martedì 8 settembre 2015

Atti osceni in luogo privato, Marco Massiroli

Mi ero fatta stupidamente fermare dall'immagine di copertina e non lo avevo acquistato. Mi era stupidamente sembrata un'immagine al di là della provocazione, quasi volgarità gratuita. Sono andata intelligentemente oltre quella momentanea stupidità e ho preso queste pagine tra le mani per non abbandonarle più. E forse, non le abbandonerò mai. Perché è un libro che parla di altri libri. Perché' e una storia che parla della crescita di un ragazzo che poi diventa uomo ma che in tutto questo diventa ciò che gli hanno insegnato ad essere: libero. Un padre sognatore, una madre affascinante, un'amica bibliotecaria che lo guida attraverso libri che diventeranno insengnanti e insegnamenti insieme a lei. La scoperta del proprio corpo e dell'incontro con i corpi altrui e la ricerca di chi lo farà sentire finalmente libero e uno con l'altro e con se' stesso.

"... Più volumi troverai in casa si una persona è maggiore sarà il suo grado di infelicita.".

... Allora era questo l'amore? Una prima persona plurale? Lo chiesi a papà: dalla fotografia sognante della lapide capii che si, era anche questo. ...

... "Ti penso sempre: in biblio' e' venuto un sedicenne che mi ha chiesto un consiglio di lettura. Ho deciso per "la collina dei conigli" e mentre glielo davo ti vedevo a mille chilometri di distanza con la paura di scegliere tra la vita è l  'oscenità, senza sapere che sono la stessa cosa. L'osceno e un tumulto privato che ognuno ha, e che i liberi vivono. Si chiama esistere, e a volte diventa sentimento.".

... Le raccontai se la mia telefonata l'avesse infastidita - sorpresa - . Stupore ancora una volta. La nostra storia aveva attecchito all'imprevedibilità. È da un'attrazione che resisteva. 

... "Se sei capace assaggia e scappa, altrimenti dattela a gambe". ....

... Se subito non mi trovi non scoraggiarti/se non mi trovi in un posto cercami in un altro/in qualche posto mi sono fermato e t'attendo. ...

Ognuna era stata il mio diario affinché Anna fosse la mia libertà, lo pensai mentre la guardavo. Lei se ne accorse. Sono brutta? Domandò. Sei tu, dissi.

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