lunedì 12 dicembre 2016

Ne abbiamo sempre più bisogno. In modo impellente, indispensabile, imprescindibile. Come dell’acqua quando hai sete, come del pane quando sei affamato, come di una poesia quando sei innamorato. Abbiamo sempre più bisogno della gentilezza che è cortesia, cordialità, garbo, educazione, amabilità, affabilità, disponibilità, tatto, bel modo, buone maniere, belle maniere,  attenzione, premura. Con gentilezza dovremmo trattare tutti. Semplicemente perché è umano. Ancora di più coloro che diciamo di amare perché, nei loro confronti, oltre ad essere educati e garbati dovremmo essere amabili e premurosi. La gentilezza non è di tutti, forse neanche di molti. Per tanti poi è difficile essere gentili se si è in balia della rabbia ma è vero che se siamo gentili con noi stessi, anche se per un po’ di noi stessi ce ne siamo dimenticati, poi la gentilezza la pretendiamo anche dagli altri. E allora si, che tutto torna, tratteremo bene noi stessi e gli altri e gli altri noi. Abbiamo bisogno di carezze. In modo impellente, indispensabile, imprescindibile.

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