Sono passati diciotto minuti, diciotto anni o diciotto giorni? A volte non sembra neanche accaduto. Forse è così che succede. Che ti sembra così impossibile, così inverosimile, così sbagliato che pensi non sia vero. A lui, sempre dentro di me, il dolce della settimana che, con lui e la sua golosità, sarebbe durato un giorno. Perché il tempo é relativo. Nella tristezza di un addio come nell'appagamento del godimento.
Nessun commento:
Posta un commento