Ho letto della categoria “abbandoniche”. Soffri di depressione abbandonica. Ovvero la sofferenza per l’abbandono, la pena che si avverte prima e dopo un distacco, la tristezza per il privarsi o l’essere privato di qualcuno. E’ probabilmente fisiologico struggersi per la mancanza di qualcuno di importante, che se ne sia andato semplicemente dall’altra parte della città o in un altro mondo, ma non è sicuramente uno stato d’animo piacevole. E un po’ di pace, continuo a sperimentarlo, personalmente lo trovo tra le mura della cucina, che vorrei essere più grande e attrezzata ma che adoro così com’è perché ormai io e tutto ciò che mi occorre, quando decido di “rasserenarmi”, sembriamo abbastanza ben organizzati. Le fruste, i mattarelli, la farina, le ciotole e i cucchiai di legno sembrano muoversi abbastanza armonicamente e sanno quando farmi spazio, passarsi o gettarsi nel lavandino.
Ho mescolato 250 gr di yogurt intero al caffè con 5 cucchiai abbondanti di nutella. Ho mescolato energicamente con una frusta. Ho riposto in 4 bicchierini finger food e in frigorifero a raffreddare. Da servire, al momento con granella di nocciole e mandorle.
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