Siamo increduli di fronte all’abbandono e lo siamo ancora di più quando arriva così, senza che abbiamo fatto qualche cosa di brutto o cattivo per determinarlo e “meritarlo”. Quando senza colpe vieni lasciato lì, in mezzo ad un incrocio della vita, sei frastornato e spaventato e non trovi una ragione. Una ragione che ti aiuti ad attraversare la strada e ricominciare a camminare lungo quel sentiero della vita che avevi deviato. Sei al centro di New York con auto e taxi e camion che suonano e i loro proprietari che urlano e tu, attonito e stordito li guardi, non sapendo riconoscere il verde dal rosso, pronto a farti investire perché tanto non senti più neanche di avere la pelle.
Siamo increduli perché non lo volevamo e subire un’imposizione è una cosa che mal digeriamo in qualsiasi contesto della vita sempre ma, ancora di più, se si tratta di quella porzione di vita emozionale e non razionale sulla quale il ragionamento ha ben poca voce in capitolo.
Siamo che ci sembra tutto solo assurdo e vorremmo avere una gigantesca gomma pane per cancellare quel “me ne vado” o forse addirittura tutto, non solo la fine, ma anche l’inizio perché alla fine è così. Non potendo avere il proseguo, ci pentiamo di aver iniziato. Una parte di noi lo fa perché, dopo aver provato quello che crediamo essere unico, non pensa di potersi accontentare più di nulla. Una parte di noi perché la rabbia ti vorrebbe far rinnegare anche quel bello perché non ci si perdona di essersi lasciati andare.
Siamo che non pensiamo di farci una ragione di come possa essere che quello che vogliamo non voglia noi e non perché siamo presuntuosi. Semplicemente ci sembra impossibile, senza entrare nel merito della nostra o meno unicità.
Siamo che l’amore, alla fine, dopo averti portato nella galassia delle stelle di panna montata, a volte succede che ti riporta, non dov’eri prima, ma molto più giù, in una profondità che non era conosciuta neanche a te, a te che pensavi di conoscerti così tanto bene ed eri certo di essere padrone di te e della tua vita.
Piccoli presuntuosi sciocchi romantici sognatori e poi, a volte, increduli. Quasi sempre, soprattutto sempre in amore.
Chiudere gli occhi, sparire dalla faccia della terra per un po', giusto per non pensare più... perchè è il pernsiero che ti uccide, il continuo pensiero del perchè e del se, ma non ci sono nè perchè nè se perchè è tutto tremendamente e sfortunatamente chiaro...XXX
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