Lo aveva fatto veramente o lo aveva solo sognato? Era veramente arrivata fino sotto quelle finestre? Era rimasta lì a guardare senza sapere bene dove indirizzare lo sguardo con la paura di essere vista ma anche con la spasmodica voglia di scorgere quei volti che avevano deciso il suo destino? Come era riuscita ad arrivare sino a li’ senza conoscere la strada ma come se ci fosse qualcuno a guidarla? Era successo veramente o lo aveva immaginato così tante volte dal crederlo vero? E quanto era rimasta li, nascosta in macchina, senza avere la percezione del tempo che passava e con le lacrime che scorrevano tra la malinconia e la rabbia? E se fossero usciti? E se l’avessero vista? Cosa avrebbe raccontato? Quale bugia non sarebbe stata interpretata come tale? E il sudore che scorreva lungo la schiena era vero o il sogno era stato così pieno di patimento, ansia e lacrime d’averla fatta bagnare completamente tutta? Realtà e sogni confondevano la sua mente pregna e assetata di capire, vedere e illudersi poi di riuscire a lasciare andare.
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