Leggere è, di per sé, sete di conoscenza e consapevolezza della proprio piccolezza. Leggere di grandi come Fernando Pessoa , Anna Maria Ortese, Jeorge Luis Borges, Frida Khalo, Einstein, Vincent Van Gogh , che hanno vissuto una vita normale eppure così straordinaria, così ricca, così comune, così eccezionale, porta ad un profondo struggimento malinconico perché di fronte a certe imprese e a così tanta sapienza, non può fare altro che aumentare la sete.
Sete di capire, di scoprire, di scavare nella propria di vita, nel proprio di animo, così come hanno fatto loro, anche attraverso loro.
Leggere in questa città deserta e calda, quando tutto appare immobile mentre tutto in realtà ci sfugge, è meraviglioso e spaventoso.
Federico Pace, con questo prezioso Controvento, forse voleva metterci alla prova. Per capire se il viaggio, insieme al confronto, ci stimola, spaventa, smarrisce o sprona …
Forse. O forse questo è solo ciò che io ho raccolto da questo suo dono.
In ogni modo, grazie.
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