D. L’esperienza umana dell’amore è sempre esperienza di amore malato”. Quando amiamo noi esigiamo il possesso assoluto. L’amore si accompagna al delirio di gelosia, quasi regolarmente. E’ dato dalla paura di essere sostituiti da qualcuno che può prendere il nostro posto. Nell’amore umano, si sfiora l’eccesso: la perdita del confine, lo smarrimento, l’uccisione (femminicidio).
Quando un uomo e una donna sono presi dall’amore, portati via, oltrepassano il limite, la soglia. Sono trasportati e messi in movimento. L’amore, nel suo momento sorgivo, è sempre rottura di un equilibrio, dell’ordine, fino allo smarrimento e al disorientamento. Questa è una dimensione strutturale dell’amore che va formata. L’amore è un’esperienza che ci fa tracimare, oltrepassare, sbandare... Nel bene e nel male comprende “un eccesso”. .....
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Il paradosso fondamentale dell’amore malato: io voglio che tu sia mia/mio, che tu sia prigioniera/o ma non perché ti tengo in prigione, ti chiudo in casa. Voglio che tu sia mia/o perché tu lo desideri! Questo è il trucco. Voglio una libertà prigioniera! Voglio che tu sia mia/o perché tu rinunci liberamente alla tua libertà, ad essere di qualsiasi altro/a per scegliere me: sei prigioniera. Questo è il miraggio dell’amore. Ogni volta tu rinnovi la tua fedeltà assoluta a me, pur essendo assolutamente libera/o tu vuoi essere assolutamente prigioniera/o. Tu sei libera dunque ti devo controllare perché potresti tradirmi. Claustrazione dell’amore: mettere l’oggetto in prigione, volerlo solo per sé. ....
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