Le relazioni sono prove di forza? Sono delle scommesse? Sono delle battaglie? A volte quando mi guardo intorno e le vedo non funzionare e le persone dentro quelle relazioni intestardirsi, incaponirsi per fare andare per forza le cose, lo penso. Va da sé che non bisogna lasciar perdere alla prima difficoltà, ovvio che la prima regola da seguire è non essere egoisti, scontato che occorre impegnarsi perché quell'amore di cui non ci ricordiamo più' il nome l'abbia vinta sulle cose sciocche ed effimere alle quali troppo spesso diamo esagerata importanza. Ma a volte, spesso, penso che non abbiamo semplicemente il coraggio di ammettere che tutto può finire, che le storie capita che a volte si evolvano e a volte si involvano, che è naturale che le persone cambino, crescano e in questo cammino personale capiti che non camminino insieme e si allontanino. Non ci sono colpe in molte situazioni. C’è semplicemente il “capita”. Succede che l’amore venga meno e allora bisognerebbe avere il coraggio, dopo esserci sprumuti, consunti e sfiniti, di lasciarsi andare, salutarsi, abbracciarsi, con rispetto e coraggio. Rispetto se non amiamo più qualcuno affinché non lo si prenda in giro, affinché anche l’altro abbia la possibilità di vivere e non di accontentarsi di qualcuno che forse c’è solo per metà, o forse neanche più. A volte dovremmo avere il coraggio di ammettere che il “vissero per sempre felici e contenti” è solo una bellissima frase di una bellissima favola che ci è stata raccontata troppo spesso avendo comunque sempre la voglia e il coraggio di rincorrere quel sogno, quella favola.
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