Come lui pensiamo di essere amati o di essere passibili, al limite, di indifferenza, forse, al massimo qualche antipatia. Eppure capita a lui come potrebbe capitare a noi di essere così tanto odiati dal far nascere, nell’altro un desiderio di male estremo, ingestibile e incontrollabile nei nostri confronti. Che sia un male inferto fisicamente o, quello peggiore, riversato all’animo e al nostro io. Mai potremmo pensare che qualcuno desideri la nostra morte, men che meno la notte di Natale eppure a Giorgio succede. E a noi? Sarà mai successo e, potrebbe succedere?
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