Ho letto di scuse per restare a casa a leggere. Ho ripensato a questi anni, sempre costellati di libri sparsi un po’ qua un po’ là nella mia vita, ai momenti in cui ho deciso, a discapito di altro (quando l’altro era sempre perdente in partenza), di passare del tempo con loro. Alle incursioni in libreria e al portafoglio sempre più leggero mentre l’anima si “appesantiva” di meraviglie. A quanti soprammobili ho buttato per creare loro spazio, alle torri sempre più pericolanti e al non volermi liberare neanche di quelle letture giovanili che, invece di considerare superficiali e dai gusti non definiti, sono certa abbiano aiutata la mia crescita e il mio affinare i gusti capendo cosa mi avrebbe appagata o lasciata indifferente da adulta. Non ho mai trovato scuse per dedicarmi a ciò che mi ha fatto sempre bene. Forse non ho avuto una vita così movimentata da dovermi giustificare per assenze o forse, a pensarci bene, o scelto io di non organizzare per scegliere di invitare per un aperitivo o una cena o una serata uno dei miei autori preferiti. Forse scegli chi meriterà la tua cura, chi non ti tradirà mai, chi passerà sempre una serata con te, chi non deluderà mai rinunciando ad un appuntamento promesso e che tu hai sognato. Forse scegli chi amare. E io ho scelto. Amo i le parole che diventano righe che diventano storie. La tua, la mia, le nostre. Quelle che abbiamo avuto, quelle che non avremo mai.
Un giorno metterò su carta le tue parole e ne farò un libro 📚
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