martedì 13 marzo 2012

Il diritto alle canzoni

Ho letto qualche giorno fa che tutti abbiamo il diritto di credere che quella canzone che ci hanno cantato, sussurrato, dedicato, sia "nostra" e di nessun altro. Con le canzoni e' cosi'. Te la sussurrano e tu ti convinti che sia stata commissionata per te  e poi magari diventa la colonna sonora della tua storia e poi magari ti stupisce se la senti passare alla radio perche' arrivi ad essere cosi' stupida da pensare che sia stato tutto merito della tua unica e meravigliosa e irripetibile storia d'amore che, invadendo non solo te ma addirittura il mondo, abbia potuto propagare queste note a tutto l'universo. Succede e poi succede che magari chi l'ha scritta sale in cielo e inizi a leggere sui giornali che quella canzone e' stata dedicata a lei, a lei e a lei e  allora inizi a pensare che forse si stanno sbagliando, che quella e' un'altra,  non la tua.  Ma poi ti fermi un attimo e ti svegli dal sogno e ti accorgi che  il sussurrato re non e' più' al tuo fianco e che quasi sicuramente sta cantando qualcosa d'altro a qualcun'altra e allora  capisco. Quel diritto non era un diritto. Era un'illusione. E l'unica speranza che ti resta e' che lui, almeno quella canzone, abbia il buon cuore di non dedicare  all'altra. Con le canzoni e' cosi. Sono meravigliose ma poi, a volte, fanno solo male.

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