"... Marì, ma tu lo sai perchè i cipressi li mettono nei cimiteri?"
Bevve un pò di caffè. "Per le radici. Sono a fuso e scendono dritte, non orizzontali, così non disturbano le tombe e non fanno il solletico ai morti". Mi guarda e mi sorride.
"Quante cose che sai".
"Vero"?
La guardo. Punta gli occhi verso la città e li strizza un pò.
"Sono rughe quelle che vedo lì intorno?"
"No. Sono pieghe. Le rughe non hanno fatto in tempo".
Si gira verso di me. "La verità? Ti sei dimenticato i miei difetti. Succede sempre con quelli che se ne vanno vero? La prima cosa che si dimentica sono i difetti".
"Tu non ne avevi".
Bum. E si mette a ridere. "Di' la verità, Rocco. Cominci a vedere una nebbia ...".
"Ti sbagli!".
Era di maggio, Antonio Manzini
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