Un
romanzo sorprendente nella trama, perché il titolo può sembrare stupido e,
nelle atmosfere. Ma con i francesi è così. Mi hanno sempre sorpresa. Quella che
può sembrare una storia apparentemente normale, diventa un viaggio dentro sé
stessi, sia per la protagonista che per i personaggi minori fino a scoprire
alcuni sensi persi e trovare nuove strade per ritrovare un nuovo senso di sé.
“E tu, Catherine , sai cosa
ti fa piacere?”
“La concordia, l’accordo,
l’armonia, la pace”. E Catherine Tournand spiegò a Robert Diop che a farle
piacere erano le parole. Il folgorante manifestarsi del significato. Le
piacevano sopra ogni cosa quelle piccole epifanie, quegli istanti che gettano
improvvisamente una luce diversa sulla quotidianità, proprio quando meno te lo
aspetti.
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