domenica 31 dicembre 2017

Viva la vita, Pino Cacucci

È breve e intenso e forte e struggente e drammatico e vitale e vero. Un meraviglioso piccolo dono di Natale. Finito nella notte quando la notte è di fine anno e fai i conti, tiri le somme, ti guardi indietro ma anche un po’ avanti per capire e carpire il dono della vita anche quando tutto è difficile ma alla vita ti aggrappi e non vuoi rinunciare. 
Grazie ad Ale per questo regalo. 

sabato 30 dicembre 2017


Filetti di pollo ai porcini

Ho cotto, in una padella di pietra, quattro filetti di pollo (tagliati a metà affinché si cuocessero meglio all’interno) con una bella noce di burro e 40 grammi di funghi porcini lasciati in acqua tiepida per circa mezz’ora e poi strizzati. Ho aggiunto un pizzico di sale e  una macinata di pepe verde. Ho girato ripetutamente il pollo affinché si dorasse su ogni lato. 
Pane nero e del buon rosso a tavola.
 

Risotto ai porcini


Ho lasciato in ammollo  40 grammi di funghi porcini per circa 30 minuti, li ho strizzati e passati in padella per circa 30 minuti con olio extra vergine, sale e una macinata di pepe bianco. 
Ho fatto appassire 5 pugni di riso carnaroli in una noce di burro e sfumato con mezzo bicchiere di prosecco. Ho versato brodo preparato con mezzo dado e a tre quarti di cottura ho aggiunto i porcini. Alla fine ho mantecato con una noce di burro e impiattato. Parmigiano reggiano in tavola. 




I silenzi assordanti percuotono l’anima. Urlano preoccupazione, rabbia, sconcerto, incomprensione, incredulità, paura. Urlano che implodono e ti scuotono e ti tramortiscono. Urlano così tanto, nel non poter esplodere, che ti sembra di impazzire. Urlano che vorresti fare, dire, provare, cercare, capire, agire. Qualsiasi cosa purché abbiano una risposta perché, nel silenzio, come nella notte, tutto è solo incredibilmente spaventoso. E il dubbio, e il non sapere, e il non capire, ti feriscono profondamente in modo indelebile. A volte, capita poi che le risposte tardive tentino di sistemare dentro di te i pezzi del puzzle. E’ che i diecimila pezzi, nel frattempo, sono divenuti un milione e molti non li troverai mai più. Saranno quegli angoli del cuore e della mente minati e persi, per sempre.

giovedì 28 dicembre 2017

Ecco ciò che amo della lettura: di un libro ti può interessare un piccolo particolare, e quel piccolo particolare ti condurrà ad un altro libro, e da lì arriverai a un terzo. E’ una progressione geometrica, di cui non si vede la fine e che ha come unico scopo il puro piacere. …

… Leggere bei libri ti toglie per sempre il piacere di leggere quelli brutti. …

Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, Mary Ann Shaffer & Annie Barrows


mercoledì 27 dicembre 2017


Ci sono le idee degli istanti perfetti e poi, ci sono gli istanti perfetti.
Ci sono gli istanti che immagini, sogni, desideri e che hanno tutta una loro costruzione nella tua mente, che sia più o meno fervida e ricca di fantasia e romanticismo. Sono quegli istanti pieni di colori, con tutti i colori nell’astuccio della vita che custodisci in un angolo ma che tieni sempre a portata di mano.
Quegli istanti hanno un volto, sono in un luogo, hanno un tempo e un certo contorno perché si sa, certi sogni sono dei quadri perfetti. Dalla prima pennellata, alla prospettiva, alle sfumature e alla cornice. Tutto in sintonia perché chi lo ammira, alla fine, ne resti folgorato e rapito. Per primo l’autore stesso.
E poi arrivano gli istanti che, senza quel contorno, senza quella cornice, senza quelle pennellate, sono comunque perfetti per la loro intensità. Ti sfiorano l’anima, ti pervadono il corpo, ti accecano la mente e pensi che vorresti fermarli e rubarli e ripeterli e riprodurli all’infinito, infinite volte, in un vortice meraviglioso che ti avvolga e rapisca definitivamente. E mentre ti domandi come poter sopravvivere nella normalità, dopo tanta intensità, gli istanti perfetti sfuggono, si dissolvono. Tu provi ad afferrarli, a stringerli forti, ti ci aggrappi ma loro si allontanano da te. Chissà, forse vanno a produrre altre meraviglie in altri luoghi, forse si presentano a bussare ad altre porte perché le meraviglie sono generose e devono rendere felici tutti. Forse lo fanno apposta a paventarsi, perché tu li si possa apprezzare e perché ti possa rendere conto di quanto la vita, nel suo scorrere normale, possa essere, seppur per un solo attimo, straordinaria.

lunedì 25 dicembre 2017

Un giorno di festa, Enrico Pandiani

Intrigante, scorrevole, appassionante, brillante e, con quel tocco di passione, che in giusta misura non guasta mai. 
Meraviglioso averlo terminato la mattina di Natale. Peccato averlo terminato. Vorrei leggere di nuovo, prestissimo, de ”les italiens”.
A volte, guardare la vita dal basso verso l’alto, potrebbe darti una prospettiva migliore su come prendere gli accadimenti e chi ti circonda.

Caramelle salate di pasta sfoglia

Caramelle di pasta sfoglia, 
ripiene di crema di gorgonzola piccante e prosciutto cotto affumicato,
spennellate con semi di papavero.

Cestini di pane ripieni

Crema di zucca passata con olio, sale e pepe bianco 
frullata con filetti tonno siciliano 
in cestini di pane

Spiedini non solo pesce

Code di gambero passate con Martini pepe rosa e peperoncino
Olive greche giganti
Scamorza piccante

domenica 24 dicembre 2017

Mini dessert della Vigilia

Ho spezzettato datteri freschi, noci, prugne denocciolate. Ho ricoperto con una crema abase di yogurt al pistacchio, granella di pistacchio e miele di arancia. 


Pesce persico aromatico della Vigilia

Ho riposto, su carta da forno, un filetto di pesce persico e l’ho ricoperto con olive taggiasche e noci caramellate al miele. Ho aggiunto qualche fettina di limone biologico. Ho cotto per circa 45 minuti a180 gradi.

venerdì 22 dicembre 2017

Decidere se fidarsi o no di una persona è come decidere se arrampicarsi o no su un albero,
poiché si potrebbe godere di una vista straordinaria dal ramo più alto,
oppure ci si potrebbe semplicemente riempire di resina,
e questo è il motivo per cui molta gente decide di passare il suo tempo sola e in casa,
dove è più difficile pungersi con una scheggia”
(Lemony Snicket)
Le luci artificiali si erano spente sulle macchine che scivolavano languide o nervose, seguendo l'umore dei loro proprietari e la luce dell'alba, di un colore indefinito, dove il rosa e l'arancione litigavano per la supremazia in un susseguirsi di striature come nessun pittore avrebbe potuto riprodurre, prendeva il sopravvento sulla notte cercando di spazzare via anche il buio dell'anima. 

giovedì 21 dicembre 2017

"La patria di un uomo che sa scegliere" ho detto "è la' dove arrivano le nubi più vaste."
"Chi l'ha scritto."
"Malraux."
"Aveva ragione, certi paesaggi si riconoscono dalle loro nuvole.".

Un giorno di festa, Enrico Pandiani

I dolcetti catering


Muffins caffè e cioccolato al sale
Brutti ai cereali e ricotta
Mini muffins tutto cocco


Solstizio d'inverno


Mi sono affezionata all’inverno perchè sento che è vero, non come l’estate che vola via e sembra così divertente e allegra ma non lo è, perchè il sole è sempre di corsa e lascia tutti con l’amaro in bocca. L’inverno non pretende di confortare, ma in fin dei conti sento che è consolante, perchè una si raggomitola su se stessa e si protegge e osserva e riflette, e credo che soltanto in questa stagione si possa pensare per davvero.

(Marcela Serrano)



martedì 19 dicembre 2017

Al nostro ingresso i ragazzi si sono zittiti per radiografare la nuova arrivata. Alain, in particolare, le ha fatto un esame entomologico approfondito. L'ha inchiodata sul tavolo con uno spillo, l'ha aperta e le ha guardato dentro con la lente d'ingrandimento. Era proprio il genere che gli piaceva, una di quelle che ti ricordano la fretta eccessiva con cui hai scelto di sposarti.

Un giorno di festa, Enrico Pandiani

solo lui sa scrivere certe cose in questo modo ... 

sabato 16 dicembre 2017


È sempre emozionante il tramonto,
indigente o sgargiante che sia,
ma ancora più emoziona
quel bagliore finale e disperato
che arrugginisce la pianura
quando l’estremo sole s’inabissa.
Fa male sostenere quella luce tesa e diversa,
quell’illusione che impone allo spazio
l’unanime timore della tenebra
e che a un tratto svanisce
quando ne percepiamo la fallacia,
come svaniscono i sogni
quando scopriamo di sognare.
(Jorge Luis Borges)

Torta mele e cannella

Ho lavorato con una frusta 2 uova con 200 grammi di ricotta fresca, 100 grammi di zucchero di canna integrale, 100 grammi di burro sciolto, farina integrale q.b., mezzo cucchiaino di lievito madre per dolci, due mele renette a cubetti e 1 cucchiaio di cannella fresca grattugiata.
Ho coperto una tortiera bassa con carta da forno e cotto per circa 40 minuti a 180 gradi. 

Il tempo è gratis ma è senza prezzo.
Non puoi possederlo ma puoi usarlo.
Non puoi conservarlo ma puoi spenderlo.
Una volta che l’hai perso non puoi più averlo indietro.
(Harvey MacKay)

mercoledì 13 dicembre 2017


Perché non c’è niente di più bello del modo in cui tutte le volte il mare cerca di baciare la spiaggia, non importa quante volte viene mandato via.
(Sarah Kay)



domenica 10 dicembre 2017

I soffiotti alla ricotta

Ho lavorato 1 uovo, 250 grammi di ricotta, 100 grammi di zucchero bianco, 1 tavoletta di cioccolato al latte con mandorle a pezzi. Ho versato cucchiai di impasto su carta da forno e cotto a 180 gradi per 30 minuti.

Le stelline e i cuori su commissione

Ho lavorato, per poco e solo per amalgamare: 1 uovo con 200 grammi di farina 0, 100 grammi di zucchero, 100 grammi di burro, la punta di un cucchiaino di lievito. Ho steso l'impasto e tagliato, con formine, stelle e cuori. Ho riposto su carta forno per 20 minuti a 180 gradi.

sabato 9 dicembre 2017

Fusilli al tonno ... quasi alla pianellese

Ho preparato un sugo con 1 bicchiere di polpa di pomodoro, 160 grammi di filetti di tonno siciliano scolato dall'olio di conservazione, 2 filetti di acciughe del Mar Cantambrico e 1 cucchiaio di olio ligure. Ho fatto andare a fuoco basso per circa 1/2 ora. Ho cotto, in abbondante acqua salata (con sale integrale trapanese), 160 grammi di fusilli di kamut. Ho scolato, condito e impiattato. 

Le nonne e la mamy, nella ricetta originale, aggiungevano uno spicchio d'aglio. 
La pasta era di grano, tonno, acciughe, sale e olio avevano provenienze varie ma, il sapore, mi ha riportata bambina.


venerdì 8 dicembre 2017

Tutto pistacchio!

Ho lavorato 1 uovo con 125 grammi di yogurt cremoso al pistacchio, ho aggiunto 1/2 bicchiere di zucchero di canna integrale, 80 grammi di farina di pistacchi, 100 grammi di cioccolato fondente al pistacchio e 2 cucchiai di cereali di avena. Ho versato cucchiaiate su carta da forno e cottoa 180 gradi per circa 30 minuti. 

Mezze penne gamberi e zucchine

Ho cotto, su padella in pietra senza condimento, 4 piccole zucchine tagliate a fettine sottilissime con un pizzico di sale integrale. In un'altra padella di pietra ho fatto passare 300 grammi di code di gambero con mezzo bicchiere di Martini e un peperoncino sbriciolato. 
Ho amalgamato i due condimenti. Ho cotto al dente, in acqua salata, 280 grammi di mezze penne rigate. 
Ho scolato e fatto saltare in padella. Ho impiattato. Olio extra vergine e altro peperoncino n tavola. 

Amore mio uccidi Garibaldi e ... Il mio canto libero

"Il mio canto libero" di Lucio Battisti, anno 1972, mi sorprende mentre, seduta in una di quelle moderne lavanderie asciugatrici automatiche, sto accarezzando un libro antico di papà. Sulla prima pagina una dedica "da Rosanna, sett. 1980". La mente vaga mentre mi concedo un prezioso raro momento di pausa. Chi era Rosanna? Un'amica? Sarà stato un regalo per il suo compleanno? Un regalo da amica? Il romanzo, dalle pagine ingiallite e dal titolo curioso "Amore mio uccidi Garibaldi", è tutto da odorare e scoprire. Sono lettere d'amore della principessa Leopoldina Lobkowitz al marito Fedrigo Bossi Fedrigotti. Lei prega il marito di uccidere Garibaldi affinche' la guerra finisca e lei possa riavere il suo amore a casa. Penso a passati lontani, ad altri meno, ad oggi e a domani e solo di una cosa ho sempre piu' certezza, che sia sempre stato l'amore a guidare il mondo. "Il mio canto libero" cresce di intensita' e mi travolge e mi ritrovo con gli occhi chiusi a sognare di essere in una macchina al caldo, su un'autostrada deserta, con questa canzone in sottofondo. La meta si confonde nella mente. Potrebbe essere il mare. Ma anche una città, dove amici aspettano per un abbraccio, una tavola accogliente e sempre il solito vecchio inevitabile amore. Motore propulsore di questo folle mondo. 



giovedì 7 dicembre 2017


C’è un momento in ciascuna alba in cui la luce è come sospesa; 
un istante magico dove tutto può succedere.
 La creazione trattiene il suo respiro.
(Douglas Adams)

mercoledì 6 dicembre 2017

Ora la colazione è di moda

Ho preparato dei biscotti ai cereali e una torta morbida con gocce di marmellata

Biscotti 

Ho mescolato 2 cucchiai di miele di coriandolo con 1 uovo e ho aggiunto 250 grammi di cereali di avena tostati e non zuccherati. Ho versato cucchiai di impasto su carta da forno e cotto per circa 25 minuti a 190 gradi.

Torta

Ho lavorato 1 uovo 1/2 bicchiere di zucchero bianco, 170 grammi di yogurt greco, 1 bicchiere e 1/2 di farina , 125 grammi di burro sciolto e 1/2 cucchiaino di lievito vanigliato. Ho steso metà impasto su carta da forno, ho versato cucchiaini di marmellata di frutti di bosco sparsi e poi ho coperto con altro impasto. Ho cotto per circa 30 minuti a 200 gradi. 
Ho lasciato raffreddare e tagliato a cubetti.






... e quando il giorno declina
Quando il sonno ci prende
Nei nostri let diversi
I nostri sogni si avvicinano
Oggetti nella stessa tasca
E viviamo confusi
Nello stesso pazzo sogno
I miei sogni ti somigliano.

Guillame Apollinaire, Poeme a Lou,
Ombre de mon amour, 1947
La vita non ti dà le persone che vuoi, ti dà le persone di cui hai bisogno: per amarti, per odiarti, per formarti, per distruggerti e per renderti la persona che era destino che fossi.

lunedì 4 dicembre 2017

venerdì 1 dicembre 2017

Le tre del mattino, Gianrico Carofiglio

Non sono figlio maschio e non sono  padre. Non sono neanche madre e generalmente non sono attratta e coinvolta da storie che raccontano di genitori e figli. Le guardo da lontano certe storie e le lascio agli altri. Forse per muta invidia celata da disinteresse.  Perché, se a certi mondi non appartieni, è meglio evitare assurde, delicate immedesimazioni. Ma questo romanzo è oltre. Di Carofiglio ammiro da sempre lo stile, conosciuto nei romanzi con protagonista l'avvocato Guerrieri. Qui, piu' che mai,  dialoghi sono dialoghi dell'anima. Delicati ma incisivi. Eleganti ma forti. Le relazioni raccontate sono quelle dove ci si scopre, si cresce, si va oltre. Sorpendendosi e sorprendendo se stessi. I protagonisti sono di quella intelligenza priva di presunzione. Unica possibilità per andare avanti nella vita, vivendola. 

Ci sono lunghi, estenuanti momenti nella vita dove la preoccupazione cede il passo al dispiacere che poi si trasforma in rabbia per arrivare a sfiorare la preghiera e di nuovo tornare al frastorno. Non una cellula sembra in grado di sorridere e non ti ricordi nulla a cui potersi aggrappare e che assomigli vagamente al bello. Non ricordi di avere, nella vita,  di avere anche riso. Ma, soprattutto, ti chiedi se succederà di nuovo. 
Poi succede uno scambio, una presenza, una vicinanza, e se non un sorriso, senti comunque un calore avvolgerti e farti stare meno male.

giovedì 30 novembre 2017

Hanno provato a raccontarci di una vita eterna, sublime e a cui tendere dopo la nostra. Hanno provato a raccontarci che rivivremo, diversi da ora, sotto un'altra forma e in un altro luogo, hanno provato. Forse non ci sono riusciti. Vacilliamo e ci arrabbiamo e impauriamo di fronte all'eventuale perdita di questo oggi, come siamo ora, con tutto ciò che abbiamo scelto. Che sia giusto o sbagliato, è nostro. Siamo noi. Sono coloro che amiamo. E nessuno, siamo convinti, con infinita presunzione, debba toccarcelo. Dovrebbero provare a raccontarci ancora. Dall'inizio, da capo. Chissà, forse domani avremo meno paura. 

mercoledì 29 novembre 2017

Per uno come me, Negramaro. La canzone di ieri sera

Per uno come me 
c’è un’altra come te 
che sogna ancora le montagne 
che parla piano ad un gigante 
che abbassa gli occhi e dice 
io rimango in superficie 
che vado a fondo in un istante 
sono di piombo le mie gambe a volte sai 
basterebbe poi dirsi 
che va bene anche così 
senza incontrarsi 
l’importante è che tu sappia 
che almeno noi in questa galassia 
siamo due punti si lontani 
ma equidistanti 
come due stronzi 
amami anche se non mi conosci 
ti prego amami anche se siamo nascosti 
amami senza dovermi cercare 
senza sapere da che parte stare 
resta nel mondo in cui tu vuoi invecchiare 
io verrò a prenderti 
per una come te 
lo sai c’è un altro come me 
che pensa solo e sempre al mare 
come la fuga più ideale 
che crede sia speciale 
basta sapere improvvisare 
per non doversi poi aspettare 
come previsto quel finale 
e allora sai 
che ne dici se adesso 
ci sforiamo lo stesso 
senza toccarci 
tu chiudi gli occhi 
amami anche se non mi conosci 
ti prego amami anche se siamo nascosti 
amami senza dovermi cercare 
senza sapere da che parte stare 
resta nel mondo in cui tu vuoi invecchiare 
Io verrò a prenderti 
Amami anche se non mi conosci 
ti prego amami anche se siamo nascosti 
amami senza paura del mare 
senza respiri più da trattenere 
amami e basta senza più sapere se verrò a prenderti li 
e io verrò a prenderti li 
amami, anche se non mi conosci 
ti prego amami 
anche se siamo nascosti 
amami senza paura del mare 
senza respiri più da trattenere 
amami e basta senza più sapere se verrò a prenderti li

lunedì 27 novembre 2017

Le tre del mattino, Gianrico Carofiglio


Da leggere ... anche alle tre del mattino. 

Biscotti ai cereali

Ho lavorato 250 grammi di ricotta con 1 uovo, 200 grammi di cereali di farro, avena e grano e gocce di cioccolato, 100 grammi di zucchero. Ho diviso in due parti e in una ho aggiunto due cucchiai di Nutella. Ho versato cucchiai su carta da forno e cotto a 190 gradi per circa 40 minuti. 
In questo inesorabile trascorrere del tempo, i cui segni si raccontano in solchi sui nostri visi, mi stupisco di quanto io resti meravigliosamente ingenua nel credere nella meraviglia della vita, mentre, giorno dopo giorno, sono costretta a scontrarmi con la sua ferocia per le persone che si ammalano o che all'improvviso vengono strappate dalla vita stessa. 
Ricordo e rimpiango quei giorni che mi apparivano noiosi nel loro trascorrere mentre nulla accadeva ed io ero sempre in attesa con trepidazione e aspettativa di qualcosa di meraviglioso che mi avrebbe colto e accolto. 
Ricordo e rimpiango quelle notti in cui sogni ad occhi aperti si alternavano a quelli veri. 
Vorrei tornare a quella straordinaria immobilità. Dove tutto doveva ancora accadere. E dove credevo che tutto sarebbe stato semplicemente bello.

domenica 26 novembre 2017

Barattolini per la colazione

Frutti rossi e secchi
Yogurt al pistacchio
Cereali di avena e farro con cioccolato
Marmellata di fichi
Armando ed io, ottantatré anni portati più che egregiamente, in un lento pomeriggio ospedaliero abbiamo concluso, dopo i racconti condividi, con la più scontata delle conclusioni: la vita è una corsa ad ostacoli. Il ritmo delle cose che ti accadono non sei quasi mai a deciderlo tu ma, soprattutto, non sei mai tu a decidere quanti saranno e quanto alti gli ostacoli da dover saltare per poter proseguire il cammino. 

sabato 25 novembre 2017

Biscotti morbidi miele e ricotta

Ho lavorato 1 uovo con 250 grammi di ricotta, 1/2 bicchiere di zucchero bianco, 1/2 bicchiere di farina, 1 mela tagliata a fettine. Ho mescolato il tutto e versato cucchiaiate su carta da forno. Ho cotto per circa 25 minuti a 190 gradi. 

Apprezzati nei corridoi da infermieri e degenti.

venerdì 24 novembre 2017

Una leggenda dice che se non riesci a dormire di notte, è perché sei sveglio nei sogni di qualcun altro.

I classici ... ripieni!

Ricotta uova zucchero farina burro gocce di cioccolato e ... ripieno di Nutella!
...raccoglierò
pezzi di te
ovunque andrò
sarai con me
con me ...

Pezzi di te, Negramaro


giovedì 23 novembre 2017

Amore che torni, Negramaro

Amore che torni lo ascolti tutto d'un fiato quando fiato non ne hai più e vorresti soffocare, scappare, urlare e scomparire. Amore che torni ha, in ogni canzone, un pezzo del tuo cuore, della tua anima, di dove sei stato e dove ti ritrovi. Amore che torni lo inizi ad ascoltare e lo fai ancora ancora e ancora. Amore che torni è pura poesia che ti raccoglie e ti fa una carezza nei giorni più neri. Quando la luna è soffocata dalla foschia e la parte più intima di te si sente perduta e inizia a dubitare che i sogni non siano solo tali.


mercoledì 22 novembre 2017

Ci sono giorni 
che non si staccano
dalle pareti.
Alda Merini

Humus di fagioli rossi

Qualche giorno fa ho mangiato questo piatto nel mio locale preferito. Era presentato su un letto di insalatina. Stasera l'ho riprodotto, aggiungendo un pizzico di sapore.

Per me, sola con me.

Ho frullato finemente 150 grammi di fagioli rossi (precotti), aggiungendo un pizzico di paprika e un pizzico di  curcuma. Ho tagliato con il coppapasta. Al fianco insalata songino condita con vainegrette al limone. e pochi grissini di farina nera. 


martedì 21 novembre 2017

Si baciavano e danzavano, illuminati dal sole. 
La vita, enorme minacciosa e imbattibile, si avvicinò e li colse, spazzandoli via. 
Ma il loro amore continuò a vivere oltre l'orizzonte, oltre al vita.

domenica 19 novembre 2017

Le coccole salate per la mamy

Ho lavorato 250 grammi di ricotta, 200 grammi di camembert, 1 uovo, 1/2 bicchiere di farina. Ho versato l'impasto in stampi e cotto per 20 minuti a 200 gradi.
Il grado di libertà 
di un uomo
si misura dall'intensità 
dei suoi sogni.
Alda Merini

Bis di muffins per gli infermieri

I classici sempre. Quelli con ricotta e gocce di cioccolato. 
Oggi ho aggiunto un impasto simile alla torta paesana.

Ho bagnato, con 1 grande bicchiere di latte caldo, circa  20 frollini integrali al cioccolato. Ho aggiunto 1 uovo e 2 cucchiai di Nutella. Ho riempito10 stampi muffins e infornato per circa 20 minuti a 200 gradi.
Morbidi e nutellosi.
Ho insacchettato e ora sono pronti per la consegna. In attesa di assaggio e giudizio!
Se fossi lì, di fronte a quel tramonto, non troverei più la strada del ritorno. 

venerdì 17 novembre 2017

L'humus di Tel Aviv

La ricetta dell’Humus arriva da Tel Aviv ed è veloce:

1 tazza di ceci
1 limone spremuto
1 pizzico di sale
1 pizzico di cumino
1 spicchio di aglio (che evito nonostante la serata single potrebbe concedermelo)

Frullo tutto. 
Impiatto con il coppapasta e mi siedo sul divano con vassoio completo di calice di vino bianco.
Per provare a vincere … tutto.
Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce a immaginarsi il desiderio. Ma non ho cercato di fermarmi, né di fermarti. Sapevo che prima o poi l'avrebbe fatto lei. E lo ha fatto. È scoppiata tutto d'un colpo. .
Alessandro Baricco

Morbidi bianchi e neri

Ho lavorato 250 grammi di ricotta con 1 uovo, 1/2 bicchiere di zucchero bianco, 1/2 bicchiere di farina 1 e un pizzico di lievito. Ho diviso l'impasto in due parti e in metà impasto ho aggiunto 2 cucchiai di Nutella. Ho versato cucchiai di impasto su carta da forno e cotto a 200 gradi per circa 20 minuti.

Che sensibilità il sole: arrossire tutte le sere al momento di tramontare.
(Fabrizio Caramagna)
C’è la città nella città. C’è la città che corre e suona e urla e spintona e si innervosisce e inveisce e sembra dover vincere qualche premio nell’arrivare al semaforo, rosso, qualche metro prima di te. E’ la stessa città dove alla scrivania ci sono le rivoluzioni, vere o presunte e l’essere quasi amici per poi diventare il momento dopo, acerrimi concorrenti. E’ la stessa città dove pensi di dover svuotare qualche scaffale di tutti gli ultimi prodotti, quasi potesse esserci la carestia domani. E’ la città dei cartelloni ad ogni angolo di strada, che ti catapultano al Natale e invogliano a comprare qualsiasi cosa possa essere comprabile perché "solo così sarai finalmente felice".  
E poi c’è la città dei corridoi silenziosi tra pigiami, vestaglie e divise che variano dal bianco con le varie tonalità di colletto, all’azzurro e al verde. E’ quella città dove, dopo e prima aver vissuto l’altra, ti ritrovi per accudire e tenere compagnia, dove fai la barba a chi hai sempre solo visto farla, imbocchi chi non si faceva imboccare ormai da più di mezzo secolo e chiacchieri per ore di tutto e di nulla fino a quando vieni cacciata fuori perché hai superato l’orario concesso. E’ la città dove il tempo è scandito dai termometri, dall’esame da rifare o dalla fisioterapia. E’ la città dove tutto è rallentato e pacato e sussurrato e dove si cammina lentamente, le porte non sbattono, le persone si ringraziano e aiutano e tutto è così ovattato da sembrare surreale.
Vivo in entrambe correndo per arrivare in tempo, per rallentare e poi riprendere la corsa per poi essere ovunque mentre sembra di non essere da nessuna parte.

giovedì 16 novembre 2017

Tra il biscotto e il pancake per le infermiere della notte

Ho lavorato 1 uovo con 250 grammi di ricotta, 1/2 bicchiere di zucchero bianco, 70 grammi di burro sciolto, 3/4 di bicchiere di farina 1, la punta di un cucchiaino di lievito vanigliato. Ho lavorato l'impasto e versato cucchiai su carta da forno. A 200 gradi per circa 20 minuti.
Consegnati con bottiglia di succo d'acero per affrontare il turno di notte!
Dove vorrei essere ... e non tornare più.
Pistacchio è un po' il nome di queste pagine perché Pistacchio è come il babbo mi chiamava da piccola. Pistacchio è il mio gelato preferito, che sia artigianale o in barattoli industriali che ricordano pomeriggi d'estate. Pistacchio è la crema salata con la quale in queste sere di solitudine spesso mi condisco la pasta. Pistacchio è la crema dolce con la quale in piena notte cerco di placare l'inquietudine. Pistacchi sono i frutti salati che aggiungo, a colazione, allo yogurt al pistacchio.
Pistacchio. Mi piace in ogni forma presentazione e momento. Mi consola. Forse perché abbiamo sempre bisogno di una carezza dal passato. 
Leggo righe, su un lavoro artistico, dove le parole sono fuoco, rivoluzione, ritorno al futuro, voglia di recuperare la storia, il passato, il senso dell’inizio "perché nulla sia più come prima". Leggo di un atto di rigenerazione avvenuto grazie ad una separazione per poi trovare una nuova unione. Perché a volte non sai se farla finita o rinnovare tutto e allora è necessario un distacco, un momentaneo addio. Chiudere, smettere, o almeno pensare di farlo, per potere ripartire. 
E’ quello che è successo a tutti, una volta, forse dieci. Nella vita vera. Con un amore, un amico, un fratello, una madre. Con gli affetti, quelli importanti che vivi e ti travolgono e segnano per sempre.
A volte basta un abbraccio per ripartire. E quando succede è semplice stupore. Meraviglia della vita.
A volte non è possibile ma dentro di noi tutto può essere ancora vivo forte e fortemente desiderato. Lo vorresti ora, subito, per sempre. Non è possibile. Ma questa impossibilità non toglie nulla al desiderio.
Domani mi regalerò “Amore che torni”.

martedì 14 novembre 2017

Sogno

Niente su di te,
hai rapito me,
sai ti cercavo dentro i giorni miei,
l'ombra e poi l'addio,
fugge il tuo viso
dentro il sereno,
ma io ti sogno...
Ti ritrovi in me,
un pensiero che,
torna col sole
e la vita va,
bene o forse no,
può cancellare anche un ricordo,
ma io ti sogno...
Ti ritrovi in me,
un pensiero che,
torna col sole
e la vita va,
bene o forse no,
può cancellare anche un ricordo,
ma io ti sogno...

Nocciolosi alla Nutella

Ho lavorato 1 uovo con 2 vasetti di yogurt cremoso alla nocciola, 1 bicchierino di zucchero di canna, 75 grammi di burro, circa 30 nocciole tritate, farina 1 q.b. e mezza bustina di lievito madre.
In ciascun muffins ho riposto un cucchiaio da te di Nutella.
Ho cotto per circa 25 minuti a 190 gradi.