Tolstoj
fa parlare un vecchio cavallo in prima persona facendoci arrivare ciò che ha
provato per tutta la vita. Le sue sensazioni, sentimenti, sentori, gioie e
dolori dalla giovinezza con i primi amori, alla consapevolezza di essere messo
da parte perché considerato diverso, alla tristezza della vecchiaia fino alla
morte. Potremmo essere noi quel trottatore pezzato lasciato in un angolo,
sofferente e solo, semplicemente perché diverso. Incredulo e frastornato di
fronte ad un mondo meno amorevole di quanto credesse e sperasse.
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