C'e' sempre qualcosa da dover cogliere nell'alba di ciascuna primavera. Un milione di anni fa, di questi tempi, all'alba andavo a correre e poi iniziavo la giornata con un sorriso stampato sulla faccia. Come se quel sorriso si generasse durante la corsa, o forse in quel momento i sorrisi erano dovuti al disincanto della vita, per infiltrarsi sotto la pelle e farmi affrontare la giornata. Questa mattina, all'alba, mi sono svegliata e ho pedalato con la musica a tutto volume nelle orecchie ricercando quell’energia e quel sorriso. Perché tra il farsi vivere e il vivere non ci sono discussioni. E’ doveroso viverla la vita. E' ora di ricominciare a correre. E' quasi primavera. Sudare e' un po' come combattere e se alla fine si ritrova un sorriso tutto torna. E forse è valsa la pena anche vivere un inverno lungo e freddo!
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