Gli scrosci di acqua di notte, quando puoi restare ad ascoltarli sdraiato al buio e poi iniziare ad intravederli nella penombra dell'alba sono un po' come quegli spettacoli dalla prima fila che, se anche ti permetti di chiudere per un attimo gli occhi, percepisci sulla pelle. La pioggia e il vento sembrano interpretare un concerto dal quale non puoi non farti coinvolgere. Un concerto nel quale i pensieri si confondono e perdono e partono e tornano proprio come la vita. Come quel pezzo di vita dal quale a volte vorresti estraniarti e al quale ti ritrovi, se hai provato a scavalcarlo senza affrontarlo perché tutto inizia e va attraversato per poi riuscire ad andare oltre, ad altri concerti, altri spettacoli, ad ascoltare ed ammirare altri spettacolari temporali estivi.
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