una teglia (ricoperta di carta da forno) lungo tutto il bordo. Al centro della taglia invece ho riposto quattro hamburger di pollo. Ho spolverizzato tutto con olio, sale rosa, pepe nero, paprika dolce e curry. Ho cotto a forno già caldo (250°) per 45 minuti. 

One day, il film

E' molto carino questo film. Non bello come il libro, certo,  (ma quanti film riescono ad essere belli come il libro?) ma comunque carino. E' la vita che scorre, sono le persone diverse che si conoscono, si attraggono e si allontanano perché hanno sogni diversi, o così credono. A volte non vedono quanto di bello hanno vicino perché troppo distratti dal lontano. E' la gioventù che tutto crede di poter essere o avere o, per contro, timida e guardinga. E' la fame di avere tutto e tutti o la paura di muoversi se non in punta di piedi. E' l'inizio della vita, di come eravamo e di come siamo voluti o siamo stati costretti diventare. Con loro due, come loro due ci siamo noi. Che iniziamo a vivere pensando che potremo avere il mondo e che mentre viviamo impariamo che in questo mondo ci dobbiamo incastrare sopportandone tutti i dolori che ci regala per farci diventare, a volte, migliori di com’eravamo.

martedì 13 marzo 2012

Il diritto alle canzoni

Ho letto qualche giorno fa che tutti abbiamo il diritto di credere che quella canzone che ci hanno cantato, sussurrato, dedicato, sia "nostra" e di nessun altro. Con le canzoni e' cosi'. Te la sussurrano e tu ti convinti che sia stata commissionata per te  e poi magari diventa la colonna sonora della tua storia e poi magari ti stupisce se la senti passare alla radio perche' arrivi ad essere cosi' stupida da pensare che sia stato tutto merito della tua unica e meravigliosa e irripetibile storia d'amore che, invadendo non solo te ma addirittura il mondo, abbia potuto propagare queste note a tutto l'universo. Succede e poi succede che magari chi l'ha scritta sale in cielo e inizi a leggere sui giornali che quella canzone e' stata dedicata a lei, a lei e a lei e  allora inizi a pensare che forse si stanno sbagliando, che quella e' un'altra,  non la tua.  Ma poi ti fermi un attimo e ti svegli dal sogno e ti accorgi che  il sussurrato re non e' più' al tuo fianco e che quasi sicuramente sta cantando qualcosa d'altro a qualcun'altra e allora  capisco. Quel diritto non era un diritto. Era un'illusione. E l'unica speranza che ti resta e' che lui, almeno quella canzone, abbia il buon cuore di non dedicare  all'altra. Con le canzoni e' cosi. Sono meravigliose ma poi, a volte, fanno solo male.

Baciami ancora

Un bellissimo spreco di tempo
un’impresa impossibile
l’invenzione di un sogno
una vita in un giorno
una tenda al di là della duna
Un pianeta in un sasso, l’infinito in un passo
il riflesso di un sole sull’onda di un fiume
son tornate le lucciole a Roma
nei parchi del centro l’estate profuma.
Una mamma, un amante, una figlia
un impegno, una volta una nuvola scura
un magnete sul frigo, un quaderno di appunti
una casa, un aereo che vola.
Baciami ancora…
Baciami ancora…
Tutto il resto è un rumore lontano
una stella che esplode ai confini del cielo.
Baciami ancora…
Baciami ancora…
Voglio stare con te
inseguire con te
tutte le onde del nostro destino.
Una bimba che danza, un cielo, una stanza
una strada, un lavoro, una scuola
un pensiero che sfugge
una luce che sfiora
una fiamma che incendia l’aurora.
Un errore perfetto, un diamante, un difetto
uno strappo che non si ricuce.
Un respiro profondo per non impazzire
una semplice storia d’amore.
Un pirata, un soldato, un dio da tradire
e l’occasione che non hai mai incontrato.
La tua vera natura, la giustizia del mondo
che punisce chi ha le ali e non vola.
Baciami ancora…
Baciami ancora…
Tutto il resto è un rumore lontano
una stella che esplode ai confini del cielo.
Baciami ancora…
Baciami ancora…
Voglio stare con te
invecchiare con te
stare soli io e te sulla luna.
Coincidenze, destino,
un gigante, un bambino
che gioca con l’arco e le frecce
che colpisce e poi scappa
un tesoro, una mappa,
l’amore che detta ogni legge
per provare a vedere
che c’è laggiù in fondo
dove sembra impossibile stare da soli
a guardarsi negli occhi
a riempire gli specchi
con i nostri riflessi migliori
Baciami ancora…
Baciami ancora…
Voglio stare con te
inseguire con te
tutte le onde del nostro destino.
Baciami ancora…

Cellentani zucchine e speck

Ho lavato 2 zucchine piccole e tenere, le ho tagliate alla julienne e le ho passate in padella con 1 piccolo scalogno, olio, sale e un pizzico di pepe bianco. Le ho cotte per circa 15, 20 minuti  a fuoco basso. Ho aggiunto 75  gr di speck a listarelle e 50 gr di panna da cucina e ho lasciato amalgamare. Ho cotto al dente 200 gr di cellentani e li ho passati in padella. Ho fatto saltare, impiattato e spolverizzato con ricotta salata grattugiata grossolanamente.

lunedì 12 marzo 2012

Persico al forno con uvetta pinoli e limone

E' una delle cose che ho preparato in questi giorni mentre lei curiosava tra libri e quaderni di ricette sparsi per casa. Ho preso due grandi filetti di pesce persico, li ho lavati, asciugati e appoggiati sulla carta da forno nella mia enorme taglia di ceramica bianca. Ho cosparso di pinoli, uvetta lasciata in ammollo e strizzata, chicchi grandi di sale blu di persia, fettine sottili di limone e un filo di olio extra vergine di oliva. Ho cotto a 220° per 50 minuti.

Le distanze

Le distanze negli affetti non esistono. Esistono le distanze degli affetti. Ti dividono i chilometri, a volte. Ma se sei con quella persona nella testa e nel cuore e parli, cerchi, condividi, chiedi, ti apri, ascolti, se l'impegno viene rafforzato da una sintonia dello spirito, ecco che lo spazio si annulla.  Sei con quella persona ogni giorno perché lei ti vuole nella sua vita e tu la vuoi nella tua. Non ti divide nulla.  Altre  volte, invece,  sono solo  centimetri, forse metri ma la distanza che cresce e si acuisce e ti avvolge fino a divorarti e a divorare quello che pensavi o speravi ci fosse.  Fa paura quel vuoto che vorresti riempire per raggiungere l'altro che però ti ha girato le spalle, ha scelto altro, o semplicemente non ha interesse nei tuoi confronti.  Perché le storie di sentimenti, l'impresa più' ardua di una intera vita,  si fanno in due. Ci sono storie che muoiono e che ti fanno un po' morire dentro ma ce ne sono altre che ti fanno sentire ricca dentro e in pace. Con lei e' così, con lei con la quale ho condiviso le estati tra un bagno al fiume e una serata a fare sedute spiritiche nella sacrestia della chiesa e che ora ho la fortuna, a chilometri di distanza, di avere nella mia quotidianità.

sabato 10 marzo 2012

Da lei a me ...

... "offri al corpo qualcosa di buono, così l'anima avrà il desiderio di abitarci dentro" ...

Per legge superiore, Giorgio Fontana

“… Si, la riconosceva. Era questa Milano. La città' dove ognuno poteva sentirsi straniero, anche chi era cresciuto fra le sue mura: la città' dove l'amore andava strappato a fatica, e niente era concesso al primo colpo: la città' crudele che però non mentiva mai. E cosa cercava tutta quella gente? Felicità, che altro. Su e giù' per la trama delle strade, in ritardo o in anticipo sul percorso, sempre alle prese con qualcosa, sempre alla ricerca di un minimo di terra, di stabilità, qualcosa che non franare sotto i piedi…”
“… Viene un momento in cui è come se la vita ci arrivasse in faccia tutta intera. In genere capita a vent'anni. A volte più' tardi. Più' raramente quando si pensa che ormai sia tutto finito, e si aspetta solo di chiudere in pace…”
Non mi è simpatico il procuratore generale Doni  ma forse è solo perché è un po' lo specchio di tutti noi. Un po' egoista, un po' cinico, un po' chi se ne importa degli altri se gli altri mi toccano e toccando mi intaccano il mio equilibrio, la mia serenità, quello che abbiamo raggiunto. Meglio non fare nulla, meglio non dire nulla, meglio, anche se coinvolti, restare in disparte cercandoci delle giustificazioni. Quelle che vengono rafforzate da chi ci sta intorno perché in fin dei conti ci circondiamo dei nostri simili e mai di persone che potrebbero metterci in discussione. Ma poi c'è proprio lontano, nel nostro io più' profondo qualcosa che si risveglia e che ci mette in gioco perché poi in fin dei conti così tanto tranquilli e così tanto soddisfatti di chi siamo  e delle nostre vite non lo siamo poi così tanto. Doni, alla fine, mi è piaciuto. Il riscatto di tutti noi.

venerdì 9 marzo 2012

La fortuna di poter essere, di poter avere …

A volte il pensiero delle persone che vorresti avere accanto e che non hai, anche solo per una parola, un gesto, una carezza, uno sguardo, quando quelle persone non le puoi avere, è così triste che vieni sopraffatta e il magone fai proprio fatica a ingoiarlo. Ti manca l’aria, tutto qui. Non respiri. Eppure, ti dici, basterebbe così poco. Basterebbe cercarsi, una telefonata, dieci minuti di strada, un invito … Ma ci sbagliamo se pensiamo che sia poco. Ci vuole tantissimo perché ci vuole veramente molta fortuna nel poter essere di chi vuoi, nell’essere accanto a chi vorresti avere, ricevere una carezza o uno sguardo di intesa da chi desideri, che sia un’amica, un amore, che sia quell’affetto che ti fa sentire speciale e che ti dia la sensazione del "senso". Ci vuole molta fortuna nel poter condividere uno stesso sentimento, un’unica emozione, qualcosa che sia solo tuo e di quella persona, quell’unica persona che lo vuole insieme a te …            
       
Eppure sentire, Elisa
A un passo dal possibile
A un passo da te
Paura di decidere
Paura di me
Di tutto quello che non so
Di tutto quello che non ho
Eppure sentire
Nei fiori tra l'asfalto
Nei cieli di cobalto - c'è
Eppure sentire
Nei sogni in fondo a un pianto
Nei giorni di silenzio - c'è
un senso di te
mmm...mmm...mmm...mmm...
C'è un senso di te
mmm...mmm...mmm...mmm...
Eppure sentire
Nei fiori tra l'asfalto
Nei cieli di cobalto - c'è
Eppure sentire
Nei sogni in fondo a un pianto
Nei giorni di silenzio - c'è
Un senso di te
mmm...mmm...mmm...mmm...
C'è un senso di te
mmm...mmm...mmm...mmm...
Un senso di te
mmm...mmm...mmm...mmm...
C'è un senso di te 
   

giovedì 8 marzo 2012

Salmone al sesamo e riso thailandese

Ci voleva qualcosa di speciale per festeggiare una serata con divano e il giovane Montalbano a completa disposizione. E così. ...
Ho passato un filetto di salmone (lavato e asciugato) nei semi di sesamo e l'ho scottato in padella antiaderente per dieci minuti girandolo spesso ma delicatamente. Ho aggiustato di sale. Ho cotto al vapore 100 gr riso thailandese. Ho disposto nel mio bellissimo piatto ovale tunisino bianco e blu il salmone e il riso. Ho cosparso di salsa di soya e mi sono versata un calice di vino bianco cileno.
Divano, cena single, il giovane Montalbano a disposizione. Tutto delizioso, in egual misura.

mercoledì 7 marzo 2012

Diana Krall … il mio regalo di Natale per lei …

Ieri ho visto la data del suo concerto qui e ho pensato che non potevo non andare ad ascoltarla. L’ho conosciuta, quando era già conosciuta, mille anni fa … mi fecero ascoltare una canzone e fu subito amore, passione, emozione. Tutto. Solo lei, sapevo non avrebbe avuto il coraggio di dirmi di no con così tanto anticipo e non conoscendo neanche il genere musicale e così, oggi, sono andata a prendere i biglietti. Il mio regalo di Natale per lei. Novembre è lontano ma anche il 2005, quando l’ascoltai per la prima volta, sembra, in alcuni momenti, essere lontano …  a volte,  invece, sembra oggi e allora il 27 novembre è dopodomani.

Torta salata con formaggi e pomodorini secchi

Ho mescolato 100 gr di ricotta, 50 gr di mascarpone,  100 gr di emmenthal grattugiato grossolanamente e 1 uovo. Ho aggiustato di sale e pepe nero. Ho versato il composto sul foglio di pasta sfoglia precedentemente steso in una teglia rotonda e ho distribuito, come se fossero dei petali, dei pomodorini sott’olio morbidi (senza aglio) preparati in casa secondo una ricetta della nonna e che io ho avuto la fortuna di avere in regalo. Ho cotto in forno per 30 minuti a 180°.

Buongiorno bell’anima, Biagio Antonacci

Cosa fai, scappi già
dammi il tempo di un caffè
non ce n'è, non ce n'è
sei bell'anima perché
hai qualcosa di me
o qualcosa che io ho di te
Che paura mi fai
buongiorno bell'anima, caffè
Voglio fare con te
l'amore quello vero che
che non abbiamo fatto mai
quello dove alla fine si piange
si leccano le lacrime
quello che adesso so
di poter fare solo con te
quello che ora posso dare
solo e soltanto solo a te
buongiorno bell'anima 
Tra me e te, fantasia
giochi aperti e grandi idee
che cos'è, dillo tu
cosa siamo insieme noi.
Siamo tutto e di più
se hai bisogno divento dottore
e l'attore che è in me
saprò farti non abituare
buongiorno bell'anima, caffè
Voglio star con te
ma questi fantasmi ancora in noi
sono più vecchi di un'età
e hanno poca fantasia
ingabbiano senza logica
e tu mia piccola virtù
tocchi il più alto punto in me
tanto che non torni più
tanto che resterai quassù
buongiorno bell'anima 
Voglio fare con te
l'amore quello vero che
che non abbiamo fatto mai
quello dove alla fine si piange
si leccano le lacrime
quello che adesso so
di poter fare solo con te
quello che ora posso dare
solo e soltanto solo a te
buongiorno bell'anima...
buongiorno bell'anima...
buongiorno bell'anima...

Fai bei sogni, Massimo Gramellini

Fai bei sogni lo devono leggere tutti. Uomini e donne. I coraggiosi e i paurosi. I rancorosi e i perdonatori. I sicuri e gli insicuri. Gli arrivati e quelli che pensano di dover ancora partire. E' dolce malinconico forte ironico sicuro autentico pulito amaro speranzoso dubbioso.  E' tutto quello che una persona alla ricerca di se stessa dovrebbe essere per continuare a migliorarsi e a scoprire tutte le verità ma soprattutto la propria. Perché se non facciamo pace con noi stessi e ciò che ci e' accaduto. In pace non lo saremo mai e la nostra vita sarà sprecata. 
"E' nulla il morire. Spaventoso e' non vivere. (I miserabili di Victor Hugo).
 "E la vita?" "Mi fa paura sprecarla. Se la morte e' un viaggio, immagino che la vita sia il prezzo del biglietto". Le nostre dita si intrecciarono e lei me le strinse. Non esiste momento più' bello, all'inizio di una storia, di quando intrecci le dita in quelle dell'altra persona e lei te le stringe. Ti stai affacciando su un mare di possibilità "
"Liberati dal piombo che hai nel cuore, Massimo. E' una vita che ti tormenti e tormenti tua madre con questo strazio. Una vita che la sento pesare sopra di noi. Basta!  Mandale tutto il tuo amore e lasciala finalmente andare ..."

martedì 6 marzo 2012

Coppette di ricotta, pistacchio e cioccolato

Ho lavorato 250 gr di ricotta fine e vellutata (alcune hanno un impasto granuloso e le trovo meno indicate per le creme) con 3 cucchiai di miele di acacia liquido. Ho aggiunto 2 cucchiai di pistacchi tritati grossolanamente e 70 gr di gocce di cioccolato fondente. Ho amalgamato con una frusta e ho riposto in frigo in coppette singole fino al momento di servire.

Il tempo

Il tempo devi lasciarlo andare, scorrere, fluttuare. Il tempo lo vorresti trattenere, imprigionare, abbracciare. Il tempo e' il tuo amico più' intimo, quello che giuri non tradirai mai perché ti fa sentire unico in un unico momento, ricordo indelebile di una vita. Il tempo e' il nemico da uccidere, ridurre a brandelli e odiare perché ti porta via quel momento come se non ti appartenesse e ti convince quasi di essertelo sognato. Il tempo lo scandisci sul calendario per aspettare una data di un appuntamento meraviglioso e lo scandisci quando sei costretto a dimenticare e a scappare lontano da un altro appuntamento meraviglioso o, a volte, dallo stesso. 

lunedì 5 marzo 2012

Penne di kamut gratinate con trevisana e philadelphia

Ho tagliato a listarelle e lavato 1 ceppo di insalata trevisana. L’ho scolata e passata in padella con un dado vegetale, 1 bicchiere d’acqua e un filo di olio extra vergine di oliva. Ho fatto cuocere fino all’assorbimento dell’acqua e ho aggiunto 250 gr di philadelphia. Ho cotto 250 gr di penne di kamut, le ho scolate al dente le ho passate in padella, ho amalgamato, ho versato in una teglia di ceramica antiaderente, ho cosparso di grana e pecorino romano e ho passato in forno a gratinare per 10 minuti. Ho servito bollente.

domenica 4 marzo 2012

Emozionarsi

Emozionarsi per gli altri e' una cosa che mi succede da sempre e, con il giro dei fogli sul calendario e i calendari  che man mano finiscono nel cestino, sempre più' spesso. La condivisione della vita, nei momenti tristi come in quelli belli, e' inevitabile. E' inevitabile anche se solo pensi che questa e' la vita. Che gira, va, torna, avvolge, travolge e siamo tutti costantemente nella sua centrifuga pronti a girare vorticosamente quando quel qualcuno o quel qualcosa che ci guida e si prende anche un po' gioco di noi e, strapazzandoci un po', pensa che sia il nostro turno.  Se un amico e' triste come non volergli stare vicino? Se un'amica e' innamorata come una ragazzina, come non essere felice per lei? Se qualcuno non sta bene, come non essere preoccupata? … E’ successo che in giro per il centro, all'ora di pranzo, mescolati tra migliaia di sconosciuti, lei ha visto lui, l'amico dei banchi, perso da troppi anni e si sono abbracciati e sorrisi e raccontati ed erano così felici che io che li guardavo ne sono stata travolta. … E' successo che lei mi ha raccontato l'ultima sorpresa del suo nuovo inaspettato amore e io, per l’emozione,  non ho potuto non piangere. … E' successo che lui, giovane da far invidia, bello tanto dentro quanto fuori, ha condiviso con me, il suo entusiasmo delle uscite con gli amici e i nuovi incontri e io mi sono entusiasmato come se lì, insieme a lui, potessi esserci io … E' successo  che anche solo negli ultimi giorni mi sono emozionata e molto e mi e' piaciuto perché e' una sensazione unica. Sentirsi nella centrifuga della vita è bello, anche se a questo giro sei ferma e tu sei solo l'addetta a riempire le vasche di detersivo.
Non essere amati è una sofferenza grande, però non è la più grande. La più grande è non essere amati più. Nelle infatuazioni a senso unico l’oggetto del nostro amore si limita a negarci il suo. Ci toglie qualcosa che ci aveva dato soltanto nella nostra immaginazione. Ma quando un sentimento ricambiato cessa di esserlo, si interrompe brutalmente il flusso di un’energia condivisa. Chi è stato abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva. Colpevole di qualcosa d’indefinito.
Massimo Gramellini, fai bei sogni

Muffins banana e cioccolato fondente

Ho lavorato 1 tuorlo d’uovo con ½ bicchiere di zucchero di canna. Ho montato l’albume a neve e l’ho aggiunto insieme ad una banana tagliata a fettine sottili, 75 gr di burro e 75 gr di cioccolato fondente fatti sciogliere insieme. Ho continuato a mescolare con una frusta a mano, ho aggiunto 1 bicchiere di farina manitoba e ½ cucchiaino di lievito per dolci. Ho amalgamato ulteriormente, ho riempito 10 stampini a forma di cuore e cotto per ½ ora a 180°.

sabato 3 marzo 2012

… “Perché cucinare è uno sfogo, di rabbia, energie, represse, dolore nascosto: sbattere la pasta delle brioche sul marmo, ritmicamente e con violenza, tagliare rape o barbabietole crude, schiacciare mandorle e noci, strappare le foglie dei carciofi, pesare e ridurre in polvere nel mortaio le spezie preferite, tritare il prezzemolo con un coltellaccio.” …
La cucina del buon gusto, Simonetta Agnello Hornby e Maria Rosario Lazzati

A lei e all’amore

L’amore quando lo è, quando è amore, nel senso più grande, e cioè di voler bene più all’altro che a noi stessi, trova il modo di presentarsi, raccontarsi, raggiungerti, supera in modo spontaneo e prorompente come un bimbo che si tuffa di fronte al mare senza aver paura delle onde più alte,  le proprie paure, le proprie piccolezze, i propri egoismi, i propri tabù. L’amore quando lo è, quando è amore, è semplicemente un mazzo di tulipani … come se arrivassero dal cielo.

Hamburger di pollo, funghi porcini e pomodoro

Ho lasciato ammorbidire in acqua tiepida 100 gr di funghi porcini secchi. Ho sminuzzato 200 gr di hamburger di pollo e tagliato a spicchi 6/7 pomodorini pendolino. Dopo circa 20 minuti ho strizzato i funghi e li ho passati in padella con la carne e i pomodorini condendo con  un filo di olio extra vergine di oliva e un bicchiere di vino bianco. Ho cotto a fuoco vivo per i primi cinque minuti e poi a fuoco basso per altri trenta. Ho continuato a mescolare aggiustando di sale e pepe. Ho servito bollente.

venerdì 2 marzo 2012

… e per che cosa mi dovrei pentire
di giocare con la vita e di prenderla per la coda,
tanto un giorno dovrà finire
e poi, all’eterno ci ho già pensato
è eterno anche un minuto, ogni bacio ricevuto
dalla gente che ho amato …
Siamo Dei (Lucio Dalla)

Crumble, o quasi, di mele …

Ho mescolato 150 gr di yogurt greco con 2 cucchiai di miele di tiglio e 2 cucchiai di marmellata di albicocche (senza zucchero aggiunto). Ho tagliato 1 mela renetta a fettine sottili e l’ho aggiunta alla crema. Ho aggiunto 1 cucchiaio di farina e ho riempito 4 stampini. Ho passato in forno a 200° per circa 35 minuti.
L’impasto è risultato croccante fuori e morbido all’interno, quasi cremoso perché l’assenza di uovo ha permesso di lasciare gli ingredienti  con una consistenza “budinosa”. E’ piaciuto molto … forse perché da queste parti piacciono molto gli impasti morbidi

giovedì 1 marzo 2012

Patate al forno con speck e formaggio

Ho lavato e tagliato a fette sottili 6 patate di medie dimensioni, ho ridotto a listarelle 1,5 hg di speck e a cubetti 100 gr di bel paese.  Ho coperto il fondo della mia bellissima teglia bianca con un filo di olio e pane grattugiato. Ho fatto strati di patate e speck aggiustando con poco sale e un filo di olio. Ho cotto per circa 40 minuti a 220°. Ho quindi ricoperto tutta la superficie di formaggio e ho infornato nuovamente per altri circa 15 minuti abbassando il calore affinché il formaggio si sciogliesse.
Ho spento, lasciato riposare ed intiepidire e ho servito

Pensare di non pensare

Pensare di non pensare è una di quelle cose sagge che ogni tanto bisognerebbe ricordarsi di fare. Pensare di non pensare a chi siamo, cosa abbiamo raggiunto, quello che avremmo desiderato, chi saremmo voluti diventare, cosa dovremmo o vorremmo fare, chi vorremmo avere,  è una cosa estenuante ma assolutamente necessaria. Non possiamo pensare di non farla. Soprattutto chi, come noi, non riesce a far scivolare nulla, continua ad analizzare e radiografare e fotografare, sempre nella costante aspettativa di trovare il motivo, l’errore, il di cui, la soluzione, l’alternativa, il perché. Il perché a volte diventa così tanto ossessionante da toglierti il fiato. Perché il perché nella maggior parte delle storie con la maggior parte delle persone, nella maggior parte, non esiste. E se anche qualcuno, in qualche modo, provasse a raccontarti il suo di perché, non sarebbe il tuo e quindi verrebbe tutto meno. Pensare di non pensare … come quella volta con lei sul Mar Rosso … ne parlavamo proprio oggi … una vacanza indimenticabile, per un sacco di motivi ma anche e soprattutto per l’atmosfera che solo con la sua unicità si può respirare …

Muffins nocciole, arancia e cacao

Ero al telefono, per la solita chiacchierata serale di aggiornamenti sulla quotidianità trascorsa e sulla vita e ho iniziato, senza avere un’idea precisa, senza pensare al risultato …
Ho lavorato un uovo intero con ½ bicchiere di zucchero di canna, 50 gr di cacao amaro, 200 gr di granella di nocciole, il succo di 1 arancia spremuta. Ho lavorato energicamente con una frusta, riempito 8 pirottini a forma di cuoricino e infornato a 180° per 30 minuti.
Il risultato? Hanno detto “ottimo” … a volte è proprio meglio non pensare …

Pessime scuse per un massacro, Enrico Pandiani

Ancora Les Italiens, ancora Mordenti, ancora un modo originale e particolare di condurre le indagini, ancora una donna di cui è impossibile non innamorarsi ed è impossibile avere. Pandiani un po’ come Camilleri, un po’ come Carofiglio. Un po’  che quando li hai terminati di leggere ti fanno sentire sola e vorresti avessero, mentre tu divoravi il loro ultimo libro, scritto ancora e ancora.