sabato 25 agosto 2018

La felicità del cactus, Sarah Haywood


Uno di quei romanzi raccolti dallo scaffale per simpatia e per quella voglia di leggerezza che ti coglie come istinto primordiale a compensazioni delle preoccupazioni, della noiosa quotidianità o della tristezza che ti coglie in certe strane giornate d’estate. Ha funzionato come cura. Niente di impegnativo, niente di triste, un piacevole leggero, ma non stupido, scorrere di parole con spunti reali ed elaborazioni sulla vita che può sempre, al di là degli errori e dei dolori avere qualche parentesi sorridente se non addirittura di inaspettatata seppur complessa felicità.

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