martedì 3 luglio 2018

Ci sono sogni che sono piccoli, grandi, enormi e che riempiono la mente e il corpo e lo spirito in un susseguirsi di luoghi, di volti e di tempi immaginari. E poi ci sono le giornate che scorrono a volte travolgendoti e facendoti credere che un sogno, anche solo uno, anche il più piccolo si avvererà e che il piccolo trascinerà con se il grande e che poi porterà con se quello enorme. E  il sognatore, in quelle giornate, respira e gli sembra di avere ed essere quel senso compiuto che da sempre rincorre. Ma si sa, i sognatori sono immensi ma, anche, immensamente fragili e allora basta poco, basta solo che il giorno dopo non abbia le stesse parole, lo stesso colore, lo stesso odore del giorno prima perché il sognatore si risvegli dal suo incantesimo e comprenda che i sogni sono solo dentro di lui. Ma il sognatore è fatto così. Ha bisogno di crederci. E allora il terzo giorno si annaffierà da se per ricominciare a sognare. Perché si sa. Il sognatore non si spegne mai. Dall’alba al tramonto insegue ciò che forse non avrà mai.


Nessun commento:

Posta un commento