Ho letto qualche giorno fa che tutti abbiamo il diritto di credere che quella canzone che ci hanno cantato, sussurrato, dedicato, sia "nostra" e di nessun altro. Con le canzoni e' cosi'. Te la sussurrano e tu ti convinti che sia stata commissionata per te e poi magari diventa la colonna sonora della tua storia e poi magari ti stupisce se la senti passare alla radio perche' arrivi ad essere cosi' stupida da pensare che sia stato tutto merito della tua unica e meravigliosa e irripetibile storia d'amore che, invadendo non solo te ma addirittura il mondo, abbia potuto propagare queste note a tutto l'universo. Succede e poi succede che magari chi l'ha scritta sale in cielo e inizi a leggere sui giornali che quella canzone e' stata dedicata a lei, a lei e a lei e allora inizi a pensare che forse si stanno sbagliando, che quella e' un'altra, non la tua. Ma poi ti fermi un attimo e ti svegli dal sogno e ti accorgi che il sussurrato re non e' più' al tuo fianco e che quasi sicuramente sta cantando qualcosa d'altro a qualcun'altra e allora capisco. Quel diritto non era un diritto. Era un'illusione. E l'unica speranza che ti resta e' che lui, almeno quella canzone, abbia il buon cuore di non dedicare all'altra. Con le canzoni e' cosi. Sono meravigliose ma poi, a volte, fanno solo male.
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