Da bambina, o forse semplicemente mille anni fa, nell'altra vita, mi raccontarono una favola che iniziava con "nella prossima vita..." e io, ascoltando attentamente e con la spensieratezza e la credulità che solo gli innocenti hanno, ci credetti. Credetti che "la prossima vita" sarebbe stata il futuro, una possibilità, la possibilità. Da adulta, mille anni dopo, ho capito che l'altra vita era la vita che non abbiamo avuto, quella che avremmo voluto avere, quella che non avremmo mai se non nelle fantasie, nelle speranze e nei sogni. Quella bambina, e' ancora incredula e non si rassegna e si domanda se non sarebbe stato più bello continuare a credere in quella favola.
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