venerdì 1 aprile 2016

Lo sapeva anche lei che non ci stavo credendo. Lo sapeva anche lei che avevo scoperto il suo subdolo doppio gioco e che facevo finta. Bluffavo. Come la migliore delle giocatrici. L'avevo scoperta, la studiavo da tempo aspettando il momento giusto per dirle "dai, ora puoi saltare fuori'. Ci ha provato a beffarmi. Prima con sonni agitati, poi frammentati, poi con propri, veri, verissimi, incubi e alla fine la battaglia l'ho vinta. È stata sgominata ed è crollata sotto interrogatorio e si è arresa: la mia insonnia. È' tornata in tutto il suo splendore. Chiara. Lucida. Ha dovuto farlo e, finalmente possiamo riaffrontarci con dignità e a testa alta. Come due nemici veri sanno fare. La aspettavo. Ora la partita può ricominciare. 

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