giovedì 16 agosto 2018

Le ricette della Signora Tokue, Durian Sukegawa

So che cosa periodicamente mi attrae della letteratura giapponese o, quantomeno, di una parte di essa. Il voler allontanarmi dal mondo reale, cruento, duro, pragmatico, turbolento, emotivamente sconquassante, in cui mi ritrovo nel resto della letteratura.
Il mondo giapponese è un altro mondo. Il modo di narrare, la fotografia di quei paesaggi, sapori, odori, personaggi, sono lontani e non paragonabili a nessun altro. Mi immergo, ogni volta, in un’atmosfera ovattata. Inizio un’immersione negli abissi. Mi estraneo da tutto e tutti e sono catapultata dolcemente in un mondo surreale. Chi ha toccato realmente quella terra la racconta come qualcosa di deliziosamente diverso. Sicuramente la narrazione è così. Resta da constatare la realtà nipponica in un magari prossimo viaggio.


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