domenica 23 luglio 2017

Ricevo in regalo un libricino di aforismi, vecchio. Forse potremmo dire vintage, se 20 anni possono far diventare un oggetto vintage. Il prezzo in lire. La copertina ingiallita. Tutto meraviglioso tranne che per un piccolo enorme particolare, la mancanza di dedica. Mi domando come mai non ci sia perché resto sempre sorpresa da un  libro regalato senza una riga, una firma, uno scarabocchio. Perché è bello aprire la copertina e ritrovare a distanza di anni un ricordo, un momento, un segno del passato. Sono lì, ancora perplessa e pensierosa, incerta se reclamare al mio donatore la mancanza e scopro, all'interno del libro, sonnecchiare tra le pagine, un trafiletto di giornale, dimenticato da chissà chi è quando, datato a mano, facente parte di una rubrica letteraria. All'interno di un libro, trovare un ritaglio antico quanto il libro, che parli di altre opere è come aver ricevuto due regali. Forse la dedica era questa. Anche se il donatore non lo sa. Mi consolo, mi appago, inizio al leggere. Trafiletto e aforismi. 




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