Ecco cosa ti blocca e non ti fa andare avanti anche quando ti hanno detto "E' finita, addio" e tu resti lì dapprima incredula e sorpresa e poi perplessa, ferma, sul posto, immobile e paralizzata per un tempo indefinito e infinito. E' la presunzione. La presunzione di pensare che eri così tanto importante e indispensabile, così troppo bella, intelligente, sensibile, così "troppo", che quel qualcuno, che in qualche modo ti aveva fatto credere così, in assoluto o almeno per lui, non avrebbe mai fatto a meno di te. E' la presunzione che ti fa sentire e credere speciale. E' la presunzione che ti instilla quello stupido malsano stato d'animo per cui dai per scontato che dopo, dopo un giorno, una settimana, otto mesi, dopo quel "e' finita, addio" ci sarà un "mi sono sbagliato, non e' vero, non posso stare senza te e il tuo "troppo". Ecco cosa ti frega. Ti dimentichi che quel troppo può essere un'illusione, un'allucinazione o comunque qualcosa di determinato, con una scadenza naturale, fisiologica e dal "troppo" puoi tornare, per quella persona, ad essere niente. E' così che fai con il niente. Non lo vedi, non lo cerchi, non esiste. Maledetta ridicola presunzione.
Nessun commento:
Posta un commento