martedì 29 marzo 2022

Hotel Silence. Audur Ava Olafsdottir


Nessun obiettivo ma, forse, solo destino che io, tra l'inverno e l'inizio degli alberi in fiore, leggessi tutti i suoi romanzi e, soprattutto queste atmosfere così buie e fredde. Dove l'oceano è gelido, buio, burrascoso e violento contro gli scogli. Dove tutti i personaggi lottano, non solo a volte contro la natura ma, molto più spesso, contro se stessi per cercare quel bello, quella speranza e quella luce che ritrovano sempre attraverso gli altri. Perché i protagonisti di questi romanzi non sono solo i personaggi principali. Protagonisti lo sono un po' tutti. È un ruotare di voci e atteggiamenti che, insieme, porteranno alla strada da prendere per salvarsi e provare a sorridere di nuovo.

martedì 22 marzo 2022

L' eccezione. Audur Ava Olafsdottir


Che meraviglia queste pagine piene di sorprese come ce ne sono nella vita e affrontate come si affrontano nella vita ma con il sentire che dovrebbe sempre esserci e che a volte manca. E poi queste atmosfere del nord. Fredde. Buie. Con pochi sprazzi di luce rosa. E poi che meraviglia che si sappia con certezza sempre la terra di partenza ma non sia mai identificata quella dove i protagonisti approdano alla ricerca di qualcosa, qualcuno o se stessi. Perché forse i posti potrebbero essere molti, tutti. Bisogna avere solo il coraggio di spiccare il volo!

lunedì 14 marzo 2022

Rosa candida. Audur Ava Olafsdottir


I protagonisti sono giovani come tu non lo sei più eppure riesci ad immedesimarti. Forse perché tutti siamo un po' alla continua ricerca di risposte. Su chi siamo, ciò che desideriamo, sull'amore che sappiamo raccontare e su quello che vorremmo vivere. Un racconto che dà speranza e che profuma di rosa.

mercoledì 9 marzo 2022

Quelle come me. Alda Merini


Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive.
Quelle come me donano l’anima,
perché un’anima da sola è come una goccia d’acqua nel deserto.
Quelle come me tendono la mano ed aiutano a rialzarsi,
pur correndo il rischio di cadere a loro volta.
Quelle come me guardano avanti,
anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro.
Quelle come me cercano un senso all’esistere e, quando lo trovano,
tentano d’insegnarlo a chi sta solo sopravvivendo.
Quelle come me quando amano, amano per sempre.
e quando smettono d’amare è solo perché
piccoli frammenti di essere giacciono inermi nelle mani della vita.
Quelle come me inseguono un sogno
quello di essere amate per ciò che sono
e non per ciò che si vorrebbe fossero.
Quelle come me girano il mondo alla ricerca di quei valori che, ormai,
sono caduti nel dimenticatoio dell’anima.
Quelle come me vorrebbero cambiare,
ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo.
Quelle come me urlano in silenzio,
perché la loro voce non si confonda con le lacrime.
Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a spezzare il cuore,
perché sai che ti lasceranno andare, senza chiederti nulla.
Quelle come me amano troppo, pur sapendo che, in cambio,
non riceveranno altro che briciole.
Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso,
purtroppo, fondano la loro esistenza.
Quelle come me passano inosservate,
ma sono le uniche che ti ameranno davvero.
Quelle come me sono quelle che, nell’autunno della tua vita,
rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti
e che tu non hai voluto.

venerdì 4 marzo 2022

Il prigioniero dell'interno 7. Marco Presta


Tutti noi avremmo potuto scrivere sul periodo, non ancora purtroppo finito ma so drammaticamente sostituito da un altro, della pandemia. Qualcuno di noi lo ha anche fatto. Alcuni hanno pubblicato. Altri sono rimasti diari segreti. Marco Presta può pubblicare e lo può fare perché è bravo. È brillante. È ironico. Fa sorridere. Lo può fare perché è acuto e riflessivo e con intelligente leggerezza affronta il tema di ciò che eravamo, siamo stati e siamo ora. Prima, durante e quasi dopo la guerra al virus.