giovedì 28 febbraio 2013

… Per me, la vita è un giorno, uno solo, dall’alba al tramonto, e amen.
Zorro, Margaret Mazzantini
… “Come c’è un’arte per navigare veloci con i remi o con le vele, e una per correre con i carri, così c’è un’arte anche per amare. Amore è un po’ selvaggio e tende a fare resistenza, ma è un ragazzo, e proprio per la sua tenera età può ancora essere educato. Il collo del toro si piega all’aratro, le briglie vengono consumate dal dente del nobile cavallo: anche Amore dovrà cedere, per quanto si ostini a trafiggermi il petto con il suo arco e scaglie le sue frecce infuocate contro di me. Quanto più mi trafigge, quanto più forte mi brucia, tanto più io mi vendicherò delle sue ferite.” …
Insegnamenti d’amore, Ovidio

mercoledì 27 febbraio 2013

Padellata rossa di vitello e melanzana

Ho tagliato a filetti 8 fettine di tagliata di vitello. Li ho lavati e asciugati. Ho lavato, spolpato e tagliato a cubetti 1 grande melanzana viola. Ho fatto cuocere a fuoco vivace la melanzana con un filo di olio, un po’ di dado granulare e 50 gr di passata di pomodoro. A Cottura quasi ultimata ho aggiunto i filetti di tagliata e ho fatto rapprendere. Ho servito la padellata calda con pane nero.

martedì 26 febbraio 2013

Spaghetti alla chitarra con pesto e speck

Ho passato,  in una padella antiaderente, 50 gr di speck spezzettato finemente rendendolo croccante. Ho mescolato, in una ciotola capiente, 4 cucchiai di pesto genovese senza aglio e 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva e lo speck. Ho cotto al dente 190 gr di spaghetti alla chitarra. Li ho scolati, conditi e serviti con, a parte, pecorino romano e pepe bianco.

Frittata di zucchine al cumino

Ho tagliato 3 piccole zucchine a fette sottilissime. Le ho passate in padella con 2 cucchiai di olio, mezzo bicchiere di acqua, pepe nero e cumino. Ho fatto cuocere per circa 20 minuti fino a quando le zucchine erano sfaldate. Ho sbattuto 3 uova e aggiunto 50 gr di ricotta salata. Ho unito le zucchine alle uova e ho cotto la frittata per 10 minuti su ciascun lato. Ho servito con insalata verde mista (sorridendo perché papà diceva sempre che l’insalata non era l’accompagnamento esatto di una frittata).

domenica 24 febbraio 2013

Risotto rum e parmigiano

Ho soffritto ½ cipolla bianca con 1 noce di burro. Ho aggiunto 5 pugni di riso arborio. Ho bagnato con 1 bicchiere di rum. Ho lasciato evaporare e continuato la cottura con 1 litro scarso di brodo con dado. A fine cottura ho aggiunto 1 noce di burro e molto parmigiano giovane grattugiato.
Ho servito con pepe nero a parte.

 “Maa vidvishhaavahai” ... “Possa nessun ostacolo sorgere fra noi”

3 tipi di biscottini morbidi: zenzero e cannella, marmellata, cioccolato con nocciole

Ho lavorato 3 uova intere con 1 bicchiere e ½ di zucchero bianco e 1 bicchiere e ½ di zucchero di canna. Ho aggiunto 300 gr di yogurt greco intero e 2 bicchieri di farina bianca. Ho mescolato bene fino ad ottenere un impasto cremoso e morbido. Ho aggiunto ½ bustina di lievito per dolci. Ho diviso in 3 parti l’impasto. Nel primo ho aggiunto 2 cucchiaini di zenzero e due di cannella. Nel secondo 3 cucchiai di marmellata di pesche senza zucchero. Nel terzo ho spezzettato 150 gr di cioccolato al latte con nocciole intere. Ho riempito circa 40 stampini da biscotti in silicono e cotto a 190° per circa 35 minuti.

Pista Nera, Antonio Manzini

Letto in un pomeriggio di neve … quando la compagnia di un buon romanzo non ti fa desiderare null’altro.
Rocco è un vicequestore dal passato oscuro, trasferito dalla sua amata Roma alle odiate montagne di Aosta. La mancanza della sua vecchia vita lo rendono ancora più sarcastico, violento, saccente e cinico. Ma il suo odioso carattere fa a pugni con la sua struggente personalissima nostalgia, con il voler non lasciar andare il passato. O forse ne è proprio la causa. E con i suoi metodi poco ortodossi, il suo grande acume, mescolati alla malinconia, indaga e scopre.
…“Ti andrebbe di partire, Marì?” “ E dove vorresti andare?” “A dare un’occhiata in Provenza. Da qui è neanche un’ora di macchina” “ E ci facciamo un po’ di fantasie?” “Si, ci immaginiamo un po’ di cose” “Come adesso?” “Come adesso” “Rocco, lo fai troppo spesso, lo sai?” “Si, lo so” “Non ti fa bene” “Senza non riesco a compare” “invece dovresti, Rocco. Ti tocca campare”. …

sabato 23 febbraio 2013

Cuori di cioccolato

Ho sciolto a bagnomaria 200 gr di cioccolato bianco. Ho mescolato il cioccolato bianco con 3 cucchiai colmi di nutella. Ho lavorato energicamente e ho versato negli stampini a forma di cuore. Ho fatto cadere in ogni stampino una nocciola intera spellata. Ho lasciato raffreddare in frigorifero.
... "Prendimi apparecchiami poi sorprendimi con un mazzo di fiori"...
Il postino, amami uomo

Tortini di carne al forno

Ho mescolato 2 hamburger di manzo tritati con 1 uovo intero, 125 gr di ricotta, qualche cucchiaio di pane grattugiato, sale, pepe nero e curry. Ho lavorato bene e riempito 2 cocottes imburrate e ho cotto al forno per 40 minuti a 220°.
Ho servito caldi con insalata di songino e carote con vainegrette al limone.

venerdì 22 febbraio 2013

Nelle storie d’amore abbiamo la stupida presunzione di pensare di essere in due.
Spesso succede di essere soli.

Pollo e verdure caramellate

Ho tagliato 6 fette sottili di pollo a filetti, le ho lavate e asciugate. Ho lavato e tagliato alla julienne 2 carote, 2 zucchine e 1 finocchio. Ho fatto scolare. Ho cotto in due padelle separatamente il pollo con olio, curry, paprika, pepe nero e sale. Ho cotto le verdure con lo stesso condimento aggiungendo un filo d’acqua perché non si bruciassero. Ho unito il pollo alle verdure, ho aggiunto qualche cucchiaio di salsa di soya e 2 cucchiai di miele. Ho lasciato rapprendere e servito con 200 gr di riso basmati cotto al vapore.
Forse ci vediamo migliori di quello che siamo. Forse pensiamo che all’altro arrivi l’immagine che noi siamo convinti non di avere ma proprio per quello che noi siamo convinti di essere. Forse noi pensiamo di essere “belli dentro” e invece l’altro, di noi, chissà per quale motivo, ci vede brutti o comunque meno belli. Forse è cieco o forse noi non siamo poi così belli. Forse è per questo che invece di essere “amati” come pensiamo di meritare e come pensiamo di amare percepiamo, di ritorno qualcosa di diverso, di strano, di non bello. A volte astio, addirittura odio. Forse siamo presuntuosi e pensiamo di essere perfetti così, come siamo, non nel mondo, ma per l’altro. E invece, forse non siamo quello che l’altro vorrebbe fossimo e forse è per questo che invece di venirci incontro si scontra di noi. Forse è per questo che le persone non si capiscono. Forse invece di continuare a combatterci dovremmo decidere di amarci o forse, semplicemente, di rispettare l’amore dell’altro con il suo modo di essere, esprimersi e vivere e se, non coincide con noi, con il nostro, con quello che vogliamo o di cui abbiamo bisogno, lasciarci semplicemente andare. Le due metà della mela, nelle quali abbiamo fermamente creduto, alimentate dai milioni di fiabe lette per farci addormentare, sono una mezza e una mezza pera e non riusciranno mai a congiungersi, combaciando contorni e consistenze. Bastone quadrato e buco rotondo che per quanta sforzi faranno non riusciranno mai ad incastrare le loro anime.

mercoledì 20 febbraio 2013

In questa vita non e' difficile morire. Vivere e' di gran lunga più difficile.

V. Majakovskij.

Lasagne con zucchine e salsiccia

Ho privato della pelle 200 gr di salsiccia di pollo. L’ho sbriciolata e passata in padella senza olio. Ho lavato e tagliato alla julienne 3 zucchine per poi passarle con ½ cipolla bianca tritata, qualche cucchiaio di olio e acqua. Ho fatto cuocere lasciando le zucchine morbide ma asciutte. Ho preparato una besciamella con ½ litro di latte, 1 noce di burro, sale, pepe, noce moscata, 50 gr di farina. Ho grattugiato 50 gr di scamorza e 50 gr di ricotta salata. Ho alternato i fogli di pasta con i vari condimenti. Ho cosparso di besciamella e  cotto per circa 30 minuti a 200°.

martedì 19 febbraio 2013

Se verrà domani, Maurizio Assalto

… “Io non ho mai cercato di abbreviare le attese, perché anche le attese sono  vita, e ogni giorno in meno sulla strada di una meta da raggiungere è un giorno in meno da vivere, e io invece li voglio vivere tutti uno a uno, fino in fondo, assaporarli, anche quando c’è poco da assaporare … e dunque perché affrontare i tempi, che senso avrebbe? Qual è la meta?. No, adesso la mia meta è ogni giorno e ogni giorno è la mia meta. Visto che questa condizione non mi impedisce qualche cosa in particolare a cui tengo, perché mi impedisce tutto, visto che non ho più niente da raggiungere, perché al di fuori di questo nulla che è ora la mia esistenza non c’è per me che un altro definitivo nulla, tanto vale viverlo fino in fondo questo nulla, assaporarne i doppi fondi, investigarlo, riempirlo di pensieri. Non voglio che il tempo voli, e neppure che si fermi: ma che segua il suo corso naturalmente, senza forzature, così come deve andare. Mi basta. Non protesto.” …
… “Voleva sembrare ironica ma il tono era terribilmente grave. Mi accusava sempre di sfuggire, di avere paura. Tutti così voi uomini, al momento buono … Ma quale momento buono? E poi, paura di che cosa? Di lei? Ma dai … Ma forse si, paura. Paura di incasinarmi la vita, di guastare la nostra amicizia. Lei non era più sposata e adesso, suo figlio era via con il padre, ma io avevo la mia bambina piccola, la mia vita, e chi lo sa come vanno a finire certe cose. Se avessi avuto due vite, due esistenze parallele, io e il mio avatar, una vita di sicuro, l’avrei voluta vivere con lei. Ma vivere due vite nella stessa vita no, era già così difficile, per me, con una sola. Lei era per me la pura possibilità eternamente irrealizzata, potenza senza atto, l’eterna apertura su un mondo altro assolutamente ipotetico: e così doveva restare. Questa volta non puoi fuggire … non sapevo come risponderle, qualunque risposta sarebbe stata fuori luogo. Volevo allungare le mie quattro dita della mano sinistra per darle un buffetto, ma il gesto mi sarebbe riuscito ridicolo, così non lo avevo fatto. Lo aveva fatto lei al posto mio. Ci eravamo guardati a lungo, gli occhi dentro gli occhi, la sua mano che indugiava sul mio viso, poi quasi impercettibilmente avevo sentito che quella mano mi stava attirando verso di lei e le mie labbra erano scivolate verso le sue e  … Tutto lì, quando ci eravamo staccati lei era diversa, sorrideva con tenerezza divertita e a me sembrava di non averla mai vista così dolce e così teneramente bella e allegra. Be’? aveva detto dopo un po’. Io non avevo risposto. Poi, mentre cercavo dentro di me qualche parola, mi ero accorto che stava piangendo in silenzio. In silenzio ci eravamo abbracciati e io la consolavo accarezzandola  con la guancia, e intanto consolavo me.” …
…”Adesso non c’erano più remore, lo sapevo: adesso che la stavo perdendo potevo finalmente sentirla mia” …

domenica 17 febbraio 2013

Zucchine rotonde ripiene di gorgonzola

Ho lavato, spuntato e tagliato a metà 5 zucchine chiare e rotonde. Le ho svuotate. Ho mescolato la polpa con 150 gr di gorgonzola, sale e pepe. Ho riempito le zucchine con la crema. Le ho riposte in padella con 1 bicchiere di acqua, qualche cucchiaio di olio, un cucchiaino di dado granulare. Ho lasciato cuocere per circa 45 minuti a fuoco basso.

Involtini di pasta fillo carne o tonno

Per il ripieno di carne ho passato in padella 2 cucchiai di cipolla con 2 cucchiai di olio. Ho aggiunto quindi 200 gr di carne macinata magra di vitello, 2 cucchiaini di cannella, 2 di zenzero, sale e pepe nero. Ho cotto per circa 15 minuti. Una volta intiepidita ho mescolato la carne a 1 uovo intero.
Per il ripieno di tonno ho mescolato 200 gr di tonno con 2 uova, sale, pepe e 50 gr di parmigiano reggiano.
Ho steso 20 fogli di pasta fillo e ne ho riempiti 10 con la carne e 10 con il tonno, formando degli involtini chiudendo le estremità richiudendo la pasta su sé stessa. Ho spennellato con burro sciolto e cotto a 220° per 30 minuti.
Ho servito a temperatura ambiente.

L’attimo in cui siamo felici, Valerio Millefoglie

“L’amore non finisce in una cassa sotto terra.
Non finisce neanche nel cielo,
rimane  a mezz’aria qui fra noi
lungo corridoi che portano in camera da letto
in cui i cuscini sono comunque
ancora
due.”

L’accettazione della morte di qualcuno che amiamo è un percorso lungo doloroso e infinito. La morte non si accetta. Alla morte si soccombe, come accade di fronte a qualsiasi altra cosa non dipenda dalla nostra volontà. Poi si rialzano le spalle e volgendo lo sguardo al cielo, proviamo, con un mesto sorriso, a rendere onore alla vita per chi non ha più la possibilità di afferrarla. Abbiamo il dovere, anche nei loro confronti, di cogliere qualsiasi occasione per godere e provare ad essere felici.

sabato 16 febbraio 2013

Avere la forza di raccontare all’altro piccoli desideri sembra ti faccia respirare. Per un attimo ti senti grande e con il mondo in mano. Sei felice perché pensi che l’aver dato voce ai tuoi stupidi sogni sarà la certezza del loro realizzarsi.
Avere la riprova che non sono stati realizzati ti toglie il fiato. E per tempo infinitamente lungo ti senti piccolo e sprofondare al centro della terra. Sei infelice perché pensi che l’aver dato voce ai tuoi stupidi sogni è solo la certezza che tu abbia sogni e i sogni … sono sogni …

Cupcakes caramellati

Ho cotto 2 mele golden grandi, tagliate a fette, con mezzo bicchiere di acqua, 1 cucchiaio di cannella e 2 di zucchero. Le ho lasciate toste facendole caramellare. Ho lavorato 2 uova con 1 bicchiere di zucchero bianco semolato fine. Ho aggiunto 250 gr di ricotta, 100 gr di burro, 2 bicchieri rasi di farina. Ho lavorato bene il composto con una frusta a mano. Ho aggiunto 1 cucchiaino raso di lievito. Ho riposto il composto in 12 stampi cupcakes e ricoperto con 2 fette di mele. Ho cotto in forno a 220° per 30 minuti.
La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente tra dolore e noia,

Arthur Schopenhauer

Don’t go, Vince Clarke

Came in from the city walked into the door
I turned around when I heard the sound of footsteps on the floor
Love just like addiction now I'm hooked on you
I need some time to get it right
Your love gonna see me through
Can't stop now - don't you know - I ain't ever gonna let you go
Don't go
Baby make your mind up give me what you got
Fix me with your lovin' shut the door and turn the lock
Hey go get the doctor - doctor came too late
Another night I feel all right my love for you can't wait
Can't stop now - don't you know - I ain't ever gonna let you go
Don't go
Came in from the city walked into the door
I turned around when I heard the sound of footsteps on the floor
Said he was a killer - now I know it's true
I'm dead when you walk out the door
Hey babe I'm hooked on you
Can't stop now - don't you know - I ain't ever gonna let you go
Don't go

Pomodorini pachino in padella

Ho tagliato a metà circa 20 pomodorino pachino, li ho messi sotto sale grosso perché perdessero acqua. Li ho lavati sotto acqua corrente. Li ho passati in padella con olio extra vergine di oliva, sale, pepe nero, pepe rosa e pane grattugiato. Ho cotto per circa dieci minuti.

Straccetti di vitello al taleggio

Ho ridotto a straccetti 300 gr di vitello per tagliata. L’ho passato in padella per pochi minuti con un 2 cucchiai di olio, 1 noce di burro e 1 cucchiaino di granulare saporito. Ho aggiunto 100 gr di taleggio tagliato e lasciato amalgamare per altri 5 minuti.

venerdì 15 febbraio 2013

I momenti che non bastano mai sono quelli con i quali non farai mai la pace.
L’arsura e la fame non ti daranno tregua. Il cuore e l’anima moriranno assetati e affamati.

Polpettone di tonno e patate

Ho schiacciato 4 patate, fatte bollire precedentemente, in una ciotola capiente. Ho aggiunto 160 gr di tonno sgocciolato e 10 olive tritati grossolanamente. Ho unito 2 o 3 cucchiai di olio e un pizzico di sale, 2 acciughe e 1 uovo. Ho amalgamato e lavorato il composto dando la forma del polpettone. L’ho passato nell’uovo battuto e poi nel pangrattato. Ho spennellato con un po’ d’olio un foglio  di carta da forno, ho avvolto il polpettone e l’ho sistemato in uno stampo lungo e stretto. Ho cotto a 200° per 30 minuti.

Sai, ci basta un sogno, Raphael Gualazzi

Apri gli occhi e te ne vai
la danza è immobile
scopre i tuoi fianchi
il vento
e nei giorni ogni momento
vorrei percorrere
le tue volute velleità
Se solo avessi potuto cambiare il mondo
all’improvviso
avrei bruciato l’accidia immemore che
porta il
tempo
avrei fermato la guerra inutile con
un
sorriso
e allora si
avrei saputo credere
Posi libera nei sensi
la luce mormora
dalla finestra stanca
la tensione dei silenzi sembra descrivere
ogni tuo sguardo perso
Se solo avessi potuto cambiare il mondo
all’improvviso
avrei asciugato le nubi in lacrime
per la tua
gioia
avrei sfondato le porte ipocrite di
un
paradiso
avrei toccato quell’anima
che vive dentro te
Sai
per sopravvivere
ci basta un sogno
Sai
oh sai
per sopravvivere
ci basta un sogno
E all’improvviso
il tutto si delinea proprio come non
avrei
pensato mai
e nell’immagine
il respiro si distingue ora
per ogni gioia
lacrima
ogni tuo sorriso
sentirai una forza dentro te
che vince ogni limite!
Sai
per sopravvivere
ci basta un sogno
Sai
oh sai
per sopravvivere
ci basta un sogno

giovedì 14 febbraio 2013

L’amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo.
L’amore deve avere la forza di attingere la certezza in se stesso.
… Allora non sarà trascinato, ma trascinerà …

H. Hesse

martedì 12 febbraio 2013

Andare oltre è semplicemente volere.
Non è da raccontare, non è da spiegare, non è da sottolineare, non è da convincere, non è da scrivere, non è da illustrare, non è da insistere.
Andare oltre è semplicemente volere.
Andare oltre è semplicemente l’amore.

Strudel zucchine ricotta e fontina

Ho mescolato 2 uova, 2 zucchine tagliate sottili e cotte in padella con olio, sale e pepe, 150 gr di ricotta, 50 gr di fontina a dadini. Ho aggiustato di sale e pepe nero. Ho aperto un foglio di pasta sfoglia ho riempito il centro di impasto. Ho chiuso i lembi, spennellato con un tuorlo d’uovo. Ho cotto a 220° per 45 minuti.
“ … Hai visto con i tuoi occhi, hai pianto con i miei …”
Senza ritegno, Raphael Gualazzi

lunedì 11 febbraio 2013

E le parole che non sono servite non servono e non serviranno mai. E la vita che non e' servita, non serve e non servirà mai.  C'e' chi non ha bisogno di parole o di vita per vedere,  credere, vivere, sognare e andare oltre. E' colui che vuole. C'e' chi non avrà mai pace con tutte le parole e la vita. E' chi non vuole vedere credere vivere sognare e andare oltre. E' colui che non vuole. 
E mentre lei mi dice: "e zi’ Remo avrebbe detto: “Questa è ‘na facenda da ministri”, io non posso fare a meno di risponderle "meno male che ci sei!"

Follia, Patrick McGrath.

"... Non riesco a non sentirmi vicino a quelle due povere anime sconvolte, intrappolate qui nelle ultime settimane della loro vita, ciascuna a contorcersi nel suo inferno privato, ciascuna a spasimare per l'altra. So come funzionano le storie d'amore distruttive, alla fine si arriva sempre a questo, o a qualcosa di molto simile .... "
Due sconosciuti si incontrano, è l'inizio della tragedia. Loro e di chi vive le loro vite. L'amore, l'ossessione, l'identificazione, la trasposizione, l'annullamento, il riconoscimento, la passione, la distruzione, l'eros, la violenza. La follia di un amore  tra due personalità complesse forse malate o che porta all'inevitabile sangue.

sabato 9 febbraio 2013

Ci sono parole che vorresti sentire e che supplichi e quelle che vorresti dimenticare che ti vengono offerte. Quelle che hai inseguito per molto tempo e che non ti bastano mai e quelle che vorresti morissero prima di essere pronunciate. Ci sono i pensieri che vorresti far arrivare e quelli che devi interpretare. Ci sono i sogni da inseguire e la vita da vivere. Ci sono che continui a dire “la prossima volta” e questa, di volta, l’hai già buttata via. Ci sono le persone da amare e quelle da odiare, quelle che parlano la tua lingua e quelle che devi salutare. C’è la vita che ci avvolge, ci sfugge, ci insegue e ci precede e ci siamo noi che con tutto il contrario di tutto, compresi noi stessi, noi che giochiamo dall’inizio alla fine per poi ricominciare tutto di nuovo.

Melanzane ripiene con crescenza

Ho lavato, tagliato a metà e svuotato 1 grande melanzana. Ho preparato una crema con 1 uovo, 200 gr di crescenza, sale e pepe nero. Ho riempito le due metà della melanzana e le ho spolverizzate con pane grattugiato. Ho riposto le melanzane in padella con olio, acqua e 1 bicchiere di vino bianco. Ho fatto cuocere a fuoco lento per circa 40 minuti aggiungendo acqua e aggiustando di sale.

Salsiccia in umido

Ho passato in padella ½ cipolla tagliata sottile e 4 salsicce di maiale sbriciolate con un filo di olio. Ho aggiunto 1 grande bicchiere di vino rosso, 100 gr di passata di pomodoro e un po’ di concentrato di pomodoro. Ho aggiustato di sale. Ho lasciato cuocere a fuoco lento fino a quando il sugo si è rappreso. Ho servito con insalata mista e pane al farro.

Mousse panna nutella mandorle e pistacchi

Ho lavorato 2oo gr di panna da cucina con 5 cucchiai di nutella e 1 cucchiaio di zucchero a velo. Dopo aver ottenuto una crema morbida ho incorporato 50 gr di mandorle a filetti e 50 gr di pistacchi tritati grossolanamente.
Ho riempito ciotoline bianche e riposto in frigor.

venerdì 8 febbraio 2013

Fagottini di pasta fillo

Ho fatto soffriggere in poco olio 1 cipolla bianca tritata finemente. Ho aggiunto 300 gr di carne di manzo macinata e l’ho fatta dorare spolverizzandola con cannella, pepe nero e zenzero. Ho sbattuto 1 uovo e aggiunto la carne lavorando bene il composto.
In un’altra ciotola ho sbattuto 1 uovo e l’ho lavorato con 200 gr di formaggi misti (emmenthal, pecorino e fontina).
Ho tagliato la pasta fillo in rettangoli . Ho riempito richiudendo formando dei fagottini. Ho spennellato la pasta con del burro fuso. Ho infornato, su carta da forno per 45 minuti a 220°. 
"... Io trattenevo il respiro
per sentire il silenzio
di una stanza quando non ci sei
... e non ci riuscirò mai. Mai
a dirti ...
quanta vita mi dai dai
e quello che tu sei per me per me ... per me per me per me sei l'altra parte della luna il fuoco che non si consuma il tuono che precede il lampo la cassaforte del mio tempo ...
io ti amo ... e mi vergogno anche un po'
come un bambino io continuo a dirtelo ...
e' solo insieme a te
che io ho capito perché
e' così bella la parola amore ...
tu sei la signora dell'olimpo
la pioggia che ravviva il campo
la madre che non mi somiglia
il battito delle mie ciglia
la notte dove addormentarmi
e l'ala dove ripararmi
tu sei il pericolo costante
la mia miniera di diamante per me ... per me per me per me.”
Per me, Jovanotti

giovedì 7 febbraio 2013

Melanzane ripiene al forno

Ho lavato, tagliato a metà e svuotato due melanzane. Ho preparato un trito con 50 gr di prosciutto cotto, 50 gr di parmigiano e 50 gr di pecorino grattugiati, 1 uovo e 1 manciata di pane grattugiato. Ho aggiustato di sale. Ho riempito le 4 metà delle melanzane con il ripieno. Ho sistemato, con carta da forno, in una teglia rettangolare abbastanza alta. Ho irrorato con olio extra vergine di oliva e ho bagnato il fondo con 1 bicchiere di vino bianco e ½ di acqua.
Ho infornato a 220° per circa 45 minuti.

Crepes a colazione

Ho sbattuto il tuorlo di 1 uovo con 1 bicchiere di latte di riso e ¾ di bicchiere di farina di riso. Ho steso l’impasto su una piastra per crepes e cotto su entrambi i lati per circa 7/8 minuti in totale. Ho spalmato, su di un lato un formaggio morbido e fette di fiocco di prosciutto crudo e fettine di mela verde.
Ho chiuso in due parti e accompagnato con spremuta di 2 clementine, 1 arancia e 1 pompelmo rosa.
Se riuscissimo a raccontare la pelle accarezzerebbero i nostri brividi.
Se riuscissimo a raccontare la tristezza asciugherebbero le nostre lacrime.
Se riuscissimo raccontare l’animo, il cuore e la mente ne sarebbero straziati.
La pelle, la tristezza, l’animo, il cuore, la mente siamo noi, noi che non ci possiamo raccontare e che possiamo solo vivere, colti e assaporati come la più meravigliosa avventura o lasciati chiusi come un libro non interessante.

mercoledì 6 febbraio 2013

Padellata vegetariana profumata al pepe rosa e cumino

Ho lavato e tagliato a fettine sottili 2 zucchine, 1 melanzana, 2 finocchi, 1 peperone giallo e 1 peperone rosso, 2 patate. Ho condito con olio extra vergine di oliva, poco sale, pepe rosa e cumino. Ho sistemato in una pirofila da forno con carta da forno e cotto a 220° per circa 45 minuti, girando la verdura a metà cottura. A cinque minuti dalla fine ho spolverizzato con ricotta salata.

Ascolti il racconto di passato in cui non eri, cerchi di afferrare il presente che è già finito, sogni il futuro che non ti apparterrà. Ascolti per fermare un’ immagine, trattieni il fiato per fermare il tempo, afferri con forza per fare di un ricordo un sogno.

martedì 5 febbraio 2013

Girelle salate

Ho steso un foglio di pasta sfoglia. Ho ricoperto con un trito di 50 gr di speck e 1 fetta di brie. Ho chiuso, spennellato di latte e cotto per ½ ora a 220°.  Ho lasciato intiepidire, tagliato a fette e servito.
Il purgatorio è  un momento orribile perché non è possibile raggiungere il paradiso. Il purgatorio è un momento meraviglioso perché evita di finire subito all'inferno. Il purgatorio è restare sospesi, in bilico, sognando di poter ottenere il cielo,  scansando e fuggendo il fuoco. Il purgatorio  è difficile da abbandonare anche quando ti dicono che sarebbero meglio il blu o il rosso. Ma forse lo dicono  perché sono convinti  che il purgatorio sia grigio. A volte è solo l'alternarsi continuo e discontinuo di rosso e blu, di alti e bassi, di bello e brutto. Forse la vita è il purgatorio. Il cielo o l'inferno verranno dopo o per alcuni di noi, mai.

lunedì 4 febbraio 2013

L’amore conta, conosci un altro modo per fregar la morte?
Luciano Ligabue

domenica 3 febbraio 2013

“… Non è vero che il tempo cambia le cose.
Il tempo è solo una scusa che ci troviamo…”

Gnocchi ai cannellini

Ho frullato 1 scatola di cannellini scolati dalla loro acqua di conservazione. Ho unito ai cannellini la stessa quantità di farina integrale. Ho fatto un impasto e l’ho suddiviso in tre, quattro pezzi. Ne ho fatto dei rotolini e tagliato degli gnocchi. Li ho cotti in acqua bollente salata e una volta a galla li ho scolati, conditi con olio e insaporito con olio e maggioranza.

sabato 2 febbraio 2013

Silenziu d’amuri, Alfio Antico

T'amai di quannu stavi dintra la naca,
T'addivai ducizza a muddichi a muddichi,
Silenziu d'amuri ca camini 'ntra li vini,
Nun è pussibili staccarimi di tia.

Nun chianciti no, albiri d'alivi,
Amuri e beni vengunu di luntanu,
Dilizia amata mia, sciatu di l'arma mia,
Dammi lu cori ca ti dugnu la vita.

Vacanti senza culura tengu lu senzu ,
Quanno 'na mamma si scorda a so figghiu,
Tannu mi scordu d'amari a tia,
Ti vogghu bbene picciridda mia.

Vulati acidduzzi iti ni ll'amata,
Cantantici mentri nc'è morte e vita,
Comu tuttu lu munnu esti la campagna,
Tu sì a Riggina e ju Re di Spagna.


E ruberò per te la luna
se il buio di farà paura.
Negramaro

Filetti di pollo al brie

Ho lavato, asciugato e tagliato a filetti nove fettine di petto di pollo sottili. Ho passato in padella senza olio con una spruzzata abbondante di rum. Ho pepato con pepe nero e quando i filetti erano quasi cotti ho aggiunto 25o gr di brie a pezzetti. Ho lasciato rapprendere e servito con insalata di carote all’aceto balsamico.