Genziana,
Viola, Ortensia, Mimosa, tutte le donne del romanzo portano il nome di un
fiore. E sono come i fiori differentemente profumate e colorate dentro e fuori.
Orlando è il nome della macchina che tosta i chicchi di caffè. E poi ci sono
gli uomini con nomi e animi meno complessi come è normale che sia. E c’è una
meravigliosa Palermo ed una tremenda guerra. Ci sono le morti, gli addii e i ritorni.
E sempre la ricerca della realizzazione della miscela perfetta, della
soddisfazione, della pace e dell’amore. L’amore profumato di fondente come un
chicco di caffè perché, “non c’è caffè senza amore”.
La scelta profonda dell’uomo
sarà sempre per un inferno appassionato, piuttosto che per un paradiso inerte.
G.CERONETTI, Il silenzio del
corpo
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