" ... È' davvero difficile da descrivere la sensazione di assenza che si avverte dopo la morte improvvisa di una persona cara. Un sensi di inutilità, di vanità, di piccolezza. Ecco, un senso di piccolezza. Di colpo mi sentivo un burattino nelle mani di un Mangiafuoco che, nascosto dietro le quinte, poteva farmi uscire a suo piacimento. ...
... Non conta voler bene alle persone, conta far loro del bene. L'atavica è ripetuta differenza tra il dire ei il fare non è proverbiale. Fare del bene e' l'unico motivo per cui siamo stati mandati su questo pianeta. ...
... Ho imparato che esiste una medicina capace di creare un modo continuo e illimitato la serotonina è la dopamina che ci impediscono di cadere vittime della malinconia. È' gratuita, disponibile a ogni latitudine e conosciuta nella notte dei tempi. Le hanno dedicato poesie e canzoni, la sua efficacia e' riconosciuta dalla scienza e dalla religione. È' l'unica medicina che non ha controindicazioni e non ha bisogno di un bugiardi. Il suo utilizzo e' istintivo e naturale,anche se purtroppo, a volte ci dimentichiamo di prenderla. Non è in pasticche, ne' in fiale, ne' in polvere, e' diffusa nell'aria, come l'ossigeno, a disposizione di chi la sa riconoscere. Senza di lei, niente sippdi quello che facciamo ha senso per davvero.
Si chiama amore."
Alti e bassi in questo romanzo, momenti brillanti e altri scontati, scorrevole e piacevole senza essere sciocco. Che ti può prendere un po' la testa è un po' il cuore al punto giusto senza strapazzarti troppo ma distraendoti sufficientemente.
Il suo primo romanzo, Cento giorni di felicità, mi aveva fatta piangere. Qui ho pensato che nello scorrere della vita è della morte, inscindibili e inevitabili, può esistere il lieto fine. E allora? Perché non sognare almeno nei libri con la vita che non è la nostra ma che abbiamo la fortuna di rubare per qualche ora?
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