mercoledì 11 giugno 2014

La piramide di fango, Andrea Camilleri

"E... Ora, al sulo sentiri com'era cangiata la so' voci,  Montalbano viniva pigliato dallo stringimento di cori, il munno torno torno a lui addivintava grigio e l'assugliava 'na pisanti malinconia. ..."

Perché' lui è tutto quello che il commissario preferito deve essere. Forte ma sensibile. Testardo ma ragionevole. Passionale ma razionale. Superiore ma collaborativo. Intelligente ma emotivo. Lui fa della sua vita, per la giustizia, il motivo per cui esistere ma sa correre da lei quando lei ha bisogno di lui e quando lui, senza di lei, si rende conto di non essere più in equilibrio. O questa interpretazione e' quella che da sempre piace dare a me. Il romanzo e', come tutti i suoi, da bere in un'una sorsata ... Di pochi, pochissimi giorni. Due.

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