Chi siamo noi per poter giudicare ciò che è giusto o sbagliato, lecito oppure no, morale o immorale. Tutti sembrano voler ergersi a onnipotente nel caso di Adam che, a diciassette anni deve scegliere di vivere, rifiutando una trasfusione di sangue nel nome di un credo. Lui stesso sembra sapere cosa sia giusto. Poi il giudice Fiona sarà per legge e ruolo, chiamata a decidere per lui e lo salverà per poi però portarlo nuovamente ad una drastica decisione nel venir meno della nuova vita che lei sembrava avergli prospettato. La libertà, l'amore, i signi. E lei, intenta a alla propria vita, spaventata da Adam e incapace per la prima volta di gestire una situazione, sarà poi artefice, dopo averlo salvato, del peggio.
Intenso, scorrevole, perfetto per una notte calda d'estate.
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