Jean-Paul Sartre sosteneva che ognuno di noi si costruisce il proprio inferno, e che esso è composto dalle persone che ci circondano. Se avesse conosciuto Nancy, avrebbe forse considerato che almeno un uomo, un giorno, avrebbe potuto essere così fortunato da creare, con una delle persone intorno a lui, il proprio paradiso. Lei sarà il suo mattino e la sua stella della sera, splendendo in questo suo paradiso con la più brillante e dolce delle luci. Sarà la fine delle sue peregrinazioni, e il loro amore farà sbocciare le giunchiglie in primavera, dopo i crochi e prima dello Iris. La fiducia che avranno l'uno nell'altro sarà più profonda del tempo, e il loro eterno spirito sarà ancora una volta unito.
O forse, avrebbe solo detto "se avessi avuto una donna come lei, i miei libri non avrebbero trattato della disperazione".
Kary Mullis, Ballando nudi nel vpcampo della mente (le idee e le avventure del più eccentrico tra gli scienziati moderni
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