Grazie a Dio suonò il citofono. Andrea era stordito, felice, malinconico, stanco, eccitato, sudato, profumato, sveglio, nuovo, brillante, in forma, innamorato, stupito, allibito, confuso, chiaro, frizzante, liscio, bianco, nero e rosso. Andrea era tutto. Stava entrando senza saperlo nella fase numero tre, la più bella e difficile: la costruzione di un amore.
La traiettoria casuale dell’amore, Matteo Maffucci
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