Non prendiamo decisioni fino a quando la vita non le prende per noi. Il destino è più attento di quanto lo siamo noi stessi. Sa cosa è bene e cosa è male. Sa cosa, alla fine, cosa la nostra pancia ci stava suggerendo da tempo senza che il cervello decidesse. E così, all'improvviso, ti ritrovi scaraventato in qualche parte del cosmo che guardavi da lontano senza avere il coraggio di avvicinarti. Inizi a girare come una navicella spaziale impazzita e incontrollabile dove gli eventi si susseguono, senza che il volante sia più raggiungibile e i freni funzionanti. Tutto spaventa. Tutto sgomenta. Tutto destabilizza. Non dobbiamo arrabbiarci. Dovremmo soffermarci e chiedere alla nostra pancia se è finalmente felice.
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