Eliseo: Nonno, cos’è che ti consuma?
Fernando: Nulla, Eliseo, nulla.
Eliseo: So che le tue parole mi suoneranno oscure, ma un giorno capirò. Me l’hai detto tante volte.
Fernando: Ciò che mi consuma è la mia stoltezza... Ancora una volta la felicità ha battuto invano alla mia porta.
Eliseo: E tu non hai aperto?
Fernando: Sono stato sordo. E ora languo.
Pane e tulipani
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