L’intermittenza è uno di quei libri che leggi d’un fiato, con l’arsura della sete da placare perché vuoi sapere cosa succederà da lì a poche righe dopo. Ha il ritmo di chi sa suonare meravigliosamente uno strumento, come il maestro Camilleri sa “suonare” divinamente le parole. E’ il mondo spietato del lavoro dove potere, complotti, accordi scomodi, disonestà, abuso di potere, dilagano fino a travolgere anche i direttori d’orchestra.
Regalatomi ieri, divorato oggi, in un pomeriggio di pioggia sotto un plaid caldo avvertendo un magnifico tepore sia nel corpo che nella mente.
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