mercoledì 21 dicembre 2016

La costola di Adamo, Antonio Manzini

Manzini non tradisce mai. È un altro su cui contare. Come Camilleri. E non so se perché il vicequestore Schiavone e il commissario Montalbano si somigliano. Uomini di legge ma anche con un loro personalissimo codice. Non so se perché l'accento romano e quello siciliano sono nelle mie corde. Non so se perché loro sono maestri nel miscelare ironia e tragedia e sentimenti. So che, girata l'ultima pagina, dell'ultimo libro le domande sono sempre le stesse: "E ora? Chi mi terrà compagnia? È già pronto il prossimo?". Ci sono romanzi epocali immensi che tutti declamano come "le opere che non si possono perdere". Ce ne sono altro meno epocali ma che comunque io penso sia bene non perdersi.

Nessun commento:

Posta un commento