Ti spegni per spegnere. Per non sentire il silenzio. Per non vedere il vuoto. Perché se la felicità non ti è concessa, cerchi di allontanare almeno il dolore. Ti annulli e scegli il silenzio del cuore dell’anima e della pelle. Meglio l’oblio dell’incoscienza che la consapevolezza di ciò che non puoi toccare.
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