domenica 15 aprile 2012

Dizionario delle cose perdute, Francesco Guccini

Il cinema in cui entravi a film iniziato restando poi a vedere l'inizio alla seconda proiezione. Il "prete", attrezzo di legno e metallo in cui riponevi le braci,  che ti scaldava il letto nelle case non riscaldate. Il bigliettaio sul tram o sull'autobus da cui potevi acquistare il biglietto e che ti indicava posti liberi. Il telefono fisso nell'anticamera di casa davanti al quale ci si sedeva per intrattenersi al telefono senza per forza fare altre dieci cose contemporaneamente.  Le cose di cui Guccini parla con sorridente malinconia sembrano lontane miliardi di anni eppure le ricordo tutte anche io, con altrettanta sorridente malinconia. O non sono così lontane o  sono molto vecchia anche io …

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