giovedì 10 settembre 2015

Mi chiamo Irma Voth, Miriam Voth

E alla fine imparerò a farmi guidare esclusivamente dalla "pancia" che, quel giorno, non si muoveva. Perché di questo romanzo nulla mi attraeva. La presentazione dai toni entusiasti, in copertina, mi ha imgannata e così e' uscito con me dalla libreria. Una volta pensavo che un romanzo che non mi piacesse potesse essere troppo complesso o troppo particolare. Mi imputavo quasi la "colpa" di non essere alla sua altezza. Ora, da grande, mi permetto di dire semplicemente "non lo consiglierei mai" ... Perché non mi ha fatto sentire nessuna musica. E quando le pagine scorrono, la musica della poesia ti deve raggiungere. Le corde dell'anima, del cuore, dell'essenza, devono essere scosse e suonate. Il silenzio mi ha avvolta, scosso solo da un po' di noia.

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