martedì 21 agosto 2018

Segnalibri e matite segnalibro

Quando ho smesso di usare i segnalibri raccolti nel mondo, nei viaggi, nelle librerie o ricevuti in regalo?
Quando li ho messi tutti insieme in un meraviglioso astuccio accanto ad una pila di libri di fianco al mio letto? Quando ho deciso che li avrei dovuti custodire invece di utilizzare? Quando ho iniziato a sostituire il segnalibro con una matita? Forse quando ho deciso che mi piaceva segnare in qualche modo i miei libri. Non per senso del possesso ma perché in ognuno di essi ho trovato righe che mi colpiscono particolarmente, che voglio segnare per poi, magari un giorno, da grande, tornare a soffermarmi e capire così se ciò che colpisce oggi è ciò che ci colpirà un giorno. 
Così, senza sceglierlo, i segnalibri sono diventati parte della libreria e le matite sono diventate segnalibri nel senso letterario del termine. E al centro della scena, sempre loro, i libri. Immancabili compagni di avventura. Che sia una sera calda d’estate o un pomeriggio di quiete sul divano. Quando l’estate è lenta e silenziosa e tutto sembra essere amplificato. Anche il rumore della matita che scorre su righe che colpiscono la mia anima.

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