Pif è geniale. E’ riuscito a raccontare di una tragedia come quella della mafia con una sorta di ironica leggerezza senza far dimenticare nulla, anzi, accentuando così alcune vicende che per la dovuta pesantezza con la quale vengono normalmente raccontate, alla fine scegliamo di allontanare perché, si sa, meglio far finta che le brutture siano lontane dalle nostre vite. Ma se tutto viene raccontato attraverso gli occhi, le decisioni e le vicissitudini di un ragazzino che poi diventa uomo, allora forse, tutto ci sembra più drammaticamente vero e possibilmente vicino.
« - Ma la mafia ucciderà anche noi?
- Tranquillo. Ora siamo d'inverno. La mafia uccide solo d'estate. »
- Tranquillo. Ora siamo d'inverno. La mafia uccide solo d'estate. »
Il papà di Arturo consola così il figlio di fronte alle sue paure un po’ come Guido cerca di proteggere suo figlio Giosuè dagli orrori della realtà nel grande capolavoro “La vita è bella” del maestro Benigni.
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