domenica 27 maggio 2018

L’estate era arrivata senza bussare, ne’ chiedere permesso. Con quella sfacciataggine di chi sa di poter essere più prepotente di tutto. Più forte e vincente. Con quelle sue aspettative che poi venivano disilluse da sempre ma che ogni volta la facevano credere unica e indimenticabile. Era arrivata così, senza essere chiamata, ne’ desiderata. Avrebbe proseguito facilmente con giornate più corte e scure perché tutta quella luce, che da bambina era pura felicità, ora si scontrava con ciò che non sarebbe successo e con la sua anima inquieta e buia.

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