… “Questo è la morte, oltre alla mancanza di chi non c’è più: è la vita, con tutti i suoi ricordi. E amore. Tutto l’amore che chi se ne va chi ha dato, buono o cattivo che sia stato. Per quello soffriamo tanto quando ci muoiono i genitori: sappiamo bene che nessuno ci amerà mai più così. Ci piangiamo addosso, meschini. Se muoiono di malattia è un’agonia. Se muoiono improvvisamente una sciabolata nel cuore. Ti manca un pezzo e non ci puoi credere che potrai vivere senza il loro sguardo addosso. Senza la possibilità di far felice qualcuno solo perché hai telefonato, hai sorriso, ti sei ricordato, hai fatto un gesto piccolo che non ti è costato niente, solo perché sei contenta. Solo perché esisti. Capisci che l’unica cosa che conta nella vita è l’amore che puoi dare a chi te lo chiede , che siano i figli, i nonni o la prima persona che incontri per strada. Che essere pazienti e gentili conviene, perché quello che non abbiamo dato pesa più di qualunque cosa possiamo aver perso: tempo, divertimento, riposo. Ti illudi che ora che l’hai capito passerai il resto della vita ad amare gli altri. Forse lo farai. Forse no.” …
Non vi lascerò orfani, Daria Bignardi
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