Se hai la fortuna di poter passeggiare lungo le strade della bellissima Firenze in una sera d'estate e la luna e' lì che ti guarda mentre si guarda nell'Arno, non lo fai apposta ma, ad un certo punto, ti ritrovi un po' più' avanti o un po' più' indietro rispetto agli altri. E' perché' stai parlando con la luna, con il fiume, con quelle pietre antiche che, illuminate, ti raccontano quante vite hanno visto e ascoltato. E poi un po' parli anche con le stelle che, dalle colline più buie, riesci a scorgere. E anche di fronte a loro le tue tristezze ti sembrano stupide e le tue gioie diventano un grazie. E non vorresti dover tornare. Lì, dove la vita ti sembra un po' eterna, un po' infinita, un po' misteriosa, vorresti fermarti. Per fare il pieno di eterna saggezza. Il pieno da portare a casa per affrontare tutto di nuovo senza l'aiuto di quelle stelle, di quella luna, di quel fiume, di quei mattoni. ...
Grazie agli amici che con la loro deliziosa ospitalità' mi hanno permesso di vivere questo attimo di vita ...
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