Queste righe attraversano le pieghe della vita. Raccontano le incertezze, le sottili paure, le inquietudini, tutti gli angoli irrisolti delle nostre esistenze. Attraverso volti e nomi di uomini e di donne, che si incontrano e che non si incontreranno mai come avrebbero voluto, o forse, evitandolo per qualcosa di più profondo che si annida dentro di loro e a cui, neanche loro stessi, riescono a dare un nome preciso. Sono le storie di chi cede e poi resiste, di chi forse per un po’ va ma poi torna. Sono le storie di chi scopre quando ormai il perdono o la rabbia non farebbero più la differenza perché la vita è trascorsa o forse perché, anche in loro, c’è qualcosa in cui si riconoscono nell’altro.
Vero questo romanzo. Senza una definitiva pace. Come siamo noi. Come è la vita.
Finito di leggere in una notte inquieta.
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